PRESENTATO AL MAECI IL PRIMO VOLUME DELLA GUIDA ALLE RADICI ITALIANE QUESTA PRIMA GUIDA È DEDICATA QUATTRO REGIONI (ABRUZZO, BASILICATA, EMILIA ROMAGNA E PUGLIA)

ROMA - La Guida alle Radici italiane, il cui primo volume è stato presentato oggi alla Farnesina,

si rivolge alle nuove generazioni dei 6 milioni di italiani all’estero ed ai circa 60 - 80 milioni di italodiscendenti che vivono in tutto il mondo: un pubblico molto diverso rispetto ai tradizionali destinatari delle guide turistiche sull’Italia, un patrimonio eccezionale cui viene presentata la possibilità di scoprire i luoghi delle radici e delle origini della propria storia familiare. I “turisti delle radici” si recano ai Paesi di origine con l’intento di conoscere il territorio di appartenenza dei loro antenati, la sua cultura e le sue tradizioni, così da riallacciare una connessione e scoprire una seconda casa. Si tratta di un segmento turistico in decisa crescita nell’ultimo decennio, che può rappresentare un’importante fonte di sviluppo sostenibile per i piccoli borghi italiani, realtà spesso poco conosciute e non incluse negli itinerari tradizionali, ma con un grande potenziale economico legato alla ricezione turistica. L’Associazione RAIZ italiana ha raccolto l’invito della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero a realizzare una prima edizione della Guida alle Radici italiane che suggerisce itinerari sentimentali alla scoperta delle tradizioni storiche, culturali, sociali ed enogastronomiche di quattro Regioni con una storia di emigrazione significativa. Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna e Puglia costituiscono un primo gruppo di questa avventura che ci si augura possa coinvolgere tutte le Regioni e Province Autonome d’Italia. Seguono approfondimenti. .(Inform)

MOBILITÀ E TRASPORTI, PATTO TRA PIEMONTE E AUVERGNE-RHÔNE ALPES

TORINO - “Il trasporto di camion su ferrovia tra Torino e Lione è una priorità nella lotta contro l’inquinamento e il riscaldamento globale nelle Alpi”: con queste parole il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, e della Regione francese di Auvergne-Rhône-Alpes, Laurent Wauquiez, il 24 settembre hanno siglato al cantiere Tav di Chiomonte un accordo di collaborazione tra i due territori. Due le priorità: realizzare la Torino-Lione e allo stesso tempo avviare azioni comuni per la tutela ambientale attraverso il progetto denominato “Alpi verdi”. Presenti alla sigla dell’accordo anche il sindaco di Chiomonte, Roberto Garbati, l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Pieonte, Marco Gabusi. e il direttore generale aggiunto Italia di Telt, Maurizio Bufalini. Al centro dell’intesa la difesa della biodiversità e delle oltre 30.000 specie animali e 13.000 vegetali ospitate sulle Alpi. In termini di mobilità ed energia, le due Regioni rafforzeranno la loro cooperazione per lo sviluppo dell'idrogeno, per il quale il Piemonte dispone del secondo più grande sito di ricerca e sviluppo in Italia, in sinergia in particolare con il "Politecnico" di Torino e l’Environment Park. Allo stesso tempo, Piemonte e Auvergne-Rhône-Alpes lavoreranno insieme anche allo sviluppo di progetti innovativi da far finanziare in Europa. “Crediamo fermamente nell’Europa delle Regioni - sottolinea il presidente Cirio – Ieri (23 settembre, ndr) siamo stati in Liguria per potenziare le sinergie tra i nostri territori e oggi facciamo lo stesso con la Regione francese dell’Auvergne-Rhône-Alpes. Già nelle prossime settimane i nostri uffici si metteranno al lavoro per trasformare l’intesa siglata oggi in un progetto d’azione concreto”.(Inform)

SCHEDA / GOVERNO, SERENI (PD) VICEMINISTRA

Roma – È Marina Sereni (Pd) il nuovo viceministro al ministero degli Affari Esteri del secondo governo a guida Giuseppe Conte, insieme ad Emanuela Del Re. Classe 1960, nata a Foligno, Sereni ha intrapreso la carriera politica prima nella Fgci (Federazione giovanile comunisti italiani), poi nel movimento per la pace in Umbria e nel Pci-Pds-Ds. Si legge sulla sua pagina ufficiale che dopo gli studi liceali classici è approdata molto giovane nelle istituzioni: consigliere regionale e poi assessore dal 1985 al 2001 (con una interruzione dal '90 al '93) è arrivata poi in Parlamento per la prima volta nella XIV legislatura, all'opposizione del governo Berlusconi. Nel dicembre 2001, Piero Fassino la chiamò per entrare a far parte della segreteria nazionale dei Democratici di Sinistra con l'incarico di responsabile esteri che ha ricoperto fino al 2005. "Da responsabile per la politica estera nei Ds - si legge sulla sua pagina personale su internet - ho seguito in particolare le questioni del Medio Oriente, della guerra in Iraq, dei temi della globalizzazione e della lotta alla povertà e al sottosviluppo, del processo di unificazione europea, della riforma delle Nazioni Unite e delle organizzazioni sovranazionali. Ho partecipato in questa veste ai Congressi del Pse e dell'Internazionale Socialista". Dal 2009 al 2013 ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del Partito democratico. (NoveColonneATG)

