IL 26 LUGLIO: “EMIGRANTI”, SPETTACOLO TEATRALE A JESOLO
JESOLO (Venezia) – “Emigranti”: è il titolo dello spettacolo di Giovanni Giusto e Massimo Priviero che domenica 26 luglio andrà in scena a Jesolo Pineta, nell’ambito della rassegna “Teatro in spiaggia”, giunta alla 19^ edizione,
organizzata dall’Associazione Culturale “Teatro dei Pazzi” con il patrocinio del Comune di Jesolo. Giovanni Giusto e Massimo Priviero sono due artisti jesolani che hanno portato parole e musica, spesso ispirate alla loro terra, in tutta Italia e anche oltre i confini nazionali. “Emigranti”, è una pièce di teatro canzone dedicata alla migrazione del nordest d’Italia. Di ieri e di oggi. Le canzoni di Massimo Priviero, tratte dall’album “All’Italia”, diventano spettacolo teatrale sposando storie di emigrati raccontate dell’attore-musicista Giovanni Giusto. Un viaggio nel nome di chi ha saputo mettere in gioco fino in fondo la propria esistenza. L’appuntamento è alle ore 21.15, in via Oriente, 2° accesso al mare, fronte mare Hotel Palm Beach- Jesolo Pineta.Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. (Inform)
CARE’ (IV): DALLE NOSTRE COMUNITA’ D’AFFARI UN CONTRIBUTO STRAORDINARIO
Roma – “I dati sulle esportazioni italiane registrano una forte contrazione. Per invertire tale tendenza negativa, causata in buona parte dall’emergenza sanitaria Covid-19, occorre puntare ancora di più sul ruolo strategico delle 81 Camere di Commercio Italiane all’Estero che operano in 58 paesi del mondo”. Lo ha affermato Nicola Carè, deputato di Italia Viva, nel corso del “21° Meeting dei Segretari Generali delle CCIE” che si è aperto il 6 luglio. “Questa esigenza – ha osservato - è stata recepita dal Governo e dal Parlamento italiano che nei giorni scorsi hanno ribadito il fondamentale ruolo delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) ed il pieno sostegno alle PMI italiane approvando un emendamento al Decreto Legge ‘Rilancio Italia’ che prevede uno stanziamento di 5 milioni di euro per le nostre comunità d’affari nel mondo”. “Sono particolarmente orgoglioso – ha proseguito Carè in videoconferenza - di aver sostenuto tale provvedimento, fortemente voluto in maniera bipartisan dall’Aula parlamentare e condiviso da Italia Viva, dall’On. Nissoli, da Forza Italia, dal PD e dal M5S. Conosco bene le CCIE avendo lavorato in questo sistema negli ultimi 25 anni e, quindi, sono un testimone diretto dell’importante lavoro che svolgono a supporto delle imprese, rappresentando un ponte fondamentale anche con i nostri connazionali residenti all’estero”. “Tengo a precisare – ha sottolineato il deputato di Italia Viva – che è la prima volta che vengono stanziate risorse aggiuntive così rilevanti per le CCIE. La lungimiranza delle forze politiche presenti in Parlamento ha consentito la realizzazione di un risultato che mira ad incrementare il pil italiano e a favorire politiche per l’internazionalizzazione delle aziende italiane nel mondo”. (NoveColonneATG)
SOTTOSCRITTE DALL’AMBASCIATA D’ITALIA A NEW DELHI DUE CONVENZIONI SANITARIE PER I CONNAZIONALI RESIDENTI IN INDIA
NEW DELHI – Due convenzioni sanitarie in favore degli italiani residente in India sono state sottoscritte dall’Ambasciata a New Delhi. Le intese, informa l’Ambasciata italiana, riguardano due primari gruppi ospedalieri indiani: Apollo e Fortis. I cittadini italiani – spiega l’Ambasciata – che si trovano in India—a titolo permanente o temporaneo—potranno accedere a tutti i servizi del gruppo Apollo nelle città di New Delhi, Ahmedabad, Bangalore, Calcutta, Chennai, Hyderabad e nell’area metropolitana di Mumbai. L’offerta include anche i servizi specialistici, compreso il trattamento da contagio del Covid-19. L’accordo è applicabile anche in caso di copertura assicurativa. Apollo applicherà uno sconto del 10% sulla tariffa per le visite e gli interventi in day hospital. I connazionali potranno inoltre accedere ai servizi ospedalieri del gruppo Fortis, compreso il trattamento per Covid-19 e la tele-medicina. I centri convenzionati di Fortis comprendono i cinque ospedali a New Delhi, quattro a Mumbai, due a Calcutta, due a Bangalore e le strutture di Amritsar, Chennai, Dehradun, Faridabad, Gurgaon, Jaipur, Mohali e Noida. L’accordo è applicabile anche in caso di copertura assicurativa. In virtù della convenzione stipulata con Fortis, una lettera dell’Ambasciata o dei Consolati Generali di Calcutta e Mumbai, a seconda della circoscrizione di residenza, sarà necessaria per l’accesso prioritario dei connazionali agli ospedali del gruppo. Per maggiori informazioni sulle intese in parola, le tariffe e le assicurazioni riconosciute dai gruppi, contattare la Cancelleria consolare dell’Ambasciata (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Per gli indirizzi e i contatti dei centri ospedalieri, l’Ambasciata invita a prendere visione della lista degli ospedali convenzionati disponibile qui.(Inform).
