FEDI (PD): POSITIVA SERIE DI INCONTRI A CANBERRA Positiva serie di incontri a Canberra dove l’On. Marco Fedi ha incontrato il Consigliere CGIE Franco Papandrea, il Presidente del Club Italiano Angelo Damiano, la portavoce dell’IACS, Italo-Australian Community Services, Cellina Benassi e Vincenzo Ciano, esponente del Comites e Presidente della Federazione dei Calabresi di Canberra, per discutere i temi rilevanti per la comunità italiana di Canberra. In particolare, informa Fedi, un sottocomitato del Com.It.Es. ha portato avanti una fase di consultazione che ora consente di passare alla fase di registrazione del nuovo sodalizio che gestirà i servizi agli anziani nella comunità italiana di Canberra. Su questo punto, sono stati discussi i temi relativi alla natura giuridica, al funzionamento ed al finanziamento del nuovo ente morale senza fini di lucro che si prefigge di offrire servizi agli anziani ed ai pensionati. L’On. Marco Fedi, nel corso dell’incontro con il Consigliere Papandrea, ha affrontato il tema della nascita del consiglio nazionale degli italiani d’Australia, l’Italian Australian Council, ed ha discusso di cittadinanza e di riforma della rappresentanza. Nel corso della giornata, inoltre, l’On. Fedi ha incontrato Dario Deste, Presidente di Fincantieri Australia, per uno scambio di vedute sulla presenza dell’importante gruppo in Australia e sulle opportunità di crescita nei rapporti economico-commerciali tra Italia ed Australia. www.marcofedi.it
FEDI E PORTA (PD): L’IPOTESI PD DELL’AUMENTO DELLE PENSIONI INTERESSA ANCHE GLI ITALIANI ALL’ESTERO
L’ipotesi avanzata in questi giorni da importanti esponenti del Partito Democratico (cfr. Damiano), perorata dallo stesso Renzi (e che valutiamo favorevolmente anche noi), di aumentare gli importi delle pensioni più basse, potrebbe trovare uno sbocco nella manovra finanziaria per il 2018. Sarebbero due i modi per ottenere l’auspicato risultato: il primo con un aumento degli assegni pensionistici di coloro i quali hanno un reddito annuo pari o inferiore a circa 8.000 euro (una cifra comunque ancora da fissare), il secondo la rivalutazione delle pensioni all’inflazione. Tali misure verrebbero applicate anche ai nostri pensionati residenti all’estero e noi vigileremo affinché così sia (dopo gli allarmi e le polemiche sull’esportabilità delle prestazioni non contributive all’estero bisognerà sorvegliare con molta attenzione eventuali correzioni alla normativa che disciplina le pensioni in regime internazionale). Si parla di aumenti (anche queste sono cifre tutte da verificare) dai 40 agli 80 euro mensili. La spesa si aggirerebbe intorno ai 2 miliardi di euro: certamente non poco ma il fatto che si avvicinano le elezioni potrebbe favorire una manovra espansiva da parte del Governo. Infine un fronte ampio di partiti e parlamentari vorrebbe bloccare l’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita, perché è concreto il rischio che si salga a 67 anni nel 2019. Tuttavia la riapertura del capitolo previdenza (sono stati molteplici gli interventi in questi ultimi anni) non trova tutti d’accordo nel Governo Gentiloni. Il Governo infatti vorrebbe puntare soprattutto sui giovani visto che nella scorsa manovra sono stati gli anziani i principali beneficiari: si ricorderanno le misure sulla Quattordicesima, l’Ape Sociale e la “no tax area”. Noi pensiamo tuttavia che da un lato l’importo del Trattamento minimo in Italia (circa 500 euro) sia ancora molto basso e non garantisca adeguatamente le necessità di sostentamento di milioni di pensionati, mentre dall’altro lato sono decine di migliaia le pensioni di importo molto elevato grazie all’uso (abuso?) del sistema di calcolo retributivo. Dobbiamo auspicare quindi che la legge finanziaria non comporti in termini di investimenti e finanziamenti uno scontro generazionale (giovani versus anziani) ai fini del consenso e che il Governo riesca a trovare il giusto equilibrio tra le due esigenze ponendo in cima ai propri pensieri i diritti dei più bisognosi, con particolare riguardo ai pensionati “minimi”. I deputati Pd Marco Fedi e Fabio Porta
CASSETTA POSTALE IN PENSIONE, ARRIVA IL DOMICILIO DIGITALE
