INIZIATIVA INTERCULTURALE CONTRO IL RAZZISMO E PER LA INTERCULTURALITÀ

PALERMO - Il 17, 18 e 19 Settembre il CEIPES organizza, nell’ambito dell’iniziativa Restore trust, Rebuild bridges, promossa dall’ Anna Lindh Foundation diverse attività nell’ambito del dialogo interculturale e del rispetto dei diritti umani nell’area Euro-Mediterranea. Le attività previste sono: film, concerti e attività educative con bambini, giovani e le loro famiglie. Il progetto nasce nel contesto del dopo-guerra a Gaza e della situazione di instabilità che si continua a vivere nella regione Euro-Mediterranea, e in tutto il mondo, a causa di questa e tante altre guerre senza senso. È necessario creare dei momenti di convivenza mutua che portino alla conoscenza, al dialogo e alla comprensione e al rispetto mutuo. Ed è necessario farlo con l’intera comunità, motivo per cui il CEIPES propone una varietà di attività che possono coinvolgere grandi e piccoli in un processo di apprendimento e di crescita. Le attività offerte alla comunità di Palermo hanno come finalità coinvolgere tutti e tutte in una riflessione su quello che accade attualmente, enfatizzando la necessità di stimare le diversità e promuovere il rispetto dei diritti umani, che in tutta la regione non vengono rispettati in maniera più o meno evidente, ma sempre stridente ai sensi di quelle e quelli che ne sono consapevoli. L’iniziativa è organizzata in collaborazione l’associazione Human Rights Youth Organisation e conta con la partecipazione dell’Amnesty International di Palermo e del Comitato Palermitano per la Marcia Mondiale per la Pace.

SOLIDARIETÀ DA TUTTI I PAESI

STRASBUROGO - Per affrontare il problema dell'immigrazione clandestina "serve la solidarietà di tutti i Paesi". Lo ha sottolineato il commissario europeo per la giustizia, libertà e sicurezza, Jacques Barrot, intervenendo al dibattito sull'immigrazione nel corso della sessione plenaria del Parlamento Ue. Barrot e il ministro della Giustizia svedese Tobias Billstrom, in rappresentanza della presidenza Ue, hanno evidenziato la necessità di rafforzare Frontex, l'agenzia europea che si occupa del controllo delle frontiere esterne dell'Unione. E hanno annunciato che all'inizio dell'anno prossimo la Commissione Ue presenterà proposte per ampliare le attività di Frontex alla cooperazione con i Paesi terzi e ai rimpatri dei clandestini. Barrot ha anche evidenziato tra l'altro che il principio del non respingimento non viene applicato da tutti i Paesi in maniera uniforme ed è quindi necessario approfondire la questione. Quanto alla cooperazione con la Libia, il commissario ha detto di attendere con ansia le risposte di Tripoli alle proposte avanzate già da tempo dall'Ue. La necessità di rispettare il principio di non respingimento fissato dalla legislazione comunitaria nei confronti di chi vuole varcare le frontiere esterne dell'Ue è stata sottolineata oggi dal commissario europeo per la Libertà, la Giustizia e la Sicurezza Jacques Barrot a conclusione del dibattito sull'immigrazione svoltosi al Parlamento Europeo. Questo principio, ha spiegato Barrot, prevede che "i rinvii non avvengano verso paesi dove le persone rischiano di essere soggette a trattamenti degradanti o inumani". Così come occorre salvaguardare, ha aggiunto il commissario, la sicurezza di chi vuole chiedere asilo. "Questo dovere di protezione deve essere rispettato", ha detto ancora Barrot. (NIP)

