IN SCADENZA IL BANDO PER I CORSI DI ITALIANO PER DISCENDENTI TRENTINI IN AMERICA LATINA
TRENTO - Scade il 10 agosto il bando per i corsi di italiano online organizzati dall’Unione delle Famiglie Trentine all'Estero. Le borse sono riservate a discendenti trentini residenti in Argentina, Brasile, Colombia, Ecuador, Messico e Paraguay.
L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero Aps con il sostegno finanziario della Provincia Autonoma di Trento promuove nell’ambito delle sue attività culturali un progetto rivolto ai discendenti di emigrati trentini residenti all’estero che prevede la frequenza di un corso d’italiano intensivo on-line con la Scuola Dante Alighieri di Asuncion (Paraguay) riconosciuta a livello nazionale ed internazionale ed abilitata a certificare i propri corsi attraverso un attestato di frequenza A1-A2-B1 o B2. Verranno assegnate nr. 20 borse di studio italiano base (A1-A2-B1) riservati ai seguenti Paesi: 4 per l’Argentina, 4 per il Brasile, 3 per la Colombia, 1 per l’Ecuador, 4 per il Messico e 4 per il Paraguay. Durata La borsa di studio copre la durata di 5 cinque mesi di corso intensivo con inizio nel mese di agosto e termine nel mese di dicembre 2022. Il piano curriculare è suddiviso in 3 moduli (A1, A2, B1) di 70 ore ciascuno con accesso sulla piattaforma della scuola. Le lezioni di 10 ore settimanali, 6 si svolgeranno in modalità sincrona e 4 in modalità asincrona. Requisiti Essere discendenti di emigrati trentini residenti all’estero; età minima 15 anni compiuti; predisporre della strumentazione informatica necessaria per poter frequentare il corso online. Come candidarsi È necessario scaricare il bando e tutta la documentazione necessaria da compilare (sul sito Famiglietrentine.org) ed inviare in un unico file all’indirizzo di posta elettronica dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero Aps: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (04/08/2022 aise)
L’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI BUENOS AIRES PARTECIPA ALLA FED´22 – FERIA INTERNAZIONALE DI EDITORI INDIPENDENTI
BUENOS AIRES – L’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires partecipa alla FED´22, la Feria Internazionale di Editori Indipendenti, che si terrà dal 5 al 7 agosto dalle 14 alle 21 ore nel Complejo Art Media, Av. Corrientes 6271, CABA con ingresso libero. Per l’occasione è stata invitata Giulia Zavagna, della redazione di Edizioni SUR, casa editrice indipendente nata nel 2011, che pubblica autori di oggi e classici contemporanei. Inizialmente specializzata solo in letteratura latinoamericana, da fine 2015 propone, con la collana BIG SUR, anche traduzioni di narrativa e saggistica dall’inglese. (Inform)
IL GELATO ITALIANO: A BUENOS AIRES IL CORSO PER GLI ISCRITTI AIRE
BUENOS AIRES - Nell’ambito del Progetto Fenix, finanziato dal Consolato Generale d’Italia a Buenos Aires in collaborazione con la Camera di Commercio Italiano in Argentina, è stato presentato in queste ore il corso di formazione sul Gelato Italiano, dal titolo “Curso de Capacitación en Gelato Italiano y Entrenamiento para el Trabajo”. Il corso è riservato esclusivamente a cittadini italiani iscritti all’AIRE del Consolato Generale d’Italia di Buenos Aires. Obiettivo primario del corso è quello di far acquisire ai corsisti le capacità teoriche e pratiche per muoversi nel mercato del gelato artigianale. Per prendere parte al corso non è necessario avere una formazione pregressa sul settore. Sono due le borse di studio che verranno offerte tramite il Progetto Fenix. I corsisti dovranno partecipare in presenza al corso che si terrà a Buenos Aires, nel quartiere Palermo. La durata del corso è di 3 mesi, di cui il primo a tempo pieno, il secondo e il terzo per mezza giornata. Il corso partirà il prossimo 15 agosto. Durante il primo mese verranno analizzate le teorie delle ricette del gelato, il metodo tradizione di realizzazione e le tecniche di sportello e consegna del prodotto. Il secondo e il terzo mese, invece, verranno messe in pratiche le conoscenze ottenute nel primo mese. A questo link è possibile registrarsi. (04/08/2022 aise)