Roma – Addio cassetta postale, benvenuto domicilio digitale. Arriva l’indirizzo online attraverso il quale ognuno potrà essere raggiunto dalla Pubblica Amministrazione. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legislativo del Codice dell'amministrazione digitale della Pubblica amministrazione. Tempi anticipati, quindi: si procede senza aspettare la piena messa a regime dell'Anagrafe unica della popolazione residente. Chi vuole, può attivare subito il domicilio come posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito in linea con le regole europee. Al domicilio digitale giungeranno tutte le comunicazioni e le notifiche della PA, comprese le multe. Verranno poi azzerate gradualmente le spese postali: il domicilio digitale rappresenterebbe un risparmio considerevole per le casse pubbliche dato che le spese postali ammontano per le sole Pa locali a non meno di 250 milioni annui. “Le linee portanti del nuovo intervento legislativo – si legge nel comunicato finale del Consiglio dei ministri - sono: proseguire nell’opera di razionalizzazione delle disposizioni contenute nel Codice dell’amministrazione digitale e di deregolamentazione già avviata con il precedente intervento; rafforzare la natura di ‘carta di cittadinanza digitale’ della prima parte del Codice, concentrando in essa le disposizioni che attribuiscono a cittadini e imprese il diritto a una identità e a un domicilio digitale, quello alla fruizione di servizi pubblici online in maniera semplice e mobile-oriented, quello a partecipare effettivamente al procedimento amministrativo per via elettronica e quello a effettuare pagamenti online”. E ancora: “Promuovere integrazione e interoperabilità tra i servizi pubblici erogati dalle diverse amministrazioni; garantire maggiore certezza giuridica in materia di formazione, gestione e conservazione dei documenti digitali; rafforzare l’applicabilità dei diritti di cittadinanza digitale e accrescere il livello di qualità dei servizi pubblici e fiduciari in digitale; promuovere un processo di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico e garantire un utilizzo più efficace dei dati pubblici attraverso moderne soluzioni di data analysis”. (NoveColonneATG)
LINGUA ITALIANA, L’ASSEMBLEA DELLA COMUNITA’ RADIOTELEVISIVA ITALOFONA
Roma – Il 30 settembre si terrà a Milano l’annuale Assemblea generale della Comunità radiotelevisiva italofona, all’interno dei lavori del Prix Italia della RAI a Palazzo dei Giureconsulti. L'Assemblea avrà come tema "La lingua italiana come patrimonio culturale immateriale" e sarà aperta da una relazione dell'eurodeputata Silvia Costa. Saranno presentati gli atti del convegno realizzato dalla Comunità radiotelevisiva italofona "Italiano ponte tra le culture nel Mediterraneo" con una lettura aggiornata del professor Roberto Sottile dell’Università di Palermo. L'agenda dei lavori prevede la presentazione dell’ultima coproduzione radiofonica "Dal centro alle periferie e ritorno". Il racconto sarà affidato a Tiziano Bonini di Radio Rai, affiancato da Marcelo Ayala di RAE Argentina e Erika Paternus di Radio Capodistria in rappresentanza delle tredici emittenti che ne hanno preso parte. (NoveColonneATG)
FESTIVAL DELLA MUSICA ITALIANA A NEW YORK: VINCE LA PUGLIESE RITA MANELLI
Roma – Grande successo per la decima edizione del Festival della Musica Italiana di New York organizzata dall'Associazione Culturale italiana di NY con la vittoria della giovane artista pugliese Rita Manelli, con il brano "Un'altra storia". L'evento, svoltosi al Master Theater di New York, ha visto alternarsi sul palco, giovani talenti scelti da differenti concorsi e realtà italiane, a cura di Tony Vandoni e dalla commissione artistica di NY per gli artisti provenienti dall'estero ma di matrice italiana. A condurre la serata Gianni Nazzaro e come giuria ed ospiti: Riccardo Fogli, Marianne Mirage, Sal Valentinetti, gli Hit Italy, gli attori di un Posto al Sole, Joe Nastasi e Antonio Pisani. Come le ultime edizioni, anche quest'anno, il Festival, sarà trasmesso, in differita da Rai Italia, mentre è andato in onda sull'emittente radiofonica italiana di New York, ICN Radio. Il Festival, nato dall’iniziativa dell'Associazione Culturale Italiana di New York, ha rappresentato fin dalle sue origini, un veicolo per la promozione della cultura italiana e l’interscambio culturale fra Stati Uniti e Italia, attraverso una delle più importanti e apprezzate forme d’arte del Belpaese: la musica. Il Festival della Musica Italiana di New York è la più importante e prestigiosa manifestazione canora di matrice italiana che si svolge fuori dall’Italia. In costante crescita, sia in termini di partecipazione che di prestigio. (NoveColonneATG)