NOTIZIE SUI RIFUGIATI DI FOLLONICA
FOLLONICA - La permanenza dei richiedenti asilo di Follonica e' stata citata dal TG3 regionale della toscana e dall' edizione online di Carta di oggi. Carta parla di 70 migranti barricati senza aggiungere altre notizie.Do io qualche notizia conoscendo qualcosa della situazione, ho collaborato infatti come volontario con gli insegnanti di italiano negli ultimi 40 giorni. Oggi sono passato verso le 14.00 dal Veliero, villaggio turistico dove sono stati ospitati per 5 mesi circa 200 richiedenti asilo. Nella struttura sono rimasti 70 ragazzi quasi tutti eritrei, alcuni amici etiopi e del Darfur.Rifiutano il trasferimento in un altro centro, con precisione non conosco le richieste precise, nella sostanza non si fidano. Vogliono lasciare la struttura solo con la sicurezza di avere il permesso di soggiorno. Il villaggio turistico che ha ospitato molto volentieri nel periodo invernale i richiedenti, si parla, non so con quanta attendibilita', per 1.000.000 di euro inizia ora la stagione turistica e quindi ha bisogno di tutte le sue strutture libere. In queste ultime ore non sono potuto andare sul posto, alle 14.00 la situazione era tranquilla, erano in corso trattative, ho parlato con alcuni ragazzi (sono ragazzi dai venti ai trenta anni, ma la parola ragazzi non si usa mai quando si parla di migranti, non suscita abbastanza diffidenza). C' era sempre il bus che doveva trasferirli, non c'erano piu' i poliziotti come la mattina, questo mi e' stato detto e non so in che numero. io ho visto solo pochi carabinieri. Non so come si e' evoluta la situazione in queste ultime ore ma riparlerò di questo soggiorno perché molte cose meritano di essere conosciute da tutto il movimento.
SICILIA MONDO: PRESENTATO A SIRACUSA IL ROMANZO SICILIA… DIMENTICATA†DI VENERA TIRRENO
SIRACUSA - Continua il successo di “Sicilia…dimenticata†il fortunato romanzo tradotto anche in tedesco di Venera Tirreno siciliana doc da 35 anni a Francoforte in Germania. Sposata, con un figlio di 20 anni. Dopo il premio “Chimera D’Argento 2007†per la Letteratura conferitole a Catania dall’Accademia D’Arte Etrusca nel prestigioso auditorium di Palazzo Chierici e la medaglia al merito di Sicilia Mondo, presente un folto gruppo di amici, artisti e giornalisti, “Sicilia…dimenticata†approda a Siracusa. A presentare il libro è stato il presidente di Sicilia Mondo Mimmo Azzia nella storica bottega culturale “Biblios†di Via Del Consiglio Reginale, 11 di Siracusa, affollata di concittadini, moltissime donne, uomini di cultura e giornalisti. “Sicilia…dimenticata†- ha esordito Azzia - «è un libro che va letto per la ricchezza dei suoi contenuti ricolmi di riflessioni». Per capire Venera Tirreno e le sensibilità su cui ruota la trama ed il percorso del romanzo, occorre avere davanti agli occhi quella pagina di storia nazionale che vide la tragedia migratoria di oltre 27 milioni di connazionali lasciare la propria terra alla ricerca di un avvenire migliore con il cuore ricolmo di angoscia ma con tanta…speranza. A decine di migliaia partirono, tornarono e ripartirono, vivendo a pieno la tragedia dello sradicamento e della lontananza. Molti in quella lontananza trovarono le ragioni di una nuova esistenza, fecero fortuna e misero radici, altri raggiunsero l’agognata agiatezza, altri ancora rimasero incagliati nelle sacche di povertà delle società d’insediamento. Ma in tutti, sia in quelli che rimasero sia in quelli che tornarono, incancellabile è rimasta nella loro mente la memoria lacerante di quella esperienza. “Sicilia…dimenticata†è una pagina di quella storia siciliana. Il romanzo è scorrevole e si legge volentieri perché porta il lettore nel cuore della Sicilia e dei problemi del tempo facendoli vivere dal di dentro. In questo coinvolgimento che avviene in maniera immediata sta la magia ed il piacere di chi lo legge.
