EMIGRAZIONE, MARINO (PD): NON CI SONO I 10 MLN PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

(NoveColonne ATG) Roma - Senatore Caselli, che fine hanno fatto i 10 milioni di euro che Berlusconi le aveva assicurato di voler destinare agli italiani all’estero entro una settimana a partire dal 4 dicembre scorso?”. È la domanda che Eugenio Marino, responsabile del Pd per gli italiani nel mondo, torna a fare al suo omologo del Pdl a più di tre mesi dall'annuncio a mezzo stampa del senatore sudamericano. “Lei ci aveva spiegato – continua Marino – che quei 10 milioni erano un ‘gesto di concreta attenzione e forte disponibilità’ che avrebbero dato una risposta a ‘puntuali necessità’ nell’assistenza ai bisognosi, nella promozione di lingua e cultura e nel supporto alle attività consolari”. “Inoltre, senatore Caselli, lei si era presentato – prosegue il dirigente Pd – come colui che raggiunge ‘effettivi successi, segnando la differenza rispetto a coloro che preferiscono invece soltanto parlare’ e ci aveva raccontato che questo governo è il ‘governo del fare e non delle chiacchiere’". “Sono passati più di tre mesi da quell’annuncio – aggiunge Marino – e al bilancio mancano anche quei 10 milioni di cui Lei parlava qualche giorno prima del voto di fiducia; e non credo che la tempistica fosse casuale…”. “Addirittura, sui social network – aggiunge Marino – circolano le voci che lei avrebbe sostenuto in una recente intervista che questo non è il momento di chiedere soldi all’Italia: cioè l’esatto contrario delle ‘chiacchiere’ che fece lei stesso il 4 dicembre”. “La mia impressione – conclude il responsabile del Pd – è che questa maggioranza sia troppo impegnata a risolvere i problemi del presidente Berlusconi e a raccattare voti alla Camera con i sistemi denunciati dall’on. Bucchino per pensare ‘concretamente’ alle ‘puntuali necessità’ degli italiani all’estero, che lei forse conosce, ma per le quali da quando è Responsabile non è riuscito a far nulla, oltre le chiacchiere”. “Senatore Caselli, faccia una cosa utile per gli italiani all’estero: si dimetta dal suo ruolo di coordinatore del Pdl all’estero, poiché non ha mantenuto nemmeno le sue stesse promesse”.

AGRICOLTURA: ARMAO, IL WITNETT OPPORTUNITA' PER AZIENDE SICILIANE

PALERMO - L'assessore regionale per l'Economia, Gaetano Armao, ha visitato oggi il 'Winett', manifestazione in svolgimento in Sicilia volta a far incontrare i buyers internazionali e le aziende siciliane del vino. L'iniziativa e' organizzata dall'Istituto della Vite e del Vino. Nel corso delle visita l'assessore ha incontrato il presidente dell'Istituto, Leonardo Agueci, e il suo direttore, Dario Cartabellotta, ai quali ha espresso le proprie congratulazioni e i propri auguri per le opportunita' che questa tre giorni sta aprendo ai produttori siciliani. L'assessore ha avuto anche modo di incontrare alcuni rappresentanti delle 40 aziende vitivinicole siciliane presenti e dei 30 buyers provenienti da Stati Uniti, Asia ed Europa. "Questa formula - ha detto l'assessore - e' certamente piu' efficace di altre, perche' inverte la logica che vuole le nostre aziende presenti in tutte le manifestazioni. E' possibile, invece, far venire in Sicilia i grandi operatori con cui avviare proficui e piu' economici rapporti imprenditoriali". (fi/mav)