UN PROGETTO PER SALVARE IL SUD DALL’ESODO DEI GIOVANI
Roma - “La speranza si chiama South working. Per lavorare a Milano vivendo a Palermo. O per lavorare a Bologna vivendo a Bari. Ciò che potrebbero fare tanti nostri ragazzi che ora emigrano ma potrebbero rimanere a casa. Grazie appunto – si legge il 3 luglio sulla Gazzetta del Mezzogiorno - al lavoro a distanza riscoperto col virus. E che non cambia il divario fra Nord e Sud ma lo potrebbe mitigare. E soprattutto non privare il Sud delle sue energie migliori, non lasciarlo a un futuro con tanti anziani e pochi figli. Il progetto è stato lanciato da venti professionisti italiani, tutti sui trent' anni e con esperienze all' estero, coinvolgendo i Comuni del capoluogo siciliano e di quello lombardo. Ma anche aziende, dipendenti, centri di ricerca. Per arrivare a un patto che cambi la storia del grande esodo meridionale. Per cominciare a dare giustizia al Sud penalizzato dalle scelte dei governi. I venti aderiscono all' associa zione “Global shapers”, legata al “World economic forum”, che ha 425 centri in 148 Paesi. Si cerca di arrivare a intese legali e condizioni economiche per un accordo che coinvolga tutti gli interessati. Partendo da due dati. Soprattutto la Lombardia congestionata di imprese ha pagato il prezzo più alto alla pandemia anche grazie a scelte regionali scellerate”. (NoveColonneATG)
AL 7 LUGLIO PAGATE 7,3 MILIONI DI PRESTAZIONI DI CASSA INTEGRAZIONE TOTALI SU 7,6 MILIONI
ROMA – “Al 7 luglio il numero di casse integrazioni pagate direttamente dall’Inps – informa una nota – è di circa 7,3 milioni, su un totale di circa 7,6 milioni. Il numero di lavoratori che non ha ancora percepito almeno un pagamento, sulle domande presentate entro il 31 maggio, è di 9.850. Sulla base di domande regolarmente presentate dopo il 31 di maggio, sono in attesa di essere pagati 165.576 lavoratori, che tuttavia hanno già ricevuto almeno un pagamento riferito a integrazioni mensili di periodi precedenti (sr41 ricevuti fino al 31 maggio). In ragione di questo, sulla base delle domande regolarmente presentate, i lavoratori che non hanno ricevuto almeno un pagamento al 7 luglio sono 89.004, per la maggior parte (79.154) sono domande ricevute a giugno. Nel complesso, al 7 luglio 2020, in relazione alle denunce prevenute sino al giorno precedente, l’Inps ha perfezionato il pagamento delle integrazioni salariali nei confronti di 3.031.495 lavoratori su 3.120.499, pari al 97,1% degli aventi diritto. Rispetto alle autorizzazioni, su 1.334.905 domande presentate al 31 maggio, sono giacenti 22.965 non autorizzate a causa di interlocuzione con aziende, ovvero l’1,8% di giacenze contro un autorizzato del 98,2%. Le domande totali presentate al 9 luglio sono 1.570.042. Le domande autorizzate sono 1.380.700 pari al 92,6% delle domande regolari. Sono ancora da definire e in corso di accertamento 109.853 domande, la maggior parte delle quali presentate quindi a giugno e luglio”. (Inform)
"1960: L'ANNO ANTIFASCISTA"
A Genova, Reggio Emilia, Roma e Palermo, celebrazioni del sessantesimo anniversario della mobilitazione popolare dell'Italia democratica e antifascista contro i tentativi autoritaristici della destra al potere Dopo un infuocato comizio di Sandro Pertini e la proclamazione dello sciopero generale di Genova, dopo le cariche dei carabinieri a cavallo contro i dimostranti a Porta San Paolo a Roma, dopo la dura repressione della polizia che provocò morti a Licata, a Reggio Emilia, a Palermo, a Catania, il 19 luglio 1960 cadeva il Governo Tambroni che era sostenuto in modo determinante dal MSI, partito neofascista. La destra veniva clamorosamente sconfitta. Quella mobilitazione popolare dell'Italia democratica e della Resistenza (l'ANPI fu protagonista) contro l'Italia brutalmente reazionaria permise di ristabilire corrette relazioni tra la società italiana, il ruolo dei partiti, la funzione del Parlamento e il ruolo di arbitro del Presidente della Repubblica che erano caduti in una sostanziale sospensione della Costituzione.(ANPI)