NAPOLITANO: CLIMA SIA PIU' CIVILE.

ROMA - "Potrei dire con una battuta che, in generale, dopo le tregue o riprendono i combattimenti o si cerca la pace": parte da questa premessa il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per tracciare un bilancio complessivo del G8, ma anche per parlare degli auspicabili sviluppi che la tregua politica, da lui invocata alla vigilia dell'appuntamento, può avere sulla scena politica italiana. Napolitano ha affidato le sue riflessioni a un lungo colloquio con il Corriere della Sera. "Nel caso della nostra vicenda politica, nessuno può pensare - ha spiegato il presidente della Repubblica - che ci sia la pace come rinuncia alle rispettive posizioni: siamo in un Paese che ha pienezza di vita e di dialettica democratica, c'é il governo che fa la sua parte, con l'opposizione che fa la sua. Penso però che si potrebbe costruire, e che sarebbe tempo di cominciare a farlo, non una impossibile pace, ma almeno un clima più civile, corretto e costruttivo nei rapporti tra governo e opposizione". Si tratta di una costruzione che richiede il contributo "di tutti e due i fronti" e richiede "perlomeno più senso della misura". Per arrivarci, è l'immagine di Napolitano, maggioranza e opposizione dovrebbero concedersi, alla vigilia della pausa estiva "un periodo di respiro". Napolitano ha detto di condividere l'analisi di Sergio Romano secondo cui "in certe occasioni il governo, piaccia o no, rappresenta l'intero Paese. Se ne esce a testa alta, è una vittoria per tutti, se ne esce male siamo tutti sconfitti". "Commento assolutamente giusto", chiosa Napolitano e in linea con il suo richiamo alla politica "a un momento decongestionante, diciamo così, per salvaguardare l'immagine del Paese". Tracciando poi un bilancio dei colloqui e degli incontri, Napolitano ha spiegato di essere rimasto colpito dalla "straordinaria impressione" di come Obama ascolta gli ospiti, sensazione che il premier russo Medvedev ha confidato a Napolitano di aver riportato durante un colloquio con Obama al Cremlino. Tratti di cordialità e sintonia che Napolitano ha riportato dai colloqui con numerosi altri leader. La conclusione del presidente della Repubblica è che il vertice de L'Aquila "rappresenta indubbiamente un riconoscimento e un successo per il presidente del Consiglio, Berlusconi, il quale, senza problemi di ringraziamenti tra me e lui, è stato spesso in contatto con me in vista del G8 e lì mi ha fatto calorosi complimenti, e credo

FERROVIE: DISAGI PER SCIOPERO ORSA-CUB

ROMA - Disagi, in particolare per alcuni ritardi e qualche cancellazione, nel trasporto ferroviario a causa dello sciopero in corso dalle 21.00 di ieri, e che si protrarrà fino alle 21.00 di oggi, del personale dell'Orsa e dei Comitati unitari di base. Per l'azienda le cancellazioni si attestano intorno al 15-16% mentre il sindacato che ha proclamato lo sciopero afferma che la protesta sta andando bene. L'adesione "registra una media del 70% con punte del 95%", afferma l'organizzazione sindacati autonomi e di base. "Gli effetti dello sciopero sono visibili in tutte le stazioni della rete - afferma l'Orsa - nonostante le soppressioni non vengano segnalate sul cartellone delle partenze, proprio per non darvi evidenza; accade così che i viaggiatori prendano posto su treni che, per oggi, rimarranno fermi". Fra le ragioni dello sciopero, la richiesta di maggiore sicurezza e l'accordo sugli equipaggi "che non condividiamo - ha detto Romeo - non abbiamo pregiudiziali ma è necessario che ci siano condizioni degne anche dal punto di vista della sicurezza". Secondo le Ferrovie, invece, è in circolazione l'85-86% dei treni, percentuale rilevata nella prima fascia dello sciopero, fino alle 07.00 di questa mattina, e che si sta confermando, sostengono, nella mattinata. Ferrovie rileva, inoltre, che per la prima volta il programma dei treni in circolazione durante lo sciopero è stato predisposto verificando le prenotazioni sui singoli treni e cercando di non penalizzare quelli con la maggiore affluenza. Per sopperire ad eventuali cancellazioni di treni regionali, Ferrovie fa sapere di aver previsto ulteriori fermate dei treni Intercity e a lunga percorrenza. Infine, l'azienda dice di aver rafforzato il servizio di informazione nelle principali stazioni.