DALLA SCIARPA DI LA RUSSA ALLA COCCARDA DI ZAIA, IL LOOK DEI POLITICI È TRICOLORE

Roma (Adnkronos/Ign) - Una sciarpa tricolore anticata, fedele riproduzione della bandiera sabauda usata per sancire l'Unità d'Italia nel 1861. E' quella che indossa il ministro della Difesa Ignazio La Russa, durante il concerto della banda artiglieria contraerei Esercito, brigata di Sabaudia, che si è tenuto in piazza di Spagna. "Me l'ha regalata lo stilista Luca Roda - spiega La Russa all'Adnkronos - è una sciarpa tricolore anticata, cioè come sarebbe oggi una bandiera che avrebbe 150 anni di storia. Una tecnica particolare", che il ministro sfoggia mentre scorrono le note della banda. Il ministro della Difesa non è l'unico a mettere in mostra un look tricolore. Al suo arrivo all'Aula Magna dell'Università di Padova per le cerimonie ufficiali, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha attirato su di sé l'attenzione di tutti i presenti quando si è lasciato appuntare sulla giacca la coccarda tricolore da parte presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato (Pdl), pur poi tirando fuori in maniera evidente il fazzoletto verde dal taschino e con un sorriso ha lanciato la battuta "e così tutti i problemi del paese si sono risolti con il fatto che ho indossato la coccarda tricolore...". Promessa 'tricolore' mantenuta anche per il deputato di Iniziativa responsabile Massimo Calearo che, come annunciato ieri, oggi si è presentato nel Transatlantico di Montecitorio con attorno al collo un'ampia sciarpa verde, bianca e rossa. L'accessorio patriottico quasi lo avvolge dal petto in su, come succede tra i tifosi allo stadio. In aula non sono pochi i parlamentari che hanno scelto un look intonato con la giornata. Si fanno notare in particolare Maria Pia Garavaglia, che su un completo blu porta a mo' di sciarpa la bandiera italiana, mentre una sorta di bandiera vivente è stata la scelta di Laura Bianconi che indossa un completo rosso sul quale spiccano le due ali bianca e verde di una sciarpa che scende lungo i fianchi.

ZONA FALCATA: TRANCHIDA, RECUPERO ESSENZIALE PER RILANCIO TURISMO

PALERMO - "Occorre superare con urgenza i contenziosi in atto e i conflitti di attribuzione tra gli enti coinvolti perche', per la citta' di Messina e' fondamentale recuperare e rivalutare la zona falcata. E' prioritario l'abbattimento dell'inceneritore. Per questo, prendo atto con soddisfazione dell'annuncio ufficiale, giunto nella riunione di oggi convocata dal presidente Raffaele Lombardo, della demolizione delle opere civili a supporto dell'inceneritore tra aprile e giugno e dell'abbattimento dello stesso inceneritore entro il 31 dicembre prossimo". Lo ha detto l'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, che stamattina ha preso parte alla riunione, a palazzo d'Orleans, convocata dal presidente della Regione, per trovare una soluzione ai problemi della zona falcata di Messina. Erano presenti anche il sindaco messinese, Giuseppe Buzzanca, il presidente della Provincia di Messina, Giovanni Ricevuto, e i rappresentanti dell'Autorita' portuale edell'Ente porto. "E' un'area - ha aggiunto Tranchida - dalle enormi potenzialita' turistiche, il nucleo originario della citta', dove si trovano edifici di grande pregio e valore storico e culturale come il forte San Salvatore, la Real cittadella, l'edificio liberty dell'istituto talassografico, la Lanterna del Montorsoli, i locali dell'ex facolta' di veterinaria e il vecchio macello. La vocazione turistica della zona falcata, peraltro, non e' incompatibile con il settore della cantieristica navale e con le altre attivita' tecniche e commerciali, come insegnano le esperienze di grandi centri portuali europei, come Barcellona, Rotterdam o Lisbona. C'e', inoltre, la necessita' di avviare al piu' presto la costruzione della via del mare, un'arteria in grado di collegare tutto il litorale costiero della citta' , per valorizzare una zona di grande valenza paesaggistica e che sarebbe un indispensabile strumento di fluidificazione del traffico cittadino" (sl/idn)

CRISI DEL MAGHREB: SBARCATI FINORA 11.285 TUNISINI. MARONI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI: “TEMO CHE SIAMO SOLO ALL’INIZIO”.

