ONLINE IL BANDO VINCI 2021 DELL’UNIVERSITÀ ITALO FRANCESE/UNIVERSITÉ FRANCO ITALIENNE GRENOBLE/TORINO –
E’ online il bando Vinci 2021 dell’Università Italo Francese/Université Franco Italienne,
istituzione che promuove la collaborazione universitaria e scientifica tra l’Italia e la Francia nell’ambito della formazione continua e della ricerca. Obiettivo del bando Vinci è favorire l’integrazione tra i sistemi d’insegnamento universitario di Italia e Francia, contribuendo al processo di armonizzazione della formazione universitaria in Europa. In quest’ottica viene indetta una selezione per l’assegnazione di finanziamenti da parte dell’Università Italo Francese/Université Franco Italienne (UIF/UFI) volta a sostenere le seguenti iniziative: Finanziamenti per titoli congiunti o doppi titoli di secondo livello: Laurea Magistrale/Master; Contributi di mobilità per tesi di dottorato in cotutela; Borse triennali di dottorato in cotutela/contrats doctoraux per tesi in cotutela; Cofinanziamenti per assegni di ricerca post-dottorali Il bando resterà aperto fino al 19 febbraio 2021 alle ore 12:00 (mezzogiorno – ora di Roma). Tutte le candidature per i differenti capitoli del bando 2021 dovranno essere registrate online (in lingua italiana e francese) sul sito www.universita-italo-francese.org . L’elenco dei progetti selezionati verrà pubblicato sul sito internet della dell’Università Italo Francese nel mese di giugno 2021. (Inform)
BREXIT, CAMPAGNA PER FAVORIRE ISCRIZIONE ALL’EU SETTLEMENT SCHEME
Roma - Con l’avvicinarsi della fine del periodo di transizione che sancirà l’uscita vera e propria del Regno Unito dall’Unione Europea, il Consolato Generale d'Italia a Londra ed il Comites (Comitato per gli Italiani all’Estero) hanno inviato in questi giorni più di 40 mila lettere, corredate da due schede informative, a tutti gli ultrasessantacinquenni della circoscrizione consolare. L’iniziativa, finanziata dalla Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie della Farnesina, vuole sensibilizzare anche chi è meno avvezzo all’uso di smartphones e computer circa la necessità di registrarsi quanto prima al sistema introdotto dalle Autorità britanniche, esclusivamente informatico ed equivalente ad un permesso di soggiorno, per i cittadini europei (EU Settlement Scheme). I residenti nel Regno Unito al 31 dicembre 2020 per preservare i propri diritti di cittadini comunitari dovranno registrarsi entro il 30 giugno 2021, ma è fondamentale – suggeriscono Consolato Generale e Comites - non aspettare l’ultimo minuto. Secondo le ultime statistiche britanniche, oltre 4 milioni di europei si sono già registrati. In termini numerici, gli italiani, con più di 400 mila richieste già processate, sono il terzo gruppo nazionale europeo dopo polacchi e rumeni. “L’obiettivo è raggiungere più persone possibile – ha dichiarato il Console Generale d'Italia a Londra Marco Villani – per questo abbiamo deciso di accogliere la proposta del Comites ed affiancare, con strumenti più tradizionali, le campagne social delle Autorità britanniche, europee e della nostra Ambasciata a Londra, al fine di raggiungere la fascia di popolazione che ha meno accesso alle nuove tecnologie.” Le Autorità britanniche hanno a più riprese riconosciuto l'efficacia degli sforzi compiuti dalle Istituzioni italiane nel Regno Unito per raggiungere i propri connazionali con la mobilitazione tutti gli attori del Sistema Italia. “Chi avesse difficoltà ad iscriversi all’EU Settlement Scheme potrà in ogni caso contattare il Comites di Londra, nessuno sarà lasciato indietro – conclude il Presidente Pietro Molle - non appena sarà possibile, avvieremo anche una campagna sul territorio per convincere tutta la collettività italiana (oltre 422 mila iscritti AIRE a inizio dicembre 2020) a registrarsi immediatamente”. (NoveColonneATG)
“MEMORIE DI UN DIPLOMATICO” DELL’AMBASCIATORE TULLIO GUMA CHIETI –