TURISMO, CONFERENZA REGIONI E UNIONCAMERE FIRMANO UN PROTOCOLLO PER FAVORIRE UNO DEI SETTORI PIÙ VITALI DELL’ECONOMIA ITALIANA
ROMA – In materia di turismo è stato firmato un protocollo di intesa tra Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Unioncamere, sottoscritto dai rispettivi presidenti, Massimiliano Fedriga e Andrea Prete. Si intende così far convergere iniziative, professionalità e risorse delle Regioni e del Sistema camerale. “Il protocollo d’intesa con Unioncamere – spiega Fedriga – testimonia quanto consideriamo il turismo uno dei settori più vitali e trainanti della nostra economia. Le sinergie con il sistema camerale permetteranno di promuovere il turismo sul territorio e quindi di rafforzare l’intero sistema Paese. Dobbiamo potenziare la rete dei servizi digitali e dell’informazione economica, qualificando operatori e imprese. La valorizzazione delle nostre mete turistiche passa anche attraverso una nuova cultura dell’ospitalità e della gestione dell’offerta, che tenga soprattutto conto delle strategie di sviluppo dei territori. Mettiamo in rete queste informazioni, le nuove professionalità e favoriamo così gli accordi a livello regionale. Saranno le evidenze della riuscita di questo processo di modernizzazione. E’ una trasformazione importante quella che vede operare insieme le Regioni e il sistema camerale”. “E’ una innovazione strutturale, – aggiunge Daniele D’Amario (assessore regione Abruzzo), coordinatore della commissione politiche per il Turismo della Conferenza delle Regioni – organizzativa, di promozione integrata, che riconosce al turismo la sua valenza industriale e il suo ruolo primario anche nell’attuazione di quanto previsto dal Pnrr. Promuovere il turismo è promuovere il nostro futuro”. Il Protocollo d’intesa tra Conferenza delle Regioni e Unioncamere intende potenziare tre ambiti di azione. “Il primo livello di collaborazione – evidenzia Andrea Prete – riguarda l’informazione economica da mettere a disposizione degli operatori, con strumenti di analisi tempestivi che sappiano stare vicini alle imprese e orientarle, anche attraverso scenari previsivi, nel loro posizionamento competitivo. In tale ambito, la condivisione di iniziative e risorse dovrà favorire, anche, l’attuazione sui territori regionali delle progettazioni previste nel PNRR. Il secondo versante di collaborazione riguarda la valorizzazione delle destinazioni turistiche – anche con riferimento ai siti Unesco – per condividere a livello locale, tra le Regioni e le Camere di commercio, le strategie di sviluppo dei territori e gli strumenti di governance turistica a cominciare dalle Destination Management Organization (DMO) quale strumento fondamentale per definire i fattori identitari e portare in efficienza i prodotti turistici. Il terzo ambito di azione riguarda la qualificazione delle imprese e delle professionalità per diffondere maggiormente nei territori una cultura dell’ospitalità e sviluppare nei servizi destinati ai visitatori e nelle attività produttive la consapevolezza di operare nell’ecosistema delle destinazioni turistiche”. (Inform)
L'APPELLO DEL PAPA ALLA POLITICA: CI VUOLE RESPONSABILITÀ CIVICA