CONTRO LE POLITICHE DISCRIMINATORIE

GINEVRA - Terre des Hommes si unisce alla denuncia dell'Alto Commissiario per i Diritti Umani dell'ONU Navi Pillay che oggi a Ginevra ha stigmatizzato come discriminatorie le politiche di contrasto alla immigrazione che non tengono conto dei diritti umani fondamentali, e che trattano i migranti come rifiuti pericolosi senza assicurare la protezione e il rispetto che sono loro dovuti in quanto esseri umani. "Una denuncia che viene dai più alti livelli delle istituzioni internazionali non può che far riflettere l'Italia sulle modalità in cui viene gestita la lotta all'immigrazione clandestina", dichiara Raffaele Salinari, Presidente di Terre des Hommes, "soprattutto per quel che riguarda i respingimenti e l'introduzione del reato di clandestinità. Abbiamo avuto prova che i più vulnerabili tra i migranti - cioè i minori - non abbiano ricevuto in molti casi alcuna protezione, né possibilità di richiedere asilo politico, in aperta violazione della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, che pure l'Italia ha sottoscritto". Dall'altro lato questo tipo di politiche si intrecciano al progressivo disimpegno del nostro paese dagli impegni presi in sede internazionale per gli aiuti pubblici allo sviluppo. "Ricordiamo che per il 2009 è stato tagliato della metà il budget pubblico destinato alla cooperazione internazionale", prosegue Salinari. "Ciò vuol dire che l'Italia sarà uno dei paesi che meno concorreranno al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Si tratta dell'altra faccia della medaglia: meno si combatte la povertà estrema nei paesi nel sud del mondo più migranti ritroveremo a premere sulle nostre frontiere". Terre des hommes (TDH) Italia onlus è una organizzazione non governativa che si occupa di aiuto diretto all'infanzia in difficoltà nei Paesi in via di sviluppo, senza discriminazioni di ordine politico, etnico o religioso. Nata nel 1989 e diventata fondazione nel 1994, TDH Italia oggi è presente in 22 paesi di tre continenti con quasi 90 progetti di aiuto umanitario d'emergenza e di cooperazione internazionale allo sviluppo, con programmi in settori quali salute di base e protezione materno-infantile, educazione di base, formazione professionale, protezione dei bambini di strada ed in conflitto con la legge, promozione dei diritti umani, attività generatrici di reddito e sviluppo delle risorse naturali. (NIP-AB)

CARITAS, MIGRANTES; AMERICA LATINA-ITALIA: VECCHI E NUOVI MIGRANTI

(Nove Colonne ATG) Roma - I latinoamericani venuti in Italia hanno ripercorso in senso inverso le vie seguite da milioni di italiani in più di un secolo. Nella prima parte il volume di Caritas/Migrantes presenta gli italiani residenti in Argentina, Brasile e in altri Paesi di quel continente (circa 1 milione e 100 mila), e i loro numerosi discendenti, generalmente ben accolti anche se non tutti ricchi e famosi. La seconda parte è dedicata alla presenza degli immigrati latinoamericani in Italia (più di 300 mila persone), con numerosi approfondimenti territoriali (spaziando dai principali poli romano-laziale e lombardo agli altri contesti) per illustrare le caratteristiche di queste collettività e anche le loro aspirazioni, spesso andate deluse. L’oblio del nostro passato di popolo di migranti viene stigmatizzato nella terza parte dedicata ai principi del magistero della chiesa sulle mobilità, che risultano di fondamentale attualità nel dibattito odierno. “Per non dimenticare”: con questo motto, l’ampia ricerca, durata due anni, verrà presentata in contemporanea a Roma e a Milano, il 29 settembre, con il coinvolgimento delle collettività latinoamericane, delle associazioni degli italiani e degli immigrati, dei rappresentanti diplomatico-consolari e delle strutture pubbliche. In tale occasione a ogni partecipante verrà messa a disposizione una copia del rapporto.

