100 ANNI FA IL SECONDO DISASTRO DI DOWSON (USA): 20 I LAVORATORI ITALIANI SCOMPARSI

BOLOGNA - L’8 febbraio 2023 ricade il centenario della seconda delle due tragedie della miniera di Dawson, New Mexico, Stati Uniti. Una tragedia che coinvolse un alto numero di vittime di lavoratori italiani emigrati all’estero.

Dawson detiene infatti il triste primato del numero più alto di lavoratori morti in disgrazie minerarie in tutta la storia dell’emigrazione italiana. Sono due i disastri più gravi e tragici: prima il 22 ottobre 1913, quando il gas esplose allo Stag Canyon numero 2. Fra le 263 vittime, 140 erano italiane e, di queste, 38 avevano lasciato l’Appennino modenese per cercare fortuna in quel lontano Stato, come ricorda la Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo. L’8 febbraio 1923, invece, avvenne la seconda tragedia: i morti furono 123, una ventina gli italiani. Fra questi, i modenesi Pacifico Santi di Fiumalbo, 31 anni, già scampato alla disgrazia del 1913, e Luigi Cassai nato a Pievepelago nel 1896. Oggi, nello Stato del New Mexico, si celebrerà il centenario della seconda tragedia. (08/02/2023 aise)

TANZANIA, TAVOLA ROTONDA PRESSO LA RESIDENZA DELL’AMBASCIATA D’ITALIA SU “TOLLERANZA ZERO PER LE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI” DAR ES SALAAM

L’ambasciatore d’Italia a Dar es Salaam Tanzania Marco Lombardi ha ospitato presso la Residenza dell’Ambasciata la “Giornata internazionale delle Nazioni Unite per la tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili”, evento, organizzato insieme con le locali Delegazioni di UNFPA, UNICEF e l’AICS di Nairobi. Si è trattato di una tavola rotonda alla quale ha preso parte la Ministra Dorothy Gwajima, competente per le pari opportunità e l’empowerment femminile. Erano presenti i Capi delle Delegazioni UNFPA, UNICEF, rappresentati delle locali forze di polizia, personalità religiose e associazioni tanzaniane impegnate per la lotta alle MGF. Ha partecipato un importante numero di giornalisti che hanno garantito la più opportuna copertura mediatica dell’evento per sensibilizzare questo grande pubblico sul tema scelto dalle Nazioni Unite per il 2023: “La partnership con uomini e ragazzi per terminare le MGF”. Nel corso del suo intervento, l’ambasciatore Lombardi ha posto un particolare accento sul fatto che la lotta contro le mutilazioni genitali femminili è una priorità di politica estera del Governo Italiano e che bambine e ragazze hanno il diritto di vivere libere da violenze. Ha continuato sottolineando che fermare le MGF richiede anche il coinvolgimento di uomini e ragazzi: si tratta infatti di una responsabilità comune volta a sostenere politiche ed investire in programmi che consentano la fine di questa pratica aberrante. Nell’occasione, la ministra Gwajima ha accolto la proposta delle Organizzazioni della Società Civile presenti alla tavola rotonda di inasprire la normativa che regola la materia di modo da scoraggiare tale pratica e posto un particolare accento sul fatto che l’Amministrazione Hassan, grazie alle sue politiche, ha già ottenuto il risultato di far diminuire la percentuale di casi di MGF in questo Paese. (Inform)

GENTE D’ITALIA: SI STA FORMANDO UNA NUOVA GENERAZIONE DI LEADER ITALOAMERICANI

Fort Lauderdale - Il cambio generazionale è già partito anche tra gli italoamericani. La conferma, sostiene un articolo del 29 gennaio pubblicato sul quotidiano online Gente d’Italia a firma di Roberto Zanni, si è avuta a Fort Lauderdale dove a gennaio si sono ritrovati oltre 100 delegati, dai 21 ai 35 anni, in rappresentanza di diverse associazioni per lanciare una nuova organizzazione a loro dedicata: IAFL, acronimo che vuol dire Italian American Future Leaders, organizzazione senza scopo di lucro creata per costruire una rete di nuovi leader che contribuiranno a promuovere le tradizioni italoamericane, sostenendone il patrimonio e perseguendo una serie di attività commerciali, culturali e di difesa. L'appuntamento di Fort Lauderdale, alla FLA Live Arena, ha radunato per la prima volta giovani di differenti profili: c'erano influencer, avvocati, accademici, strateghi, specialisti di diversi settori e altro ancora. Un insieme variegato con un fondamentale punto di unione: la discendenza italoamericana. In questo modo avere in platea esperti, professionisti, ambasciatori culturali ha rappresentato un punto di partenza fondamentale per cercare nuovi metodi di ideazioni strategiche, analisi culturali al fine di attivare nuove iniziative, stimolare nuove idee che fino a questo momento erano presenti solo in fase embrionale. Una grande notizia anche per la comunità Italiana negli Stati Uniti, composta da quasi 298 mila persone, che potrà contare su un nuovo interlocutore. (NoveColonneATG)