SICILIA/ESTATE: REGIONE AVVIA PROGETTO PREVENZIONE ALLE MEDUSE

(ASCA) - Palermo, L'invasione delle meduse nei mari italiani e' un fenomeno che si e' sviluppato negli ultimi anni per una serie di concause (ecologiche, biologiche, ambientali) e sulle quali e' possibile intervenire solo a medio e lungo termine. La maggior parte delle meduse che popolano i mari siciliani non e' particolarmente pericolosa e la loro presenza, anzi, e' indice di un mare pulito e pescoso: il contatto con la medusa puo' provocare dolore, bruciore intenso, pomfi ma senza effetti sistemici. Negli ultimi tempi pero' sono state avvistate nel mediterraneo alcuni esemplari di meduse piu' pericolose, tra cui la ''caravella portoghese'' e la ''pelagia noctiluca'', che a seconda della quantita' di tossina, della durata e della intensita' del contatto e anche della sensibilita' personale, puo' provocare conseguenze piu' serie che richiedono appunto un intervento sanitario piu' accurato. ''Dopo il contatto con le meduse - suggerisce il prof. Mario Arico', ordinario alla clinica dermatologica dell'Universita' di Palermo che ha collaborato al progetto - occorre uscire dall'acqua e neutralizzare la parte interessata con una soluzione di solfato di magnesio o con soluzione di acido acetico o ammoniaca. E' indispensabile essere nelle migliori condizioni di intervento terapeutico per una eventuale reazione anafilattica che puo' sopraggiungere all'improvviso: nei casi gravi e' necessario l'uso di corticosteroidi, antistaminici ed eventuale terapia specifica''.

ANCI: CHIAMPARINO RINUNCIA A INDENNITA' E LA OFFRE A STUDENTI AQUILANI

(ASCA) - Cernobbio, Sergio Chiamparino ha deciso di rinunciare alla sua indennita' di presidente dell'ANCI. L'intero ammontare della somma destinata allo svolgimento delle sue funzioni sara' utilizzata per istituire 3 borse di studio per altrettanti studenti dell'universita' de L'Aquila. La notizia e' stata annunciata oggi, durante la riunione del Consiglio nazionale dell'ANCI a Cernobbio. ''Intendo rinunciare alla mia indennita' da presidente - ha spiegato Chiamparino - anche se verro' riconfermato nella mia carica, in modo da poter istituire ogni anno 3 borse di studio da circa 1000 euro al mese''. I primi a godere di questa decisione saranno proprio gli studenti del capoluogo abruzzese: ''Mi e' sembrato giusto rivolgermi innanzitutto a loro - ha detto il presidente dell'ANCI - colpiti duramente dal sisma che ha sconvolto l'Abruzzo''. L'impegno a favore delle popolazioni terremotate e' stato recepito da tutti i sindaci presenti a Cernobbio. Il Consiglio nazionale ha infatti approvato una serie di ordini del giorno che prevedono la destinazione ai Comuni dell'Abruzzo di circa 142 mila euro, somma che corrisponde al 90% dei residui non utilizzati del ''fondo tsunami'', istituito dall'ANCI dopo l'evento catastrofico che colpi' l'Indonesia. E' stato deciso inoltre di esonerare tutti i Comuni dell'Abruzzo dal pagamento della quota associativa annuale, mentre sara' allo stesso tempo garantita all'ANCI Abruzzo la quota spettante alle singole ANCI regionali per sostenere le spese di gestione. A queste iniziative si aggiungono, infine, i circa 300 mila euro raccolte attraverso il conto corrente Abruzzo istituito dall'ANCI all'indomani del sisma.