BRULLO (COMITES WOLFSBURG): TUTTE LE PROPOSTE DI RIFORMA RISCHIANO DI RENDERE I COMITES SCHIAVI DEI PARTITI
WOLFSBURG\ aise\ - Il presidente del Comites di Wolfsburg in Germania, Paolo Brullo, definisce "giustamente critica" la presa di posizione di Rino Giuliani, presidente della Cne, sulla proposta di Legge per la riforma di Comites e Cgie, presentata dal sen. Claudio Micheloni (Pd). Ma precisa che a suo parere "non è solo la proposta di legge Micheloni" a peccare di "partitocrazia dei Comites", perché lo stesso limite avrebbero anche "quelle di Zacchera e Picchi" del PdL. "Tutti dicono quanto siano importanti i Comites, ma tutti li vogliono ridurre di numero e di consistenza", sottolinea Brullo. "Per motivi di risparmio, si dice. La democrazia ha tuttavia i suoi costi, se la si vuole funzionante e di rappresentanza". Per questo il presidente del Comites è convinto che dagli organi di rappresentanza degli italiani all'estero "non si deve escludere nessuno", men che meno "l'associazionismo nazionale", che "è stato il primo soggetto qualitativo che si è rivolto al mondo dell'emigrazione, seguito dai patronati e soltanto da ultimo dai partiti". E "questi", i partiti, soltanto "per logica propria e per le loro finalità di sacrosanto antagonismo elettorale". Certo, ammette Brullo, "è giusto che le forze politiche abbiano un ruolo nella democrazia parlamentare. Almeno se e fintanto che la Costituzione non venga alterata". Ma attenzione, ammonisce il presidente del Comites di Wolfsburg: "le forze politiche, proponendo leggi, non si devono arrogare il diritto di essere gli unici interlocutori o rappresentanti". O è lecito chiedersi se "i partiti politici vogliono i Comites come loro soggetti d'uso? Clienti dei singoli parlamentari all'estero? Quel Comites di destra, l'altro di sinistra?". "I Comites in primo luogo hanno una funzione di rappresentanza e di tutela dei cittadini italiani residenti nei vari stati/regioni all'estero", ricorda Paolo Brullo. E "devono operare per facilitare l'integrazione dei connazionali nel mondo del lavoro,del sociale e nel mondo politico del Paese di residenza: tutelando la loro immagine e i loro diritti, collaborando con le istituzioni del MAE e dello Stato ospitante". "Le associazioni nazionali sono state - e lo sono tutt'ora - una importante risorsa culturale e di identità ", ribadisce il presidente Brullo, che invita tutti i Comites ad appoggiare "l'azione della Cne a sostegno di tutto l’associazionismo e per evitare la partitizzazione dei Comites". "Le associazioni sono un forte elemento di collegamento fra le due realtà , quella d'origine e quella del luogo di residenza" dei connazionali all'estero, conclude Brullo. "Senza di loro il mondo dell'emigrazione diventerebbe molto più povero". (aise)
 FEDI (PD): “LA NUOVA TRAGEDIA DEI MIGRANTI CI RIPORTA ALLA REALTÀâ€
ROMA - “Di fronte a tragedie di questo genere non c'è spazio per la speculazione politica, ma bisogna soltanto augurarsi che ogni vita umana possa essere messa in salvo al più prestoâ€. E' quanto afferma l'On. Marco Fedi (PD) in merito al naufragio di quattro imbarcazioni di boat people al largo della Libia, che secondo le prime informazioni dell'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni avrebbe causato già almeno 300 dispersi e 21 decessi accertati. “Tuttavia, non posso non notare mio malgrado – continua il parlamentare eletto all'estero – che c'è chi, come il Ministro dell'Interno Maroni, ha la boria di affermare, di fronte alla ripresa massiccia del fenomeno e all'emergenza vissuta dall'isola di Lampedusa, che gli sbarchi 'termineranno il 15 maggio prossimo', con l'entrate in vigore del protocollo con la Libia. Piuttosto che indicare date risolutive con sprezzo della realtà – suggerisce l'On. Fedi – sarebbe il caso che il Governo non continuasse a mettere in discussione, ogni giorno che passa, il dovere di aiuto e di accoglienza verso che chi guarda a noi con sentimenti di speranza e di bisogno. Lo sgomento per tragedie di vite innocenti come questa odierna – continua l'On. Fedi – non può non portarmi alla memoria la nostra storia nazionale di emigrazione nel mondo, convincendomi sempre di più che una soluzione del problema dei flussi condivisa e cooperativa con i Paesi di partenza non debba rimane uno slogan e che la nostra Italia, al contempo, non debba perdere il suo volto civile e solidale verso chi le chiede aiutoâ€, conclude il deputato del PD.(On. Marco Fedi Segretario III Commissione Affari Esteri e Comunitari)
MARCO FEDI (PD) SUL DRAMMA DEI 300 MIGRANTI DISPERSI AL LARGO DELLE COSTE LIBICHE “DI FRONTE A TRAGEDIE DI QUESTO GENERE NON C’È SPAZIO PER LA SPECULAZIONE POLITICA, MA BISOGNA AUGURARSI CHE OGNI VITA UMANA VENGA MESSA IN SALVOâ€
