L’ON. LA MARCA INCONTRA LA NUOVA AMBASCIATRICE CANADESE A ROMA, ALEXANDRA BUGAILISKIS Giovedì 30 novembre, l’on. La Marca ha avuto la possibilità di incontrare il nuovo Ambasciatore del Canada a Roma, Alexandra Bugailiskis, in occasione del ricevimento di benvenuto organizzato presso la Residenza ufficiale. La diplomatica canadese, prima della recente nomina per Italia, ha ricoperto importanti incarichi: Ambasciatrice dal 2012 al 2015 in Polonia; Vice Ministro aggiunto per l'Europa, il Medio Oriente e il Maghreb e, successivamente, per l'Artico; negoziatrice dell'accordo di partenariato strategico tra l'Europa e il Canada. L'ambasciatrice Bugailiskis riveste altresì il ruolo di rappresentante permanente presso la FAO ed è accreditata presso la Repubblica di San Marino. Nel corso del cordiale colloquio, sono stati toccati alcuni aspetti essenziali dei rapporti tra i due Paesi. L'Ambasciatore Bugailiskis si è particolarmente soffermata sui notevoli e reciproci benefici che deriveranno dalla piena applicazione degli accordi CETA; dal canto suo, l'on. La Marca ha fatto un essenziale richiamo delle questioni di maggiore sensibilità per le comunità italiane in Canada e per quella canadese in Italia, soffermandosi particolarmente sulle questioni, oggetto del suo costante impegno, del reciproco riconoscimento delle patenti di guida e del rafforzamento degli scambi giovanili tramite lo strumento dei visti per vacanze-lavoro.
 
MUSICA NAPOLETANA A BELGRADO CON L’IIC BELGRADO -
 
L'Opera e il Teatro Madlenianum di Belgrado presentano due serate di musica napoletana che avranno luogo sabato 2 e domenica 3 dicembre presso il teatro Madlenianum. Entrambe le serate sono promosse in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. Il programma musicale si svolge attraverso una forma narrativa in cui le canzoni napoletane, da quelle più note a quelle più recenti, illustrano vari aspetti della vita e delle tradizioni che hanno reso celebre la cultura napoletana nel mondo. Ad esibirsi sarà l'orchestra del Maestro Pino Tafuto con i solisti Maestro Emidio Ausiello alle percussioni e alla batteria, i cantanti Angelica Sepe e Antonio Carluccio insieme al tenore Annibale Marchesini e al soprano Norma Pucci. (aise)
 
"FIN DALL’EPOCA ANTICA, I VIAGGIATORI SI RECARONO ALL’ETNA": CONFERENZA DI NAOMI TAKEYA ALL’IIC DI OSAKA
 
OSAKA - "Fin dall’epoca antica, i viaggiatori si recarono all’Etna" è il tema della conferenza che Naomi Takeya, esperta di letteratura siciliana in Giappone, è stata invitata a tenere presso l’Istituto Italiano di Cultura di Osaka. L’evento, che sarà ad ingresso libero, si terrà domani, sabato 2 dicembre, dalle ore 15.00 alle 16.30 in sede. Chi furono i primi scrittori ad immortalare la Sicilia? Probabilmente il poeta greco Omero, vissuto circa 2.700 anni fa, e i suoi successori. Molti studiosi ritengono che la Terra dei Ciclopi nel IX canto dell’Odissea sia ispirata ad un vulcano con molte fumarole, ovvero alla zona etnea, in Sicilia. L’Etna inizia a comparire con il suo nome a partire dall’epoca del poeta romano Ovidio. Recatosi ad Atene per motivi di studio, sulla via del ritorno si fermò per circa un anno in Sicilia, dove godette della natura rigogliosa, dimora delle divinità. Sotto Augusto, il primo Imperatore, con la pubblicazione di "Amori" e "L’arte di amare" divenne il beniamino di tutta la società raffinata di Roma e scrisse "Le metamorfosi", opera immortale che continua ad essere letta e apprezzata ancora oggi. In tarda età venne però esiliato per motivi ignoti nei pressi del Mar Nero, dove morì nel 17 dopo Cristo. In quei giorni avversi, quel che passava nella testa del poeta era il "cielo splendente per le fiamme dell’Etna" ("Lettere dal Mar Nero"). Nel XII secolo il musulmano Ibn Jubayr, in ritorno dal pellegrinaggio alla Mecca, scorge dal mare burrascoso "il Monte del fuoco, ossia il famoso vulcano di Sicilia". E scrive: "Così Allah ci dia ricompensa maggiore" ("Viaggio"). Nell’epoca dei Gran Tour europei del XVIII secolo, lo scozzese Patrick Brydone, accompagnando in viaggio in qualità di tutore giovani aristocratici britannici, compì l’impresa di scalare l’Etna. Grandi Maestri della letteratura come Goethe, Maupassant e D.H. Lawrence visitarono la Sicilia e finalmente, nella seconda metà del secolo scorso, anche due importanti scrittori giapponesi come Kunio Ogawa e Kunio Tsuji giunsero nella tanto agognata terra da cui si può ammirare l’Etna. Nata a Kobe nel 1948, Naomi Takeya ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Kyoto e, come borsista del governo italiano, ha studiato presso l’Università Sapienza di Roma. È già professore ordinario di letteratura italiana presso l’Università delle Arti di Osaka È autrice di numerosi libri: Il foulard bianco di Carmen: Quarant’anni con Giulietta Simionato, principessa della lirica, Caleidoscopio italiano: Le lacrime alla Scala, La voce della Sicilia e La casa appoggiata al pino (in italiano). Nel 1992, con la traduzione dell’Arte del convito nella Roma antica di Eugenia Salza Ricotti, ha vinto il Premio Pico della Mirandola (Istituto italiano di Cultura) e nel 2011 ha redatto e tradotto La Sicilia attraverso I racconti siciliani: Verga, De Roberto, Pirandello, Vittorini, Brancati, Tomasi di Lampedusa e Sciascia. Gli altri libri tradotti: Leonardo Sciascia: A ciascuno il suo, Una storia semplice, La zia d’America, La morte di Stalin, e Tutte le opere narrative di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Il Gattopardo e Lezioni su Stendhal dal prof. Isao Waki e I Racconti da da Takeya). Nel 2015 ha vinto il Premio Collegium Mediterranistarum, in quanto ha aperto nuove prospettive agli studi di letteratura italiana in Giappone, che dall’era Meiji in avanti avevano riguardato prevalentemente autori del Centro e del Nord Italia; nel 2016 le è stato conferito il Premio Iue per il contributo dato agli scambi culturali italo-giapponesi tramite la presentazione della cultura italiana. (aise)
 