CRISI: GIU' CREDITO E FATTURATO IN SICILIA, IMPRESE LICENZIANO

(AGI) - Palermo,  La crisi economica, nei primi tre mesi del 2009, ha costretto il 29,23% delle imprese siciliane ha dovuto licenziare propri dipendenti. Il dato emerge dalla Ricerca sulla crisi e le imprese siciliane prodotta dalla Cna Sicilia. La ricerca si basa sul monitoraggio di 1.086 piccole imprese e imprese artigiane che operano nelle nove province siciliane in diversi settori: manifatturiero, costruzioni, servizi alle persone, servizi alle persone, servizi alle imprese, impiantistica. Il settore nel quale si registra la maggiore percentuale di imprese che ha licenziato personale e' quello delle costruzioni con il 44,40%, segue il manifatturiero con il 28,96%, mentre il piu' basso e' il settore dei servizi alle imprese, con il 17,31%. La provincia nella quale si registra la piu' alta percentuale di imprese che ha licenziato personale e' Messina con il 42,98%, segue il 37,14% di Catania, mentre la percentuale piu' bassa si registra a Palermo, con il 18,92%. Nel dettaglio, i posti di lavoro persi nei primi tre mesi del 2009 sono stati 649; 246 posti sono stati persi nel settore costruzioni, 148 nel manifatturiero, 84 nei servizi alle presone, 72 nei servizi alle cose, 13 impiantisti, 13 nei servizi alle imprese, 71 in altri settori. Nei primi tre mesi del 2009 il 39,23% delle imprese siciliane ha subito una riduzione sull'erogazione del credito, sia per gestione che per investimenti. La provincia piu' colpita e' Messina, dove il 66,12% delle imprese denuncia una contrazione del credito; segue Catania con il 52,86%, Siracusa con il 50%, mentre il dato minore si registra in provincia di Caltanissetta, con il 15,79%. La contrazione maggiore del credito in Sicilia si registra nel settore delle costruzioni con il 46,12%, seguito dal manifatturiero con il 37,84%. Dalla ricerca si evince, inoltre, che il 77,44% delle imprese denuncia un aumento del costo del denaro. E ancora: il 72,10% delle imprese siciliane denuncia, nei primi tre mesi del 2009, un calo del fatturato che oscilla fra il 10 e il 50 percento. Il calo maggiore si registra a Messina, dove l'83,47% delle imprese denuncia una riduzione del fatturato; segue Siracusa con l'83,33%, mentre a Catania ed Enna si registra un dato dell'81%. Il dato piu' basso e' quello di Caltanissetta, dove il 47,37% segnala un calo del fatturato. Il settore piu' colpito e' quello dei servizi alle cose: l'80% delle imprese di questo settore segnala un calo del fatturato. Seguono il settore manifatturiero con il 76,06% e costruzioni con il 71,98%. Il 70,81% delle imprese segnala, inoltre, un calo del degli ordinativi: questo elemento si traduce in una aspettativa di riduzione della produzione, per il 2009, di oltre il 30%.

