“LA FONDAZIONE DELLA CITTÀ ETRUSCA, L’ESEMPIO DI BOLOGNA” ALL’IIC DI MONACO
MONACO - “La fondazione della città etrusca, l’esempio di Bologna” è il tema della conferenza, in lingua italiana, che si terrà domani, giovedì 22 marzo, alle ore 18.30, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera.
L’evento, ad ingresso libero, è organizzato dall’Istituto stesso, insieme a “Cultura Italiana” di Bologna e con il patrocinio della città di Bologna. Ospite dell’Istituto sarà Massimo Maracci, direttore della Scuola “Cultura Italiana” di Bologna, che interverrà sugli elementi dello sviluppo della città etrusca, poi romana e medievale, illustrando come sorge una città etrusca con il suo acquedotto e le sue strade, le specializzazioni artigianali (fabbro, falegname, ecc.), le differenze rispetto al villaggio della preistoria e della protostoria. Maracci si avvarrà di una presentazione in powerpoint in lingua italiana e tedesca. (aise)
OLTREMARE: I PROFESSIONISTI DEL TURISMO SI INCONTRANO A NAPOLI
NAPOLI - Da venerdì 23 a domenica 25 marzo si rinnova la Mostra d’Oltremare di Napoli. Giunto alla ventiduesima edizione, l’appuntamento, che è un incontro b2b tra i professionisti del settore turismo organizzato, richiamerà diverse migliaia di operatori. Durante i lavori della prima giornata tra i protagonisti ci sarà l’Uzbekistan, la Perla dell’Asia centrale, con un desk del suo Consolato onorario in Caserta per presentare le potenzialità turistiche. Insieme al Console onorario dell’Uzbekistan in Caserta, Vittorio Giorgi, interverranno Rustam Kayumov, Consigliere-Incaricato d’Affari dell’Ambasciata dell’Uzbekistan in Italia e Khushnud Artikov, Direttore Generale dell’Uzbekistan Airways di Roma. Accompagneranno la delegazione anche gli analisti dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (IREPI) con il segretario, Margherita Cattolico e il Responsabile alla Comunicazione della Società pugliese Italian Network, nonché presidente dell’IREPI, Domenico Letizia. (aise)
A LONDRA LA “PAZZA FEMMINISTA” SI PRENDE LA RIVINCITA CONTRO MUSSOLINI
LONDRA - La suffragetta inglese Sylvia Pankhurst che venne temuta, insultata e schedata dal regime fascista si è presa la rivincita a Londra. Ha occupato il palazzo che fu la sede del partito fascista italiano nel Regno Unito. Un passo simbolico, ovviamente, avvenuto nel quadro di una mostra inaugurata la scorsa settimana che la vede protagonista insieme al suo compagno italiano, Silvio Corio. È stata inaugurata il 16 marzo scorso la mostra “Sylvia and Silvio”, organizzata dalla sezione dell’Anpi di Londra e curata dallo scrittore e storico Alfio Bernabei, che tre anni fa installò nello stesso edificio accanto a Trafalgar Square che ospitò la Casa del Fascio tra il 1936 e il 1940 una mostra sugli antifascisti italiani in Inghilterra durante il Ventennio. “Una riappropriazione culturale”, dice Bernabei. La Pankhurst rimane famosissima tra le suffragette che all’inizio dello scorso secolo adottarono l’azione diretta, anche violenta, per ottenere il voto alle donne finendo spesso in prigione. Raggiunsero lo scopo, anche se solo in parte, nel 1918, per cui quest’anno in Inghilterra sono in corso molte celebrazioni del centenario con la partecipazione delle attuali deputate in parlamento. Ciò che distingue la Pankhurst è il suo interesse per l’Italia che cominciò nel 1917 dopo aver incontrato a Londra Silvio Corio, un anarco-socialista torinese associato al gruppo di rifugiati politici italiani giunti in Inghilterra intorno all’inizio del secolo. Fu Corio che portò la Pankhurst a Torino ad incontrare Antonio Gramsci per intervistarlo sul movimento Ordine Nuovo. E fu nel corso di quella visita che lei osservò di persona alcune violente incursioni delle camicie nere. All’epoca la Pankhurst era editrice del giornale Workers’ Dreadnought e fu la prima persona influente in Inghilterra a denunciare i Fasci di combattimento e poi il partito fascista a cominciare dal 1922. Diventata nemica giurata del fascismo, insieme a Corio ormai convivente fisso, nei primi anni Trenta organizzò una campagna insieme ad altre donne inglesi per far uscire dall’Italia la vedova di Giacomo Matteotti, Velia. Documenti nell’Archivio di Stato a Roma dimostrano che la Pankhurst fu schedata come pericolosa sovversiva e che venne incrementata la sorveglianza intorno alla vedova per impedirne l’eventuale espatrio clandestino scortata dalle soccorritrici d’Oltremanica. La stampa fascista si scagliò con un torrente di insulti contro la “femminista inglese” descrivendola come una zitella pazzoide desiderosa di farsi “massaggiare” dalla polizia britannica. Gli attacchi aumentarono quando la Pankhurst e Corio, diventati amici di Carlo Rosselli, lanciarono una persistente campagna contro l’invasione italiana dell’Etiopia. La mostra allestita a Londra traccia il rapporto di collaborazione tra la Pankhurst e Corio durante il Ventennio e propone il loro esempio come antidoto contro quello che Bernabei definisce il “brutto vento” che tira attraverso vari paesi d’Europa, non escluso il Regno Unito, dove l’estremismo di destra torna ad alzare la testa. La mostra, inaugurata con la partecipazione di Helen Pankhurst, nipote della suffragetta, rimarrà aperta fino al 13 maggio. (aise)
