I PORTICI DI BOLOGNA TENTANO LA STRADA DEL PATRIMONIO UNESCO
Bologna – Il 14 marzo il Comune di Bologna ha presentato alla città la candidatura dei portici a Patrimonio dell’umanità Unesco. Procedono, infatti, spediti i lavori per l'elaborazione del dossier di candidatura,
che sarà presentato al Ministero per i beni e le attività culturali il prossimo settembre. Nelle scorse settimane si sono svolti incontri preliminari con istituzioni cittadine e stakeholder, in preparazione alla prossima fase di ascolto e di confronto finalizzata a fissare gli impegni per il piano di gestione della candidatura. Sono stati coinvolti nel processo di candidatura le Biblioteche e i Musei del Comune di Bologna, fonte preziosa di conoscenza e documentazione sulla storia della città. Il loro contributo si affianca a quello dei ricercatori dell'Università di Bologna, e saranno entrambi di fondamentale importanza per restituire nel dossier la complessità del legame fra la città e i portici, elemento determinante per la forma urbana, ma anche per lo sviluppo civico bolognese. Nel giorno in cui viene presentata alla città la candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità Unesco, la pagina Facebook del Comune di Bologna ha lanciato una iniziativa simbolica di sostegno a questa grande sfida: da giovedì 14 marzo, infatti, è possibile personalizzare la foto del proprio profilo Facebook con il logo appositamente realizzato da due allievi dell’Accademia di Belle Arti sotto la guida del professor Danilo Danisi e scaricabile nella gallery qui sotto per essere condiviso ovunque. Un gesto semplice per sostenere tutti insieme, dal basso, il cammino verso un riconoscimento così prestigioso. Ecco come personalizzare la propria foto profilo: accedere alla propria foto profilo e cliccare su "modifica", cliccare su "aggiungi motivo", digitare "portici di bologna" per trovare e selezionare il nostro motivo, cliccare su "usa come immagine del profilo". (NoveColonneATG)
VENEZUELA, CGIE: ASCOLTARE IL GRIDO DI AIUTO DEGLI ITALIANI
Roma – “Il Governo italiano non lasci nulla d’intentato per far sentire, con la diplomazia e gli aiuti umanitari, la propria vicinanza ai 140.000 connazionali e agli oltre 2 milioni di italo-venezuelani residenti in Venezuela”. E’ l’ “accorato appello” che il Consiglio generale degli italiani all’estero rivolge all’esecutivo. Il Venezuela “è un Paese lacerato da una lunga crisi economica e da un conflitto istituzionale e sociale drammatico, che proprio in questi giorni ha rischiato il collasso con il blackout energetico”, afferma il Cgie sottolineando che “molti nostri connazionali residenti in Venezuela scrivono al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero chiedendo sostegno e, soprattutto, di farsi portavoce presso il Governo italiano per sollecitarlo ad avviare una iniziativa politica internazionale tesa a risolvere la crisi politica e sociale del Paese che sta mettendo sempre più a rischio la vita di tutti i cittadini”. “Le rappresentanze istituzionali e associative italiane in Venezuela – ricorda il Cgie - sono in contatto continuo con la rete diplomatica italiana e con il Cgie, per fornire importanti e utili aggiornamenti sulle condizioni di vita in cui versano i nostri connazionali”. “Il grido di aiuto dei nostri connazionali merita di essere ascoltato – conclude il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero -. E per coloro che riescono a venire in Italia e in Europa, occorre un particolare trattamento di solidarietà nazionale ben maggiore alla pura e semplice applicazione di norme amministrative esistenti”. (NoveColonneATG)
TASSE E TRIBUTI - FLAT TAX FAMILIARE - ROSSINI (PRES.ACLI): PROPOSTA PIU' ADATTA PER ANDARE VERAMENTE INCONTRO ALLE FAMIGLIE
E' da anni che si studia una norma come il Fattore Famiglia che ci sembra ancora la proposta più adatta per venire veramente incontro alle famiglie”. Roberto Rossini, Presidente nazionale delle ACLI, interviene così sulla Flat tax familiare proposta dal Governo. “La riduzione delle aliquote di cui si parla non è in generale un fatto positivo, – ha continuato Rossini – visto che rischia di mettere ulteriormente in difficoltà il ceto medio basso. Ci preoccupa anche la questione della copertura economica perché, al di là delle cifre che circolano in questi giorni, bisogna capire dove si reperiscono le risorse: se si pensa di prenderle dai possessori di partita Iva o dalla tassazione sul lavoro ci troveremmo di fronte ad un’altra norma che colpisce la fascia più debole della popolazione. La buona notizia è che si parli di famiglia e di misure che possano aiutare questa istituzione fondamentale, ma è importante che ora si interpellino anche i soggetti deputati a rappresentarla, come il Forum delle Associazioni Familiari." (18/02/2019-ITL/ITNET)