LA SFIDA? TRATTENERE I NOSTRI MIGLIORI CERVELLI

Roma – Qual è lo stato di salute della ricerca in Italia? Molto meglio di quanto si pensi, assicura Vittorio Gallese: specie – scrive il 19 settembre La Gazzetta di Parma - se rapportato alle condizioni in cui i ricercatori lavorano, tra lacci e lacciuoli, e ai fondi a disposizione. “Una caratteristica tipica italiana è il flusso quasi esclusivamente in uscita e non in ingresso – spiega Gallese -. Si parla solo di quelli che arrivano - pochi, ultimamente - e quasi mai dei tanti che sistematicamente se ne vanno: l'anno scorso 28mila italiani hanno lasciato il Paese, e oltre il 40 per cento di loro aveva un titolo di istruzione superiore, cioè una laurea magistrale e/o un dottorato”. “Le nostre università – prosegue - sono piene di giovani in gambissima, entusiasti, competenti, intelligenti e che, a tutte queste doti, aggiungono una peculiarità, che è l'italianità, che per me è un'ulteriore qualità, importantissima da tutti i punti di vista. Il problema è che è difficile trattenere in Italia i ricercatori più bravi: io ho 60 anni, sono professore ordinario dal 2005 non ho ancora avuto il bene di dare un posto, anche a tempo determinato, a nessuno dei miei allievi. Sono tutti precari in Italia o sistemati all' estero. Tutti”. (NoveColonneATG)

IMMIGRAZIONE - MEDITERRANEO - CEI ACCOGLIE I 60 MIGRANTI DELLA OCEAN VIKING NON REDISTRIBUITI FRA 5 PAESI UE

E' stato firmato questo pomeriggio un nuovo protocollo d’intesa tra il Viminale e la Conferenza episcopale italiana, volto ad assicurare l’accoglienza di quanti – fra i 182 migranti sbarcati ieri a Messina dalla nave Ocean Viking – non saranno ridistribuiti tra Francia, Germania, Portogallo, Irlanda e Lussemburgo. Si tratta di una sessantina di persone, per le quali la Chiesa italiana ha risposto affermativamente alla richiesta del Ministero, impegnandosi a proprie spese a fornire ospitalità, accoglienza ed assistenza. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha ringraziato la Cei nella persona del card. Gualtiero Bassetti per la disponibilità incontrata, che rinnova una forma di collaborazione già sperimentata nel recente passato. (25/09/2019-ITL/ITNET)

“MONACO ITALIANA”: IN BAVIERA L’EVENTO SULLA NUOVA MIGRAZIONE ITALIANA

MONACO DI BAVIERA - “Monaco italiana - Newcomers Networking”. È questo il titolo dell’evento organizzato dalla Internationale Forschungsstelle für Mehrsprachigkeit della Ludwig-Maximilians-Universität München con il patrocinio e il sostegno economico del Com.It.Es. e del Consolato Generale d’Italia di Monaco di Baviera, previsto per il prossimo 17 ottobre dalle 18.15 alle 21.30 presso la Ludwig-Maximilians-Universität della città tedesca, durante il quale si discuterà scientificamente sul tema della nuova emigrazione italiana e sui consigli pratici per l’inserimento in Germania. L’iniziativa rappresenta un momento di incontro tra le diverse realtà esistenti e chi vive da poco in città. L’evento, che sarà accompagnato da un aperitivo offerto dal Consolato Generale d’Italia, avrà carattere scientifico durante la prima parte, grazie al contributo di Maddalena Tirabassi del Centro AltreItalie di Torino, che illustrerà il fenomeno delle nuove mobilità e del loro rapporto con l’emigrazione tradizionale. Nella seconda parte della serata, invece, avranno luogo diversi workshop della durata di 45 minuti su temi importanti della vita in Germania, tenuti da esperti nel settore, quali il “Sistema fiscale tedesco”, la “Ricerca del lavoro e il CV”, iscrizione all’“AIRE” (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), e l’“Assicurazione sanitaria”. (aise)