“Memorie di un Diplomatico”: l’autore del libro, l’ambasciatore Tullio Guma, raggiunta la pensione dopo quarant’anni di vita diplomatica, avverte il desiderio di interrogarsi e tirare un bilancio sull’esistenza vissuta e così ricca di emozioni: gioie e vittorie, ma anche dolori, sconfitte e risalite. La vita personale, anche antecedente all’entrata in diplomazia, e quella professionale, svoltesi prevalentemente all’estero, s’intrecciano in un legame fitto e indissolubile. Le esperienze acquisite nei vari continenti, in particolare quelle africane e nordamericane, nonché i rapporti con le comunità italiane fuori dai confini nazionali, segnano una carriera intensa e densa di avvenimenti. Fondamentale è sempre il ruolo svolto della moglie, il suo generoso sostegno e l’aiuto nel conciliare lavoro e famiglia. “Memorie di un diplomatico” (edizioni Solfanelli , 2020) è un viaggio a ritroso nel tempo, una testimonianza dei principali cambiamenti avvenuti nel mondo e in Italia da un’angolatura particolare, privilegiata, che tuttavia non trascura di rilevare la vita non facile di un diplomatico e della sua famiglia. Tullio Guma è nato a Napoli nel 1949. E’ entrato in carriera diplomatica nel 1974. Nel suo lungo percorso ha prestato servizio in Nigeria, in Francia, in Canada, in Danimarca e presso la Rappresentanza d’Italia alle Nazioni Unite a New York. E’ stato Console Generale a Toronto e Ambasciatore d’Italia a Lusaka, Zambia (accreditato anche a Lilongwe-Malawi e a Gaborone-Botswana), e ad Accra, Ghana (accreditato con credenziali di Ambasciatore anche a Lomé-Togo). (Inform)
GIOVANI ITALIANI A NEW YORK, CITTA’ FANTASMA IN TEMPI DI COVID
New York - La situazione COVID-19 nella città di New York è rimasta stabile per mesi, anzi era addirittura in miglioramento. Ma da un paio di settimane i contagi sono in aumento e la città potrebbe ritornare ad essere una “zona rossa”, che comporterebbe la chiusura di attività non essenziali. Solo la scorsa settimana, il sindaco Bill De Blasio ha chiuso l’intero distretto scolastico pubblico, il più grande del paese. Il governatore Andrew Cuomo, inoltre, ha proibito ai ristoranti di servire cibo all’interno dei locali. Tuttavia, dal momento che la percentuale di contagi nella Grande Mela è attorno al 5%, la situazione è meno preoccupante di altre grande metropoli americane, grazie alle misure preventive prese dal sindaco e dal governatore Cuomo. NYC sembra respirare meglio, mentre il resto degli USA fa fatica a contenere i contagi. Tutti descrivono oggi la Grande Mela come deserta e sofferente, a causa della pandemia. Una città fantasma eppure piena di giovani. Giovani – come i tanti italiani emigrati lì – che spesso vivono lontani dalle loro famiglie e che ora stanno cercando lavoro e hanno, nello stesso tempo, meno possibilità di affittare case ampie in cui affrontare meglio lo smartworking. La maggior parte si sente sola, intrappolata in piccoli, ma costosissimi appartamenti, mentre si cerca freneticamente di trovare lavoro in un’economia in difficoltà. “Per quanto mi riguarda, la più grande difficoltà è la costrizione di rimanere sempre dentro casa” racconta a 9colonne Isabella, romana residente nell’East Village. “Da tre anni vivo da sola, ma in passato ciò non è mai stato una fonte di stress o di solitudine”. Dopo giornate intense, sempre fuori, con amici o in campus, per Isabella tornare nella propria casa “vuota” era una benedizione. “Ora, però, passo tutto il giorno nel mio piccolo appartamento. Sto cercando lavoro, quindi mi siedo al mio tavolino, dalle 9 alle 5 e mando ‘application’ ovunque. Dopo magari faccio una passeggiata, ma poi di nuovo chiusa qui. Passano giorni senza che io possa vedere nessuno”. Per cercare di facilitare le difficoltà legate dalla pandemia, Isabella ha iniziato a vedere un terapista, che la sta aiutando a gestire