Sergio Bassoli 09/10/2023 - 13:32 Nessun vuoto di giustizia può giustificare la violenza e la guerra. Le Nazioni Unite convochino d'urgenza una conferenza internazionale di pace Le notizie che ci hanno sconvolto all’alba di sabato 7 ottobre ci hanno fatto nuovamente sprofondare nel dramma
della guerra che affligge la Terra Santa di Palestina da quasi un secolo. Non avremmo più voluto assistere all’ennesima operazione militare, da nessuna delle parti che si contende quel prezioso fazzoletto di terra. Distratti dalle tante guerre in corso che circondano l’Europa, ma soprattutto dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, abbiamo abbassato i riflettori su quanto stava maturando in quella terra tanto martoriata. Il congelamento del processo di pace non ha fermato la riproduzione e la diffusione dell’odio che genera violenza e violazione dei diritti umani e delle libertà. Al contrario, com’è noto, senza pace e senza giustizia, crescono e si prendono la scena le frange estreme e violente di ogni società. Ma quest’assenza, questo vuoto di pace e di giustizia, non deve giustificare la violenza e la guerra. Per questo, pur confermando il diritto di autodeterminazione del popolo palestinese e il nostro impegno per il riconoscimento dello stato di Palestina, la condanna all’operazione militare di Hamas è netta, senza se e senza ma. Lo abbiamo sempre detto che quella non è la strada che porta al riconoscimento dei diritti dei palestinesi, anzi quella strada non fa altro che demolire diritti e distrugge la strada della pace. (FONTE: Collettiva - Ripartire dall'Onu: due popoli, due Stati