ROMA - “Di fronte a tragedie di questo genere non c’è spazio per la speculazione politica, ma bisogna soltanto augurarsi che ogni vita umana possa essere messa in salvo al più prestoâ€. Lo afferma il deputato del Pd Marco Fedi, eletto nella ripartizione Asia, Africa, Oceania e Antartide, in merito al naufragio di quattro imbarcazioni di boat people al largo della Libia, che, secondo le prime informazioni dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, avrebbe causato circa 300 dispersi e 21 decessi accertati. Da Fedi viene inoltre evidenziato come, di fronte alla ripresa massiccia degli arrivi degli immigrati in Sicilia e all’emergenza vissuta dall’isola di Lampedusa, il ministro dell’Interno Maroni continui ad affermare che gli sbarchi dei clandestini termineranno il prossimo 15 maggio, cioè con l’entrata in vigore del protocollo con la Libia. “Piuttosto che indicare date risolutive con sprezzo della realtà - commenta Fedi - sarebbe il caso che il governo non continuasse a mettere in discussione, ogni giorno che passa, il dovere di aiuto e di accoglienza verso chi guarda a noi con sentimenti di speranza e di bisogno. Lo sgomento per tragedie di vite innocenti come questa odierna - continua Fedi - non può non portarmi alla memoria la nostra storia nazionale di emigrazione nel mondo, convincendomi sempre di più che una soluzione del problema dei flussi condivisa e cooperativa con i Paesi di partenza non debba rimane uno slogan e che la nostra Italia, al contempo, non debba perdere il suo volto civile e solidale verso chi le chiede aiutoâ€. (Inform)
FIRMATO IL DECRETO PER I LAVORATORI EXTRACOMUNITARI STAGIONALI AMMESSI NEL 2009
E' di 80.000 unità la quota massima di cittadini non comunitari residenti all'estero che potranno entrare in Italia E' stato firmato IL 20.3.2009 dal presidente del Consiglio dei ministri il decreto relativo alla quota massima di lavoratori stagionali extracomunitari ammessa nel territorio nazionale per l'anno in corso. Il decreto, in via di registrazione, consente l'entrata in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale, di cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero entro la quota massima di 80.000 unità , da ripartire tra le regioni e le province autonome a cura del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. La quota riguarda:
a) I lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Serbia, Montenegro, Bosnia- Herzegovina, ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Croazia, India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Ucraina.
 b) I lavoratori subordinati stagionali non comunitari dei seguenti Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Mòldavia ed Egitto.
c) I cittadini stranieri non comunitari titolari di permesso di soggiorno per Lavoro subordinato stagionale negli anni 2006, 2007 o 2008. (Fonte Ministero dell’Interno)
CONSOLATI IN GERMANIA, L’ON. GARAVINI: SPERIAMO CHE VINCA IL BUONSENSO
"Gli italiani in Germania sono allarmati, a ragione, per il futuro dei consolati di Hannover, Saarbrücken e Norimberga. A giudicare dal comportamento del Ministero degli esteri, che tuttora non si è espresso ufficialmente su cosa succederà con queste sedi consolari, si ha l'impressione che si prendano alla leggera le preoccupazioni, comprensibilissime, dei nostri connazionali", denuncia l'on. Laura Garavini (PD). In una lettera al Sottosegretario Alfredo Mantica, la deputata eletta nella circoscrizione Europa chiede parole chiare sulla riorganizzazione della rete consolare in Germania. "In questo momento di difficoltà e di disorientamento nella vita delle nostre comunità , l'unica cosa di cui non c'è bisogno è quella di alimentare, sia pure indirettamente, preoccupazioni e allarmi", sostiene la Garavini. "Chiudere i consolati di Hannover, Saarbrücken e Norimberga", precisa Laura Garavini, "sarebbe un atto di miopia politica perché tagliando in modo indiscriminato, ci si dà la zappa sui piedi: Chiudendo queste sedi non solo si abolirebbero servizi essenziali per i molti italiani presenti sul territorio; si rischierebbe anche di privarsi dei consolidati rapporti che le nostre aziende hanno stabilito con la Germania". La potenzialità economica della Bassa-Sassonia, di cui Hannover è la capitale, infatti, è notevolissima. "La maggioranza non può non riconoscere quanto sarebbe sbagliato e incauto basarsi su meri calcoli finanziari, ignorando gli effetti di lunga durata di tali decisioni", sottolinea la deputata PD. "C'è da sperare che una buona volta prevalga il buonsenso e si trovino alternative alla chiusura dei consolati".