questa nuova realtà. Isabella ha deciso di tentare di rimanere a New York malgrado la difficile situazione del momento e soprattutto nonostante i costi degli affitti. La situazione di Isabella è comune a tantissimi giovani italiani che hanno studiato a New York: giovani ragazzi innamorati di questa città e che ricordano quanta libertà gli ha regalato nei loro anni d’oro. Ma per ora, almeno, sembra che quella magia e quella libertà siano scomparse. Anche chi ha trovato lavoro, e quindi può trarre un sospiro di sollievo in termini economici, affronta varie difficoltà. Virginia, per esempio, originaria di Milano, ha trovato lavoro come consulente da Morgan Stanley: “Vengo pagata bene, e riesco a mantenermi da sola, che è sicuramente una grande vittoria in questo momento - racconta Virginia a 9colonne - il problema per me, è però il fatto che non ho modo di formare nuove conoscenze. La maggior parte dei miei amici sono andati via – aggiunge - : alcuni sono a casa con le loro famiglie e aspettano che la situazioni migliori prima di tornare, altri si sono trasferiti lontani per pagare meno affitto”. (NoveColonneATG)
GIOVANI ITALIANI NEL MONDO - L BILANCIO - ON.UNGARO(IV/ESTERO) FUSACCHIA (MISTO/ESTERO)...: INCREMENTO 400.000 EURO
"È stato approvato poco fa, nel corso dei lavori della V Commissione Bilancio di Montecitorio, un emendamento che incrementa di 400.000 euro il fondo di dotazione del Consiglio nazionale Giovani, organo importante che ha il compito di rappresentare i giovani nella interlocuzione con il Governo e le istituzioni per ogni confronto sulle politiche che riguardano il mondo giovanile. In un Paese con oltre due milioni di NEET, ovvero ragazze e ragazzi che non studiano né lavorano, occorre strutturare concretamente un piano nazionale "riattiva giovani", fondamentale per ripartire dopo la pandemia. Per questo dotare di più risorse chi rappresenta le giovani generazioni è un'azione giusta nel quadro di una nuova strategia per contrastare l'emergenza giovanile". Lo affermano congiuntamente gli On. Ungaro, Fusacchia, Invidia, Gribaudo, Pini, Prestipino, Tuzi.(19/12/2020-ITL/ITNET)
LAVORO: MANNINO (CGIL), “DI FRONTE ALLA CRISI SERVONO RISPOSTE CHIARE DAL GOVERNO NAZIONALE E CHE L’AZIONE DEL GOVERNO REGIONALE ESCA DALLO STALLO”
https://www.cgilsicilia.it/wp-content/uploads/2020/12/direttivo_18_12.jpgPalermo, 18 dic- “La situazione è tale che proseguire con il blocco della spesa per investimenti e lo stallo dell’azione politica è delittuoso. La crisi investe tutti i settori e temiamo che quando finirà il blocco dei licenziamenti l’occupazione vada in caduta libera. Il governo regionale si adoperi per una seria progettazione di interventi e per il loro avvio”: lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, aprendo il direttivo del sindacato. Mannino ha espresso preoccupazione “per l’incertezza che vive il paese e per una risposta del governo nazionale- ha sostenuto- all’insegna dello smarrimento. Servono invece risposte chiare- ha sottolineato- utili a ricostruire un clima di fiducia, sia sotto il profilo dell’emergenza sanitaria che sotto quello dell’economia e non tentennamenti e piani, come quello del Recovery Fund inadeguati di fronte alla grave crisi che attraversa il Paese”. Mannino ha ricordato che “la Sicilia può disporre di 1,2 miliardi della vecchia programmazione, di oltre 7 miliardi della nuova e delle risorse del Recovery Fund. Serve l’accelerazione di tutte le procedure, ma soprattutto una progettazione che garantisca l’avvio di un nuovo modello di sviluppo in grado di creare lavoro”. Il segretario della Cgil ha rilevato che “la fase attuale rende più impellenti le riforme, a partire da quella dell’amministrazione regionale, per garantire l’ottimale e veloce gestione delle risorse, sulle quali- ha aggiunto- occorrerà anche vigilare per evitare le infiltrazioni mafiose”.