(NoveColonneATG) Roma - Papa Francesco lancia un appello alla "responsabilità civica" alla politica italiana in vista della campagna elettorale che porterà alle elezioni del prossimo 25 settembre. Di ritorno da un viaggio apostolico in Canada sabato 30 luglio, il Pontefice rispondendo a una domanda di giornalista spiega che "prima di tutto io non voglio immischiarmi nella politica interna italiana". Però il Papa, ricordando la fine anticipata dell'esecutivo italiano, spiega poi che "nessuno può dire che il presidente Draghi non fosse un uomo di alta qualità internazionale. È stato presidente della Banca Centrale Europea, una buona carriera, diciamo così…" afferma con un pizzico di ironia". E poi Papa Francesco confida ai cronisti di esserci consultato su quanto avvenuto al governo Draghi, cui partiti di maggioranza come Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia hanno tolto la fiducia. "Ho fatto una domanda soltanto a uno dei miei collaboratori- dice il Papa – 'Dimmi, quanti governi ha avuto l’Italia in questo secolo?'”. E mi ha detto: “20”. Questa è la mia risposta". Un modo, quello del Pontefice, di sottolineare l'instabilità che da sempre contraddistinto la politica italiana. L'appello del Papa ai politici, in questa estate infuocata dal caldo ma anche dalla campagna elettorale, è dunque uno secco: ci vuole "responsabilità. Responsabilità civica". A questo link è possibile scaricare la foto: https://www.9colonne.it/adon.pl?act=Attachment&id=5859bb041e9f2074a712d536f0b73219&key=original
LAVORO - COVID 19/LAVORATORI PRIVATO - CGIL, CISL E UIL: NO AL TAGLIO STIPENDI . E' UNA MALATTIA ANCHE SENZA SINTOMI. INPS FACCIA CHIAREZZA
"La malattia Covid è malattia anche se non si hanno sintomi. Non è così per l'Inps che - a quanto apprendiamo da alcune segnalazioni pervenute da lavoratrici e lavoratori affetti da Covid-19 - non riconosce l'indennità di malattia ai lavoratori dipendenti del settore privato che abbiano contratto il virus Sars-CoV-2, ma che non mostrano una sintomatologia evidente". Lo dicono in una nota Francesca Re David, segretaria confederale Cgil, Angelo Colombini, segretario confederale Cisl, e Ivana Veronese, segretaria confederale Uil. "Davvero incredibile, considerata l'attuale normativa - ci riferiamo all'articolo 4 del Decreto legge 24 marzo 2022 n. 24 convertito in legge 19 maggio 2022 n. 52 e alla Circolare del ministero della Salute n. 19680 del 30 marzo 2022 - che, ancora oggi, impone l'isolamento ai soggetti contagiati che abbiano effettuato un test molecolare o antigenico, con risultato positivo. Disposizioni, tra l'altro, recepite nel protocollo nazionale anti-contagio, aggiornato il 30 giugno scorso, nel paragrafo inerente la riammissione al lavoro dopo l'infezione Covid-19. Il mancato riconoscimento dell'indennità di malattia per le lavoratrici e i lavoratori affetti da Covid-19 e costretti, per legge, all'isolamento fiduciario è, per noi, di assoluta gravità, ancora di più se apprendiamo che alla base di tale mancato riconoscimento vi è un evidente errore di interpretazione sulle causali del certificato di malattia stesso". "La causale 'isolamento da Covid' riportata dai medici di famiglia su alcuni certificati di malattia, rimanderebbe - secondo l'interpretazione data dall'Inps - alle disposizioni sulla quarantena contenute all'articolo 26, comma 1 del "Cura Italia", che prevede l'equiparazione a malattia del periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per i lavoratori dipendenti del settore privata in vigore solo fino al 31 dicembre scorso. La malattia conclamata Covid-19, invece, sia essa con sintomi o senza sintomi, e che richiede quindi l'isolamento fiduciario, deve essere per noi trattata come qualsiasi altra malattia e secondo quanto disposto, e tutt'ora in vigore, all'articolo 26, comma 6 del decreto Cura Italia, già menzionato". I rappresentanti del sindacato concludono: "Non possiamo assolutamente permettere che ai lavoratori e alle lavoratrici, sottoposti al regime di isolamento, perché affetti da Covid-19, venga decurtato il loro stipendio. Chiediamo all'Inps di fare chiarezza e di porre rimedio urgente a quanto sta avvenendo in merito al riconoscimento dei certificati di malattia Covid-19".sostengono i sindacalisti di CGIL, CISL e UIL.(04/08/2022-ITL/ITNET)