CAMBIO DI GUARDIA AL CONSOLATO GENERALE D’ITALIA DI HANNOVER

HANNOVER - Il 9 settembre la Signora Eleonora Rossi ha lasciato il Consolato Generale d'Italia per rientrare a Roma. Al suo posto è subentrata la Signora Maria Luisa Cuccaro proveniente da Basilea. Ne dà notizia il presidente del Comites Giuseppe Scigliano, ricordando che “in qualità di reggente la Signora Rossi ha svolto un lavoro veramente prezioso. E’ stata sempre presente a tutti gli eventi principali della Regione ed è stata sempre disponibile al dialogo con tutti i concittadini”. “Molte le attività svolte in comune con il Comites di Hannover - aggiunge Scigliano - con cui ha sempre avuto un rapporto di dialogo e costruttivo. Tra le altre cose ha curato ed approfondito i rapporti con le autorità locali e con i dirigenti della Fiera di Hannover”. “A nome del Comites che rappresento porgo un augurio di buon rientro a Roma - ha concluso Scigliano -. Certamente sarà ricordata come un esempio di buona gestione del Consolato”. (Inform)

 DA MANNHEIM PER LA CHIUSURA DELL’AGENZIA CONSOLARE ITALIANA IL DEPUTATO TEDESCO MARK E IL PRESIDENTE DEL DGB REBMANN MANIFESTANO PREOCCUPAZIONE IN UNA LETTERA ALL’AMBASCIATORE D’ITALIA A BERLINO

MANNHEIM – Lothar Mark, deputato del Parlamento federale della città di Mannheim e Stefan Rebmann, presidente del DGB (la Confederazione dei sindacati tedeschi) della Regione metropolitana Rhein-Neckar scrivono una lettera all’ambasciatore d’Italia a Berlino, Michele Valensise, per manifestare preoccupazione in merito alle sorti dell’agenzia consolare italiana di Mannheim. L’annuncio di una prospettata chiusura, appreso lo scorso mese, “ci ha colto di sorpresa – scrivono Mark e Rebmann - poiché, da parte italiana, ci era stato assicurato che non era previsto un simile intervento a carico dell’Agenzia consolare”. Essi segnalano che una chiusura si ripercuoterebbe negativamente sui 18.000 italiani residenti a Mannheim “che sin dalla nascita si rivolgono all’agenzia e per cui la sede ha un significato immenso, quale pezzo d’Italia non distante, che offre aiuto insostituibile per i vari bisogni amministrativi”. I più penalizzati sarebbero gli anziani “che spesso hanno difficoltà a leggere formulari e atti d’ufficio, e per cui il sostegno dell’agenzia – sottolineano i due esponenti tedeschi – è indispensabile”. “Comprendiamo la razionalizzazione intrapresa dal Governo italiano, tuttavia il risparmio, con la prospettata chiusura della sede consolare a Mannheim, la seconda città per popolazione nel Baden-Württemberg e con un gran numero di italiani residenti, scompare - prosegue la missiva - considerando le conseguenze negative per la regione e i suoi cittadini”. Mark e Rebmann chiedono pertanto che l’ambasciatore si faccia carico di intervenire presso il governo italiano per esaminare la possibilità di mantenere attiva l’agenzia consolare di Mannheim. (Inform)

A SHANGHAI LA CONFERENZA “L’AVVENTURA DEL DIZIONARIO DI MATTEO RICCI” PARTECIPA COME OSPITE D’ONORE IL DIRETTORE DELL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI SHANGHAI PAOLO SABBATINI

SHANGHAI – Il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai Paolo Sabbatini sarà ospite d’onore alla conferenza intitolata “L’avventura del dizionario di Matteo Ricci” in programma il 22 settembre alle ore 18.45 presso la Camera di commercio francese in città. A promuovere l’incontro il Consolato di Francia a Shanghai, la Camera di Commercio e dell’Industria francese in Cina, l’Istituto Ricci di Taipei, e l’Associazione Ricci per il grande Dizionario, istituzioni che collaborano con l’IIC in vista della celebrazione del 400° anniversario della morte di Matteo Ricci. Seguirà alla conferenza un cocktail di benvenuto. L’ingresso è libero.(Inform)