TARGHE STRANIERE E GELATIERI/ ABM: NOI CI SIAMO ATTIVATI, LA POLITICA NO
BELLUNO - Il Decreto sicurezza approvato dal Governo nel mese di novembre ha messo in serie difficoltà la categoria dei gelatieri, colpiti per avere delle auto con targa tedesca e la residenza in Italia. Fin da subito l’Associazione Bellunesi nel Mondo, in collaborazione con l’Uniteis e l’Unaie, si era attivata per trovare una soluzione in merito. “Soluzione che era stata trovata in breve tempo”, spiega il presidente Abm Oscar De Bona, “grazie al supporto di una nostra valida collaboratrice e degli avvocati dell’Uniteis. Ovviamente - continua De Bona - la politica doveva prendere in mano la situazione e accogliere la soluzione da noi proposta”. Purtroppo da quanto riportato da Roger De Menech, deputato bellunese, sembra che il ministro Salvini abbia chiuso le porte a qualsiasi modifica del Decreto. Scrive De Menech in una nota: “Il governo non ha alcuna intenzione di risolvere il problema delle auto immatricolate nei paesi europei da parte di cittadini italiani che lavorano all’estero. Lo ha ammesso candidamente il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, rispondendo martedì 13 marzo a un’interrogazione durante il “question time” alla Camera. Il decreto sicurezza, ha spiegato il ministro, è stato pensato per arginare l’evasione fiscale sulle tasse automobilistiche da parte di chi nasconde all’estero parte del proprio patrimonio, come appunto l’automobile. Di fatto il governo si blocca la strada per qualsiasi soluzione che venga incontro ai lavoratori e agli emigranti. Probabilmente a Salvini, che fa politica da quando aveva 20 anni, non può essere venuto in mente che ci sono migliaia di persone che costruiscono con fatica il proprio reddito e il proprio benessere con lavori stagionali e per i quali il mantenimento della residenza in Italia costituisce un legame con i propri affetti e con la propria identità”. Sono ormai passati quattro mesi dall’inizio dei sequestri delle auto dei gelatieri bellunesi, e non solo. “Adesso i nostri gelatieri sono impegnati all’estero”, conclude De Bona. “Ma se questo è il messaggio della politica italiana credo proprio che molti di loro non rientreranno e di conseguenza ci saranno meno investimenti nel nostro territorio. Un Paese, l’Italia, che invece ha davvero bisogno del sostegno dei nostri emigranti”. (aise)
GARAVINI (PD): GLI ITALIANI SONO UN POPOLO DI EUROPEISTI CONVINTI, DOMANI BANDIERA EUROPEA IN TUTTE LE FINESTRE
ROMA – “Gli italiani sono un popolo di europeisti convinti. Diciamolo a voce alta. Il prossimo 21 marzo esponiamo tutti alla nostra finestra una bandiera europea. Raccolgo l’appello lanciato da Romano Prodi e l’invito del segretario del Pd Nicola Zingaretti. Un piccolo grande gesto simbolico, nel primo giorno di primavera e in occasione di San Benedetto, patrono d’Europa. Ma soprattutto un segnale contro i sovranisti. Per dire loro che ci sentiamo tutti parte di un’unica, preziosa cultura comune. Quella europea”. È quanto dichiara la senatrice del Pd Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Difesa, eletta nella ripartizione Europa, che rileva inoltre come si continuerà a lavorare “per costruire una federazione di Stati liberi, solidali e uguali nella diversità”. (Inform)
ALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI L'INDAGINE CONOSCITIVA NELL'AMBITO DELL'ESAME DELLE PROPOSTE DI LEGGE SULLA RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI TRA LE AUDIZIONI PROGRAMMATE ANCHE QUELLA CON IL SEGRETARIO GENERALE DEL CGIE, MICHELE SCHIAVONE
ROMA – La Commissione Affari costituzionali della Camera di Deputati ha approvato la proposta di svolgimento di un'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame delle proposte di legge costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari e su disposizioni volte ad assicurare l'applicabilità delle leggi elettorali indipendentemente dal numero dei parlamentari, già approvate dal Senato. Nel corso dell'indagine, che dovrebbe svolgersi nell'arco di circa tre settimane, compatibilmente con l'andamento dei lavori dell'Assemblea, la Commissione procederà alle audizioni di esperti della materia. Tra essi – segnala il presidente della Commissione, Giuseppe Brescia – anche il segretario generale del Cgie, Michele Schiavone. (Inform)