LA PLATA: LA FAILAP CELEBRA LA CAPITAL DEL INMIGRANTE ITALIANO CON DUE VIDEO DEL CORO VA’ PENSIERO
LA PLATA - Per celebrare l’anniversario della dichiarazione della città di La Plata “Capital del inmigrante italiano” decretata con la Legge provinciale nº 14.883 dell’8 Settembre 2016,
la Failap (Federazione delle Associazioni Italiane di La Plata), con l’auspicio e il contributo del Consolato Generale di Italia a La Plata, presenta due video interpretati dal coro lirico Va' pensiero. Si tratta di Italia Patria Mia – Inno degli italiani nel mondo e del Va' Pensiero stesso. I video sono disponibili sul canale YouTube dell'associazione. L'inno Italia Patria Mia, con musica di Luigi Polge e testo di Tiziana Grassi e Giuseppe Gambi, è un opera eseguita per la prima volta a La Plata da parte del coro lirico Va’ pensiero il 9 ottobre 2016, nell’ambito del Gala Finale del Festival della Musica Italiana presso il Teatro Coliseo Podestá, che ha rappresentato un momento di grande emozione per tutti gli spettatori allora presenti. Quanto al Va’ pensiero è un coro del terzo atto dell’opera Nabucco di Giuseppe Verdi, testo di Temistocle Solera, eseguita per la prima volta nel 1842 al Teatro la Scala di Milano. Il coro è uno dei brani più conosciuti del grande genio della lirica. Fa riferimento agli schiavi ebrei di Babilonia che ricordano con nostalgia la loro terra natale dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme. Per il pubblico italiano dell’epoca le parole del coro evocavano la speranza di unità e liberazione dal dominio austriaco. Nell’ambito del Risorgimento, l’opera si trasformò in una sorta di secondo inno nazionale, tanto da essere cantata dai soldati nelle battaglie per l‘unificazione d’Italia. Da allora Va’ pensiero rappresenta un’opera immancabile nei repertori di tutti i cori lirici. (aise)
ALLORA: E’ NATO ITALIAN COLLEGES AUSTRALIA, PROMUOVE LA CULTURA ITALIANA
Sydney – Il 15 agosto il comitato promotore ha dato vita a una società a responsabilità limitata e senza scopo di lucro denominata Italian Colleges Australia Ltd (ICA), la quale si pone come obiettivo la costruzione di un collegio indipendente Prep-Year 12 da situarsi nel sud ovest di Sydney e operante secondo il sistema educativo del NSW. Lo rende noto l’edizione di settembre del periodico italo-australiano “Allora”. Dall’atto costitutivo depositato presso l’agenzia governativa si evince che il collegio nasce “per la promozione della lingua italiana, della cultura, del patrimonio, dei valori e delle tradizioni familiari, della fede cattolica romana e dello stile di vita della comunità italiana in Australia, attraverso l’educazione degli studenti”. Nominato anche il Consiglio di Amministrazione, che per il primo mandato 2020-2023 è formato da Marco Testa (presidente), Giovanni Albanese (segretario), Emanuele Esposito, Daniel Pollicina, Lorenzo Rositano e Robert Ruggeri (direttori). “Il collegio italiano - ha dichiarato Marco Testa - si fonda sui più elevati standard accademici e morali, ottenuti attraverso l’eccellenza nell’istruzione pedagogica, culturale, morale, sociale e religiosa, il bilinguismo, la filosofia e la teologia, il culto, la musica e il coro, le lingue classiche, le scienze, le arti e l’architettura, lo sport e la disciplina generale”. “Apriremo quanto prima le sottoscrizioni pubbliche – ha aggiunto – invitando persone, associazioni e gruppi comunitari a contribuire all’iniziativa in termini finanziari, offrendo in cambio opportunità pubblicitarie e la possibilità di diventare Soci Onorari”. Il CdA, alla ricerca di un nome per il collegio, starebbe pensando alla figura del filantropo Girolamo Emiliani (1486-1537), fondatore dell’Ordine dei Chierici di Somasca, tuttora rettori della scuola più antica d’Europa, il Collegio Gallio di Como, e giunti a Sydney nei primi mesi del 2020. (NoveColonneATG)
IL 7 SETTEMBRE LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “CANTICA21. ITALIAN CONTEMPORARY ART EVERYWHERE”
