BORSE DI STUDIO PRESSO L’UNIVERSITÀ DELL’ISLANDA REYKJAVIK –

Quindici borse di studio per studi di lingua, letteratura e storia islandese presso l’Università dell’Islanda, a Reykjavik. Le mette a disposizione il Ministero Islandese per l’Istruzione, la Scienza e la Cultura .

Le borse sono offerte agli studenti stranieri di diversi Paesi del mondo, tra cui l’Italia.Possono candidarsi studenti di lingua e letteratura islandese al di sotto dei 35 anni. E’ richiesta la conoscenza di inglese e/o islandese. Periodo di utilizzo delle borse di studio: 1° settembre 2019 – 30 aprile 2020. La scadenza per le domande è il 1° dicembre 2018.(Per maggiori informazioni:arnastofnun.is/page/studentastyrkir_menntamalaraduneytis_en) (Inform)

HA PRESO IL VIA IL 15 OTTOBRE LA SECONDA CAMPAGNA DI CERTIFICAZIONE DELL’ESISTENZA IN VITA PER I BENEFICIARI DELLE PENSIONI CHE RISIEDONO ALL’ESTERO I PENSIONATI RESIDENTI NEI PAESI NON COMPRESI IN QUESTA INIZIATIVA VERRANNO INCLUSI NELLA SUCCESSIVA CAMPAGNA DI ESISTENZA IN VITA CHE INIZIERÀ NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2019

ROMA – Ha preso il via il 15 ottobre 2018 la seconda campagna di certificazione dell’esistenza in vita per i beneficiari delle pensioni che risiedono all’estero. La campagna coinvolge i pensionati residenti nei seguenti Paesi: Algeria, Andorra, Angola, Australia, Austria, Belgio, Benin, Botswana, Burundi, Burkina Faso, Cameroon, Capo Verde, Costa d’Avorio, Cipro, Repubblica Democratica del Congo, Egitto, Eritrea, Etiopia, Fiji, Francia, Gambia, Germania, Ghana, Grecia, Irlanda, Italia, ,Kenya, Liechtenstein, Lussemburgo, Madagascar, Mali, Malta, Mauritius, Monaco, Marocco, Mozambico, Namibia, Antille Olandesi, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Niger, Nigeria, Portogallo, Reunion, Senegal, Seychelles, Sud Africa, Spagna, Swaziland, Svizzera, Tanzania, Paesi Bassi, Tunisia, Uganda, Regno Unito, Zimbabwe. Citi invia i moduli per certificare l’esistenza in vita esclusivamente ai pensionati residenti nei suddetti Paesi. Si comunica che, a seconda delle circostanze, alcuni pensionati potrebbero in ogni caso venire esclusi dalla campagna di certificazione dell’esistenza in vita 2018, su indicazione di INPS. I pensionati residenti in Paesi non elencati sopra verranno inclusi nella successiva campagna di esistenza in vita che inizierà nel primo trimestre del 2019. Si comunica inoltre che l’importo della pensione che viene erogato è stabilito da INPS. In seguito alla ricezione dell`istruzione da INPS, Citi effettuerà il pagamento per l’esatto importo indicato dall’ente pensionistico. Qualora il pagamento della pensione avvenga in valuta locale, i tassi di cambio applicati saranno consultabili sul sito web Citi/INPS. (Inform)

SU BREXIT E EUROPA ITALIA NON PERVENUTA. CONTE SE NE INFISCHIA DEI 700MILA ITALIANI IN UK

Roma - "Italia totalmente assente. Non pervenuta. Nel dibattito sulla Brexit, così come sulle altre questioni europee urgenti, il nostro Paese dovrebbe giocare un ruolo centrale. E invece appare evidente che è isolato. E che se ne infischia degli oltre 700mila italiani che vivono nel Regno Unito. Lavoratori, studenti e cittadini comunitari per i quali andrebbero salvaguardati tutti i diritti". "A Conte e al suo Governo manca la bussola sull'Europa. E non potrebbe essere altrimenti. Se i ministri non si presentano agli incontri di Bruxelles, se insultano l'Ue via Twitter, è ovvio che poi tornino a casa a mani vuote. Come accaduto al Consiglio Europeo di giugno, nel quale si affrontava il tema del collocamento obbligatorio dei migranti ottenuto dai nostri precedenti Governi PD. E contro il quale questo esecutivo, invece, ha votato contro. Il Governo arriva ancora più debole, dopo l'accordo raggiunto questa notte sulla manovra. Un'accozzaglia di misure in sfregio alle nuove generazioni". Lo ha dichiarato la Senatrice PD Laura Garavini, Vicepresidente della Commissione Difesa, intervenendo in aula per le dichiarazioni del premier sul prossimo Consiglio Europeo.

UNGARO (PD): IL GOVERNO SALVINI-DI MAIO È IN CONTINUA CAMPAGNA ELETTORALE/ L’INTERROGAZIONE PER FAR VOTARE ALLE EUROPEE ANCHE GLI ITALIANI IN SVIZZERA E UK