GARAVINI (PD): „BENE LO STOP DELL’EUROPA AL MARCHIO ‘LA MAFIA SE SIENTA A LA MESA’. PREMIATO L'IMPEGNO CONGIUNTO DI ISTITUZIONI, POLITICA E SOCIETÀ CIVILE ”
“Con l’annullamento del marchio ‘La Mafia se sienta a la mesa’ (‘La Mafia si siede a tavola’) da parte del Tribunale dell’Unione europea a Lussemburgo arriva un segnale importante dall’Europa. Un ‘No’ alla criminalità organizzata e a chi banalizza in modo irresponsabile e speculativo i gravi reati commessi dalle mafie in Italia e nel mondo”. “Per gli italiani in Spagna ed in Europa questa sentenza è motivo di soddisfazione. TRoppo spesso ci troviamo a dover assistere alla pericolosa romanticizzazione del fenomeno delle mafie da parte di numerosi soggetti. Il caso della catena di ristorazione spagnola gridava vendetta: non solo era una vera offesa all’immagine del nostro Paese nel mondo, ma contibuiva ad una pericolosa sottavalutazione del fenomeno mafioso ed in più era anche uno schiaffo a tutte le vittime di mafia. Ecco perchè come Commissione Antimafia avevamo denunciato questo marchio, chiedendone l‘abolizione, facendo nostre le preoccupazioni espresse dalla comunità italiana, in Spagna ed in Europa. È molto positivo che il Tribunale dell’Unione europea abbia accolto le nostre denunce, dichiarando il marchio spagnolo contrario all‘ordine pubblico”. “Apprezzo e ringrazio le nostre comunità all’estero, come ad esempio il comites di Madrid, che, in modo affatto scontato, si attivano contro le mafie. Portavoci del valore tutto italiano della legalità e dell’antimafia, possono essere di grande aiuto nello sconfiggere pregiudizi e stereotipi”. È quanto dichiara Laura Garavini, neo eletta Senatrice del PD e in qualità di componente della Commissione Antimafia, promotrice di misure contro la catena. (USEF)
ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - GIORNATA LEGALITA' - SEN. GARAVINI /PD/ESTERO): "LE MAFIE COLPISCONO OVUNQUE: MIRANO A INDEBOLIRE LO STATO E LA COSCIENZA CIVILE"
“Le mafie colpiscono senza distinzione. Perché mirano a indebolire lo Stato e la coscienza civile. Un paese ed una politica consapevoli cercano di creare anticorpi verso la criminalità organizzata. Come abbiamo fatto come Pd, istituendo la Giornata nazionale della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, introdotta esattamente un anno fa. Un atto che testimonia una forte presa di posizione contro tutte le mafie, in linea con le politiche di contrasto seguite dai nostri Governi. Perché è fondamentale contrastare le mafie e ricordarne le vittime. Sempre. Non solo oggi”. Cosi' la neo senatrice Laura Garavini, già componente della Commissione Antimafia alla Camera dei Deputati “Non a caso - prosegue Garavini in una nota odierna - è stato scelto il primo giorno di primavera, come proposto dall'associazione per la legalità Libera . Per simboleggiare, attraverso il risveglio della natura, la rinascita di una società che può e deve sempre alzare la testa contro i soprusi delle mafie. A una criminalità organizzata sempre più internazionale, dobbiamo rispondere con un contrasto altrettanto globale”. (21/03/2018-ITL/ITNET)
A MADRID LA PRESENTAZIONE DELLA FONDAZIONE MABEA, A SOSTENGO DELLE DONNE
MADRID – L’Ambasciata d’Italia a Madrid ha ospitato l’evento di presentazione di Mabea, Fondazione che lavora a sostegno delle donne e della loro piena partecipazione, su un piano di parità, allo sviluppo della nostra società. L’evento è stato aperto dall’ambasciatore Stefano Sannino, in presenza del Segretario di Stato per i Servizi Sociali e le Pari Opportunità del Ministero della Salute, Mario Garcés Sanagustín. Dopo una presentazione delle attività della Fondazione da parte della sua fondatrice e presidente Beatriz Cachón, sono intervenute la direttrice generale del Foro de la Familia Luisa María Maldonado, l’avvocato Emilia Zaballos, la pugile Mariam Gutiérrez, la psicologa e scrittrice Blanca Tejero e l’imprenditrice italiana Yliana Carazo. La Fondazione non-profit Mabea è specializzata nell’aiuto integrale alla donna in ambiti quali la conciliazione famiglia-lavoro, il sostegno legale e psicologico in circostanze particolari, comprese situazioni di violenza fisica o mentale, l’aiuto all’inserimento nel mercato del lavoro e la formazione accademica e professionale. (Inform)