ROMA – Alle ore 11 di lunedì 7 settembre , il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MiBACT) – Direzione Generale Creatività Contemporanea presentano alla stampa l’iniziativa Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere. Un progetto pubblico che sostiene la produzione di opere per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo. Con una sezione speciale dedicata a Dante. Durante la presentazione interverrà la Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con delega alla promozione della lingua e della cultura italiana all’estero, Marina Sereni. L’incontro, che avverrà attraverso il collegamento con la Piattaforma Zoom sarà l’occasione per approfondire il progetto e la promozione dell’arte contemporanea e delle industrie culturali e creative italiane. (Inform)
GIORNALE ITALIANO, SCHIAVONE (CGIE): REFERENDUM, IL PROBLEMA E’ LA RAPPRESENTATIVITA’
Ginevra – Nella riduzione dei parlamentari sono contemplati anche i 18 rappresentanti eletti nella circoscrizione estero, che con il taglio diverrebbero 12, specificamente 8 deputati e 4 senatori in rappresentanza di sei milioni e duecentomila italiani all’estero. “È necessario ridurli in questa misura?”, si chiede Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio Generale degli italiani all’Estero, sulle pagine del “Giornale italiano” di Ginevra, testata storica della Svizzera romanda edita dalle associazioni italiane raggruppate nel CAIG, Comitato delle Associazioni Italiane di Ginevra. “Nel passato ci sono stati periodi in cui il parlamento italiano ha ridotto la rappresentanza e quelle scelte spianarono la strada alla dittatura – scrive il segretario – Quello che bisognerebbe porre in evidenza nella risposta al referendum non è la diminuzione della spesa ma il problema della rappresentatività democratica di tutti gli italiani, delle modalità normative per eleggere i deputati e i senatori. Il Parlamento è costituito da persone che rappresentano gli interessi di tutti gli italiani considerati nel loro complesso, anche di quelli che vivono all’estero. Proprio per noi la riduzione lineare da 18 a 12 è ingiustificabile, perché a differenza della popolazione residente nel Belpaese, che tende a diminuire ogni anno che passa, il numero di chi è espatriato negli ultimi venti anni, da quando è entrata in vigore la nuova legge della rappresentanza estera, è raddoppiato. Sembra un paradosso o una forte contraddizione che mal si giustifica con il taglio proposto”. “La proposta referendaria così com’è concepita – secondo Schiavone – intacca direttamente alcuni punti cardine della Costituzione senza indicare in maniera compiuta i correttivi necessari per garantire gli equilibri necessari a tenere insieme l’Italia, i suoi cittadini e i suoi interessi”. (NoveColonneATG)
REFERENDUM COSTITUZIONALE: DA SETTE DEPUTATI DELLA CIRCOSCRIZIONE ESTERO UN ORDINE DEL GIORNO CHE CHIEDE AL GOVERNO DI ADOTTARE INIZIATIVE UTILI A GARANTIRE IL REGOLARE SVOLGIMENTO DEL VOTO ANCHE NEI PAESI MAGGIORMENTE COLPITI DAL CORONAVIRUS
ROMA – I deputati eletti all’estero Ungaro (IV), Caré (IV), Fusacchia (Misto+Europa), La Marca (Pd) , Nissoli (Fi) , Schirò (Pd) e Siragusa(M5S) con un ordine del giorno al decreto sul rinnovo dell’emergenza sanitaria in discussione alla Camera hanno impegnato il Governo a considerare la complessa situazione del voto degli italiani all’estero, valutando al contempo di adottare tutte le iniziative utili a garantire, per il tempo rimanente prima delle consultazioni, il regolare svolgimento delle operazioni di voto anche nei Paesi maggiormente colpiti dal Coronavirus e il relativo scrutinio. In proposito si rileva come all’estero vi siano delle problematiche sia per l’esercizio del voto, sia per l’informazione degli elettori sulle ragioni del “sì” o del “no” in occasione della prossima consultazione referendaria del 20 e 21 settembre 2020. Viene inoltre sottolineato come i quasi sei milioni di connazionali iscritti all’Aire dovranno confrontarsi, a causa della pandemia , con le aperture a singhiozzo di vari consolati e, in alcuni paesi più popolosi colpiti dal Covid come Stati Uniti e Brasile, con la questione critica del voto postale. Segnalato anche il probabile pericolo di contagio nei prevedibili assembramenti alle operazioni di scrutinio. (Inform)