SUONO ITALIANO: IL MANDOLINO DI TIZIANO PALLADINO ALL’IIC DI DUBLINO CON IL CIDIM DUBLINO -
 
Mercoledì prossimo, 6 dicembre, l’Istituto Italiano di Cultura di Dublino ospiterà dalle 20.30 il concerto di Tiziano Palladino, “Assolo mandolin concert”. Il concerto si tiene nell’ambito del Progetto "Suono italiano 2017" che nasce dalla volontà del CIDIM di promuovere all’estero e in Italia le eccellenze musicali italiane. Il progetto gode del contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo. Tiziano Palladino nasce a Campobasso nel 1987. Si diploma all’età di 18 anni in mandolino e a 21 anni in Contrabbasso. Nel 2012 ottiene, con il massimo dei voti, la laurea di 2° livello in musica da camera. È fondatore dell’Accademia Mandolinistica Molisana e dei gruppi Duo Idilliaco e 14 Strings Duo. Si è recentemente esibito al New York International Mandolin Festival. È docente di mandolino e contrabbasso presso il Liceo Musicale “Galanti" di Campobasso. Di particolare spessore la sua collaborazione con l’attrice Licia Maglietta per gli spettacoli “L’isola di Arturo” di Elsa Morante e “Il difficile mestiere di vedova” di Silvana Grasso. Con l’etichetta Ma.Ni.Music incide, tra gli altri, anche il cd “Tiziano Palladino plays Giuseppe Pettine” interamente eseguito per mandolino solo. Ha all'attivo oltre 600 concerti in Italia ed all'estero, in formazione cameristica e come solista, facendosi costantemente apprezzare per la versatilità, il virtuosismo e la particolare sensibilità che contraddistinguono ogni sua esibizione. Nel 2016, per il progetto Suono Italiano, ha tenuto concerti per Mandolino Solo presso gli Istituti Italiani di Cultura di Varsavia, Madrid e Istanbul. (aise)
 
IL 2 E 3 DICEMBRE A BELGRADO IL CONCERTO GAN GALÀ NAPOLITANO
 
BELGRADO – L’Opera e il Teatro Madlenianum presentano a Belgrado due serate di musica napoletana che avranno luogo sabato 2 e domenica 3 dicembre presso il teatro Madlenianum, promosse in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Belgrado. Il programma musicale si svolge attraverso una forma narrativa in cui le canzoni napoletane, da quelle più note a quelle più recenti, illustrano vari aspetti della vita e delle tradizioni che hanno reso celebre la cultura napoletana nel mondo. Ad esibirsi sarà l’orchestra del M° Pino Tafuto con i solisti: M° Emidio Ausiello alle percussioni e alla batteria, i cantanti Angelica Sepe e Antonio Carluccio insieme al tenore Annibale Marchesini e al soprano Norma Pucci.(Inform)