Il Ministro rinnova le richieste italiane a Bruxelles: burden-sharing, potenziamento di Frontex e contributo straordinario di 100 milioni. 11.285 immigrati tunisini sbarcati a Lampedusa dall’inizio della crisi. Si tratta, secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, nel corso del question time alla Camera dei deputati di mercoledì scorso, di un afflusso significativo se confrontato a quello del 2010 quando, a sbarcare, furono complessivamente 4.406 stranieri. “Temo – ha commentato Maroni ricordando le crisi della Libia e dell’Egitto – che siamo solo all’inizio”. Il Ministro ha poi riferito sulle trattative avviate dal MAE con il Governo tunisino per fermare questi flussi che, sebbene non abbiano portato a significativi risultati, vi è fiducia che entro breve tempo si riuscirà a trovare una soluzione almeno con la Tunisia. Ha annunciato che rinnoverà le richieste italiane alla Ue in un incontro con il commissario europeo agli Affari interni Cecilia Malmström, inizialmente previsto per il 17 marzo e successivamente slittato e sostituito con una lunga telefonata tra i due. Tre le richieste che Maroni ha dichiarato di voler rinnovare a Bruxelles: il burden-sharing, cioè regole comuni per l’immigrazione, il potenziamento di Frontex e un contributo straordinario di 100 milioni di euro. (Red.)

TORINO: IL CONSIGLIO COMUNALE RICONOSCE L’8 APRILE LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NAZIONE ROM.

Per l’Associazione Italiana Zingari Oggi si tratta di “un importante passo avanti verso il riconoscimento dei diritti e l’integrazione dei rom”. Il Consiglio comunale di Torino ha approvato, a larga maggioranza, una mozione in cui riconosce l’8 aprile come Giornata internazionale della nazione rom. A darne notizia, “rallegrandosi” per la decisione, è stata l’AIZO, Associazione Italiana Zingari Oggi. In una nota, l’organizzazione ricorda che in tutto il mondo, in tale giornata, viene celebrato il Romano Dives, in occorrenza dell’anniversario del primo Congresso internazionale del popolo rom, riunitosi a Londra l’8 aprile del 1971 e da cui si è costituita la Romani Union, la prima organizzazione internazionale rom riconosciuta dall’Onu nel 1979. Per AIZO la mozione è un importante passo avanti verso il riconoscimento dei diritti e l’integrazione di rom e sinti presenti sul territorio torinese. L’associazione, inoltre, si augura che i propositi del Comune non rimangano solo sulla carta scritta ma che effettivamente l’8 aprile si trasformi in un’occasione per avvicinare maggiormente la cittadinanza alla storia e alla cultura rom, favorendo un incontro reciproco. (Red.)

RIUNIONE DELLA COMMISSIONE CONTINENTALE EUROPA-NORD AFRICA DEL CGIE - PREVISTO ANCHE UN INCONTRO PUBBLICO CON I CONNAZIONALI RESIDENTI IN LOCO NELLA MATTINATA DEL 27 MARZO, PRESSO L’IIC MONACO –

Si riunirà a Monaco di Baviera, da venerdì 25 a domenica 27 marzo, la Commissione continentale Europa-Nord Africa del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. La Commssione del Cgie, organo di consulenza di governo e Parlamento sui temi di interesse per i connazionali all’estero, ha il compito di redigere annualmente un rapporto sui processi di integrazione delle comunità italiane residenti nelle aree di pertinenza, sullo stato dei diritti delle stesse comunità e sui contenziosi bilaterali aperti tra l’Italia ed i Paesi dell’area che hanno riflessi sulla collettività di connazionali ivi residenti. Il Comites di Monaco di Baviera segnala inoltre che ai lavori della Commissione parteciperanno anche il direttore generale del Mae per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, Carla Zuppetti, l’ambasciatore italiano in Germania, Michele Valensise, il console generale a Monaco di Baviera, Filippo Scammacca e i parlamentari eletti in Europa. Previsto nell’ambito dei lavori anche un appuntamento pubblico, a cui il Comites invita i connazionali a partecipare, domenica 27 marzo alle ore 10.30 presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura (Hermann-Schmid-Str. 8). (Inform)