GIANNI FARINA (PD) AI CONNAZIONALI NEL MONDO: “RESISTERE, L’ALLEANZA S’ALLARGA”

ROMA – “Resistete, perché l’alleanza s’allarga”. E’ l’incitamento dell’on. Gianni Farina (Pd) rivolto ai connazionali all'estero impegnati in queste settimane nella difesa dei servizi e delle sedi consolari. Il deputato eletto nella Circoscrizione Estero in una lettera aperta agli italiani fa osservare che “finora raramente è stata mai registrata un’alleanza vera e forte tra le diverse categorie della comunità italiana all’estero”e che “contro i provvedimenti annunciati dal Ministero degli Esteri, si sta levando una protesta estesa in tutta Europa,soprattutto, e nel resto del mondo”. “I servizi consolari – prosegue Farina - non sono più ritenuti, giustamente, vecchie attrezzature burocratiche dello Stato italiano al servizio, anche qui, della vecchia emigrazione. I Consolati – rimarca - sono un bene pubblico al servizio di cittadini, lavoratori itineranti, professionisti, studenti, enti ed imprese”. Il parlamentare denuncia che “con questa ristrutturazione si costituiranno Consolati Generali di immense proporzioni che difficilmente saranno gestibili”. “Penso – chiarisce - non solo a quello di Londra, che dovrà servire 150 mila connazionali, ma anche di Francoforte (130 mila) e di Stoccarda (150 mila). La stessa decisione che colpirà Amburgo, la più antica sede consolare in Germania, amareggia e dà l’idea di un Paese “in ritirata”. Senza dimenticare – aggiunge - la decisione di chiudere la sede di Losanna, in Svizzera, che conseguentemente scarica il servizio a Ginevra, che d’un tratto passerebbe a oltre 100 mila utenti”. Per Farina “è bene quindi che ovunque, in tutte le sedi ritenute di straordinaria importanza, si sviluppino iniziative di protesta permanenti”. “Anche dopo il periodo estivo, la protesta dovrà continuare: la petizione a Manchester, la manifestazione di Amburgo, le assemblee a Coira, la lotta a Mannheim e in tutte le altre circoscrizioni colpite che non sto ad elencare”… (inform)

A TORONTO IL GRUPPO SARDO DEI “TENORES DI NEONELI” TAPPA ALL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA CON LE ANTICHE TRADIZIONI MUSICALI DELLA SARDEGNA, PROPOSTE AL FESTIVAL DI MUSICA FOLK DI VANCOUVER PER LA FINE DEL MESE

TORONTO – Fanno tappa all’Istituto Italiano di Cultura di Toronto, martedì 21 luglio alle ore 18.30, i “Tenores di Neoneli”, un gruppo sardo composto da quattro noti vocalisti che offriranno una lezione-concerto accompagnati da 2 musicisti al suono delle launeddas, antichi strumenti a fiato sardi. L’evento costituirà un’opportunità per approfondire in loco la conoscenza di alcune tra le più antiche tradizioni musicali, accessibile solitamente solo a chi si reca in visita in Sardegna. I “Tenores di Neoneli” faranno conoscere al pubblico le antiche tradizioni musicali della grande isola italiana immersa nel Mediterraneo. Essi offriranno un assaggio del canto a tenore, un tradizionale e complesso stile armonico, incluso nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il canto, un particolare stile folk polifonico caratteristico della Barbagia, e il suono ancestrale delle launeddas, riporta all’era della civiltà nuragica, in cui era praticato, secondo alcuni antropologi. La parola stessa “tenore” non è da confondersi con la semplice descrizione del registro vocale; si riferisce ad uno stile canoro folk e si distingue dagli altri simili diffusi nell’isola, come il taja in Gallura e il concordu in Logudoru. Nella regione sarda della Barbagia vi sono due diversi stili di canto polifonico: il cuncordu, tipico stile di musica sacra, accompagnato da voci regolari e il tenore, solitamente una forma di musica pagana, caratterizzato dall’uso del canto armonico. Il tenore è solitamente praticato da un gruppo di quattro voci maschili ognuna delle quali ha un proprio ruolo: l’oche o boche (voce) è la voce solista, la mesu oche o mesu boche è la “mezza voce”, la contra è la “controvoce” e il bassu è il “basso”, uniti a formare un coro. Il gruppo si esibirà di seguito al “Mission Folk Music Festival 2009” di Vancouver, dal 24 al 26 luglio. ( Inform )