“UNA STORIA VALDESE”: LA PRESENTAZIONE DEL FILM AL MEI DI GENOVA

GENOVA - Nell’ambito della rassegna “I mercoledì del MEI-CISEI”, nel pomeriggio di oggi, 8 febbraio, alle ore 17.00, a Genova si terrà la presentazione, a cura del MEI, del docu-film “Una storia valdese”. Il viaggio di Gustavo Alabiso, tra Riesi, Genova, Torre Pellice e Prali in Piemonte e poi ancora in Belgio, mette in relazione l’operato dei valdesi e il rapporto tormentato ma produttivo con Riesi nel periodo storico dell’attività mineraria nella zolfara di Trabia Tallarita, in un territorio caratterizzato dal fenomeno mafioso e dall’emigrazione. Il documentario racconta i suoi incontri con i compagni che vivono in Italia e all’estero, ma anche il contesto storico e ci consegna una pagina significativa sull’opera di Tullio Vinay, pastore valdese, teologo e senatore della Repubblica che, dopo avere fondato la comunità di Agape e Prali in Piemonte, decise negli anni ’60 di fondare il Servizio Cristiano di Riesi. L’evento, ad ingresso libero, è organizzato in collaborazione con Centro culturale Valdese e CRicd filmoteca. (08/02/2023 aise)

L’ITALOAMERICANO: LA NIAF E IL SUO INVITO A RISCOPRIRE LE RADICI ITALIANE

Washington - Il programma Voyage of Discovery della NIAF (National Italian American Foundation) è giunto alla sua 21° edizione. Il programma è stato lanciato per la prima volta nel 2001 con un viaggio sia nel Nord che nel Sud Italia, prima di passare a un tour basato sulle regioni. Infatti, grazie a un maggior numero di partnership e sponsorizzazioni, Niaf è riuscita a raggiungere la maggior parte delle regioni italiane, riportando i giovani studenti italo-americani alle loro radici. L’Italoamericano, magazine sia delle persone di origine italiana che dei quasi 298 mila iscritti Aire in America, ha intervistato a riguardo Gabriella Mileti, direttrice dei Programmi speciali Niaf. “È difficile spiegare a parole quanto questo programma sia stato importante e abbia cambiato la vita di tutti i partecipanti – spiega Mileti nell’intervista pubblicata il 30 gennaio e curata da Serena Perfetto -. Non sto esagerando, è quello che sento dire dalle persone durante e dopo la fine del programma. Questo viaggio coinvolge giovani italoamericani che non sono mai stati in Italia e che sono in qualche modo legati all’Italia attraverso i loro antenati. Potrebbero avere dei nonni che hanno antenati, ma potrebbero aver perso il legame e non avere dati per saperne di più. Questo programma mostra loro l’Italia nel presente, nel passato e nel futuro”. Si tratta di un programma che coinvolge anche le comunità locali, che ben rispondono a iniziative di questo tipo: “La risposta che riceviamo è molto positiva e accogliente, soprattutto nelle piccole città. Sono accoglienti e riconoscenti, e alla fine tutti diventano amici. Gli italiani stessi sono colpiti dal fatto che il gruppo conosca così bene le piccole città e gli artisti locali”. (NoveColonneATG)

FORMAZIONE ITALIANA NEL MONDO - TIROCINI FORMATIVI NELLA P.A. - UTILI STRUMENTI DI PASSAGGIO TRA SCUOLA E LAVORO

"In un mondo del lavoro che sta cambiando velocemente, non solo con l'emergere di nuovi profili professionali ma anche con le mutate necessità rispetto alle quali queste figure vengono indirizzate, è importante fare chiarezza su quale sia lo scopo per cui i tirocini negli enti pubblici sono attivati e chi siano i beneficiari. "l testimonianze che abbiamo ascoltato oggi confermano come questi percorsi possano offrire importanti opportunità a chi, una volta terminati il percorso di studi e l'esperienza di tirocinio, sceglie di rimanere nella Pubblica Amministrazione". Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen nell'intervento conclusivo del seminario sul tirocinio formativo e di orientamento nell'ente pubblico. L'iniziativa è stata organizzata nel Salone di rappresentanza della Regione dalla Direzione centrale attività produttive e turismo in collaborazione con la Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia. Il regolamento per l'attivazione di tirocini, il concreto inserimento del percorso formativo in una organizzazione pubblica, la figura del tutor e i percorsi di tirocinio nella prospettiva della Funzione pubblica regionale sono alcuni degli argomenti posti al centro del dibattito nel corso dell'incontro, nel quale sono state portate anche le esperienze delle Università di Udine e Trieste (in qualità di soggetti proponenti e ospitanti) e numerose testimonianze dirette che hanno messo in luce l'utilità del tirocinio come veicolo di passaggio tra scuola e lavoro. Tra le riflessioni condivise, Rosolen ha evidenziato l'opportunità di utilizzare una parte delle risorse messe a disposizione dall'Amministrazione regionale per aumentare il numero di proposte di tirocinio sul territorio, ma anche l'importanza di "formare e introdurre competenze nella Pubblica amministrazione in risposta ai picchi di lavoro emergenziale, come ad esempio quello avvenuto durante la pandemia e quello in corso per l'attuazione del Pnrr" (08/02/2023-ITL/ITNET)