La AAA ha il piacere di comunicare che nella primavera 2018, presso la casa di riposo per anziani “Pflegheim Heiligkreuz” di San Gallo verrà inaugurato il nuovo reparto mediterraneo. Già da ora il personale si sta spe-cializzando nella lingua italiana e tra i diversi menu del giorno viene offerto anche quello mediterraneo. L’augurio della AAA é che Il reparto mediterraneo possa rendere serena la permanenza nel Pfegheim di Heligkreuz a tutti i connazionali che ne faranno uso, in particolar modo a chi non ha avuto la possibilità di integrazione e di imparare la lingua tedesca. Chi volesse informazioni a riguardo può rivolgersi a AAA Associazione Aiuto Anziani -Unterer Graben 1 - 9000 St. Gallen -Tel. 079 677 46 27 oppure 079 395 60 37 Rosalba Moretti (Presidente AAA) (da solidali&insieme.it)
Il Comites ed il Centro Culturale Italiano di San Gallo con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italiain Berna,
organizzano un incontro sul tema: Gli uomini passano, le idee restano (Giovanni Falcone) Sabato 11 novembre 2017 alle ore 10.30 presso il Centro Socio-Culturale Italiano San Gallo - Unterer Graben 1 Relatore: Franco La Torre giornalista e politico, studioso di Storia Moderna e Contemporanea,
Ex-Presidente della Consulta Antimafie della Provincia di Roma e membro del Comitato scientifico dell'Osservatorio della Legalità della Fillea, del Comitato dei Garanti di SOS Impresa, associazione contro il racket e le estorsioni e della Commissione consultiva permanente di “Avviso Pubblico” – Associazione di enti locali e regionali per la formazione civile contro le mafie. Figlio di Pio La Torre, deputato del PCI e primo parlamentare ucciso da Cosa Nostra, in un agguato a Palermo il 30 aprile 1982. La legge Rognoni-La Torre, strumento decisivo nella lotta alla mafia, nasce grazie al suo sacrificio e all'impegno di tutta una vita. L’incontro fa parte del progetto “ Conoscere le Istituzioni Repubblicane Italiane” promosso dal COMITES di San Gallo in collaborazione con il Centro Culturale Italiano (da solidali&insieme.it)
BOLOGNA - Le attività della Consulta, la prossima conferenza in Nord America e il tema delle migrazioni: questi i punti in programma nella riunione annuale della Consulta emiliano-romagnoli nel mondo in programma da oggi a mercoledì 8 novembre a Bedonia, nel parmense.
Presenti il presidente Gian Luigi Molinari, i vicepresidenti Alessandro Cardinali e Annalisa Poggiali, la presidente della commissione per le parità e i diritti delle persone Roberta Mori, e i membri del comitato esecutivo, i consultori residenti in Italia e all’estero, numerosi ospiti dal mondo istituzionale e da quello dell’emigrazione.
La tre giorni prevede, oltre all’illustrazione delle future attività della Consulta per il biennio, anche la programmazione della Conferenza nel Nord America prevista nei mesi di marzo-aprile 2018 dopo quella di luglio dello scorso anno nel Centro-sud America.
Verranno anche presentati i bandi per i contributi del 2018 e il piano di comunicazione.
Tra gli obiettivi della riunione saranno di particolare rilevanza gli interventi dei consultori che riporteranno le storie delle comunità emiliano-romagnole nei paesi di provenienza fotografando la situazione attuale. Non mancheranno momenti di incontro con le realtà produttive del territorio e i consorzi, con l’obiettivo di creare sinergie e opportunità di collaborazioni future, soprattutto sul tema agroalimentare.
Il programma proporrà anche una riflessione sulle caratteristiche attuali dell’emigrazione grazie all’analisi dell’ultimo rapporto “Migrantes” di Don Silvano Ridolfi e un incontro formativo dedicato al trattamento fiscale dei rapporti bancari e finanziari dei non residenti in Italia dopo l’avvento del “Common Reporting Standard”. (aise)
TORINO - Nel secondo panel previsto dal programma della 26° Convention mondiale delle CCIE, moderato dal giornalista de “Il Sole 24 Ore”, Maurizio Bartoloni, si è parlato di come implementare il rapporto tra il sistema camerale italiano e quello estero. È risultata ancora una volta centrale la necessità di fare rete ed evitare sovrapposizioni di ruoli che spesso rendono meno efficienti le azioni delle Camere.
Ronni Benatoff, Presidente della Camera di Tel Aviv e rappresentante dell’Area Mediterraneo, ha ricordato che “le CCIE sono associazioni binazionali di imprenditori, italiani e locali, radicate sul territorio che proprio per questo possono aiutare le PMI italiane a inserirsi ed essere presenti nei mercati esteri”.
Anche il Presidente della Camera di Sydney, Joseph Carrozzi, ha sottolineato l’attività di promozione degli interessi delle aziende italiane per essere vincenti a livello internazionale.
Si è parlato tanto, in questi giorni, della riforma del sistema camerale italiano che vede una razionalizzazione e una riorganizzazione delle CCIAA. Tuttavia, nonostante le Camere all’estero non siano esenti da conseguenti cambiamenti, l’auspicio del rappresentante dell’Area Asia e Sud Africa, Michele D’Ercole, è che le CCIE vadano avanti e continuino a mettere a disposizione delle imprese italiane le proprie conoscenze, supportando il business bilaterale, grazie anche a un capillare lavoro di networking.
Per quanto riguarda l’Area Mercosur, il Presidente Jorge Luis Fittipaldi ha riportato che è in atto un’inversione degli investimenti dopo un momento più difficile: “Siamo pronti ad aprire finestre a nuove opportunità per le PMI italiane nei mercati dell’America latina, soprattutto in Brasile ma anche, ultimamente, in Argentina”.
L’intervento del rappresentante dei Segretari generali delle CCIE, Matteo Lazzarini, ha messo in luce l’aspetto dei finanziamenti europei, impiegati bene e tanto da PMI, università, enti pubblici, centri di ricerca italiani. “Siamo ai primi posti per utilizzo di fondi europei a gestione diretta”, ha ricordato. “Il Piemonte è una regione bravissima soprattutto nel programma Horizon 2020, ma a farla da leone è la Lombardia: un progetto su quattro è vinto da enti e imprese che hanno sede nella provincia di Milano. Le CCIE, con il supporto di Assocamerestero, attraverso i fondi dell’Ue, finanziano i B2B, quindi l’internazionalizzazione. Inoltre, come Camere, scriviamo e gestiamo progetti europei e formiamo europrogettisti di punta”.
Secondo il rappresentante dell’Area Europa e Presidente della Camera di Commercio Italiana in Bulgaria, Marco Montecchi, “l’Europa, per gli imprenditori italiani, è un mercato quasi domestico. Tra le trenta CCIE che fanno parte dell’Area c’è un bel gioco di squadra, che tiene conto però delle diverse sensibilità di ogni paese”.
Le conclusioni sono state fatte da Andrea Olivero, Vice Ministro al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali: “C’è bisogno di una chiara ripartizione dei compiti e delle responsabilità. Dobbiamo costruire un sistema organizzato e strutturato. Per questo, trasferirò i vostri suggerimenti al MAECI e al MISE. Possiamo contare ancora di più su di voi e lavorare per gli anni a venire perché è fondamentale collocare gli imprenditori italiani su nuove reti e logiche che devono essere ben conosciute, senza lasciare le cose allo spontaneismo”. (angela tessarolo\aise)