ROMA - “È lampante che il futuro del Governo Salvini-Di Maio guardi solamente al traguardo delle elezioni europee del maggio 2019. Salvini, come ho chiesto in un'interrogazione depositata già qualche settimana fa, faccia votare nei consolati anche gli italiani di Svizzera e Gran Bretagna”. Così Massimo Ungaro, deputato Pd eletto in Europa, che ha presentato una interrogazione ai Ministri degli esteri e dell’Interno, Moavero Milanesi e Salvini, per chiedere se “anche a fronte del grande impatto socio-politico della "Brexit" di una recente disaffezione dei cittadini verso le istituzioni comunitarie che va combattuta anche con l'esercizio dei diritti fondamentali, non intendano adottare iniziative per prevedere forme transitorie di allestimento dei seggi elettori nei citati Paesi per permettere e favorirsi la partecipazione al voto degli italiani residenti in Gran Bretagna e nella Conferenza elvetica presso le locali sedi consolari”. Nella premessa, Ungaro ricorda che “le elezioni europee del 2019 avranno luogo nei 27 Stati membri dell'Unione europea tra il 23 e il 26 maggio 2019, come deciso unanimemente dal Consiglio dell'Unione europea nel gennaio 2018: esse rappresenteranno la nona tornata elettorale per il Parlamento europeo, tenendosi ininterrottamente dal 1979; per la prima volta al voto continentale non parteciperà il Regno Unito a causa dell'esito del referendum del 2016 sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Unione europea, conclusosi con un voto favorevole all'uscita dalla Unione europea, la cosiddetta Brexit, con il 51,9 per cento, contro il 48,1 per cento che ha votato per rimanere nell'Unione europea”. “La legge n. 459 del 2001 sull'esercizio del diritto di voto all'estero non si applica alle elezioni europee, che sono regolate dalla legge 24 gennaio 1979, n. 18, e successive modificazioni”, ricorda ancora Ungaro. “Alle elezioni europee non si applica, pertanto, il sistema del voto per corrispondenza: gli elettori italiani aventi diritto e stabilmente residenti nei Paesi dell'Unione europea, possono infatti recarsi presso le apposite sezioni elettorali istituite in loco dalla rete diplomatico-consolare italiana”. Il deputato, quindi, cita alcune stime secondo cui sarebbero “più di 700 mila i connazionali che vivono nel Regno Unito. Se a questi si aggiungono i circa 300 mila italiani in Svizzera, sono più di un milione gli aventi diritto al voto italiani che risiedono nello spazio geografico europeo che non potranno votare il prossimo anno a meno di non intraprendere uno “scoraggiante” – in termini di propensione alla partecipazione al voto – viaggio nella Penisola per esercitare questa importantissima prerogativa”. Alla luce di queste considerazioni, Ungaro chiede a Moavero e Salvini “se, anche a fronte del grande impatto socio-politico della “Brexit” e di una recente disaffezione dei cittadini verso le istituzioni comunitarie che va combattuta anche con l'esercizio dei diritti fondamentali, non intendano adottare iniziative per prevedere forme transitorie di allestimento dei seggi elettori nei citati Paesi per permettere e favorirsi la partecipazione al voto degli italiani residenti in Gran Bretagna e nella Conferenza elvetica presso le locali sedi consolari”. (aise)

ITALIANI ALL'ESTERO - FONDAZ. MIGRANTES - XIII.mo RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO DEDICATO ALLA NEO-MOBILITA' GIOVANI E GIOVANI-ADULTI

E' stato il Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana a concludere i lavori di presentazione, il  24 ottobre, della XIII edizione del “Rapporto Italiani nel Mondo”, della Fondazione Migrantes. Un Rapporto, unico in Italia, che ha coinvolto 64 autori che, dall’Italia e dall’estero, hanno lavorato a 50 saggi. L’edizione 2018 del Rapporto Italiani nel Mondo è dedicata interamente alla neo-mobilità dei giovani e dei giovani-adulti che stanno partendo oggi dall’Italia alla volta dell’estero. Si comincia dai numeri dei flussi e delle presenze e al loro declinarsi in base alle principali fonti ufficiali e alle fondamentali disaggregazioni (genere, destinazioni, luoghi di partenza, classi di età, titolo di studio, ecc.), ma anche a seconda dei vari profili (giovani, minori, anziani, studenti, specializzandi, ricercatori, “nuovi italiani”, frontalieri). Successivamente, si dà sviluppo a diverse tematiche: dal lavoro alle interrelazioni generazionali, dal rapporto con le famiglie all’associazionismo, dalle necessità pastorali a quelle legate alle pratiche burocratiche come, per esempio, l’iscrizione all’AIRE. Non vengono tralasciati neppure alcuni elementi negativi come l’estrema povertà che conduce a vivere in strada o la presenza irregolare su un determinato territorio che porta alla detenzione e alla espulsione. La trattazione di questi temi procede a livello statistico, di riflessione teorica e di azione empirica attraverso indagini quali-quantitative. “Mobilità – si legge nella Introduzione – come complesso intreccio di percorsi e motivazioni che spingono oggi a muoversi nel mondo convinti che, comunque, la partenza porterà ad incontrare e, mai come nel caso del migrare, il coinvolgimento è di persone. Dalle persone si parte e alle persone si arriva quando si riflette sulla mobilità. Mobilità e migrare sono, quindi, parole che ‘vanno abitate’ e dalle quali ‘bisogna farsi abitare’ perché parlare o scrivere di migrazioni non significa solo comunicare concetti, ma trasmettere gioie e dolori, certezze e paure, guardare l’altro negli occhi e allo specchio se stessi, condividere e dialogare”. Alla presentazione, moderati interverranno, oltre al Card. Bassetti, Mons. Guerino Di Tora e Don Giovanni De Robertis, rispettivamente Presidente e Direttore generale della Fondazione Migrantes, Vincenzo Morgante, Direttore di Tv2000, Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo, Piergiorgio Sciacqua, della Commissione scientifica del Rapporto Italiani nel Mondo, Michele Schiavone, Segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e il Sen. Ricardo Merlo, Sottosegretario al Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale con delega agli italiani nel mondo. I lavori saranno moderati da Francesca Fialdini, giornalista e conduttrice televisiva. (22/10/2018-ITL/ITNET)