All’incontro erano presenti rappresentanti di quasi tutti i Paesi latino-americani: Argentina, Brasile, Venezuela, Uruguay, Perù, Colombia, Messico ed Ecuador. Alla riunione sono stati invitati il Partito Democratico italiano ed il Partito socialdemocratico svedese. Il PD è stato rappresentato dall’On. Fabio Porta, parlamentare eletto in America Meridionale, e da Francesca D’Ulisse, Responsabile del partito per i rapporti con l’America Latina. Nel corso del suo intervento, il deputato democratico ha svolto un ampia analisi sulla situazione politica italiana originatasi a seguito della caduta del governo Berlusconi e conclusasi con l’avvio del governo presieduto da Mario Monti. “L’unico governo possibile – ha detto Porta – a fronte di una situazione impossibile!†Dopo avere illustrato gli aspetti “emergenziali e di transizione†che caratterizzano il nuovo governo italiano e le speciali condizioni nel quali è nato, il parlamentare del PD ha insistito sul necessario avvio di una nuova fase, caratterizzata da un lato da chiare scelte di politica economica in grado di avviare un processo di crescita e sviluppo, e dall’altro dall’urgenza di realizzare le riforme istituzionali ed elettorali necessarie prima della prossima scadenza elettorale. In questo contesto, secondo l’On. Porta, “il rapporto con l’America Latina e i partiti progressisti del continente è fondamentale, anche nella costruzione del nuovo modello di sviluppo economico-finanziario che il Partito Democratico vuole porre al centro della sua proposta politica per vincere le elezioni del 2013â€. A seguito del ricco dibattito seguito alla relazione introduttiva dell’On. Porta la segreteria del “Foro di Sao Paulo†ha deciso all’unanimità di proseguire lungo questa proficua strada di interscambio e collaborazione attiva con il Partito Socialista Europeo; una conclusione condivisa pienamente dalla delegazione presente del PD italiano.
NUOVE CARTE D’IDENTITÀ ANCHE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO
Il rilascio di nuove carte d’identità , deliberato con il Decreto liberalizzazioni, è una novità doppiamente positiva per gli italiani all’estero. La nuova carta sostituirà quella vecchia, cartacea, che genera ormai perplessità da parte dei funzionari di tanti Paesi di residenza degli italiani all’estero, dove la carta elettronica è stata introdotta già da diversi anni. La nuova carta servirà anche come codice fiscale, come tessera sanitaria e per l’accesso ai servizi messi a disposizione dalle varie amministrazioni italiane. In questo modo si mette fine al proliferare di carte che aumentano la burocrazia e generano confusione. Ma – e questa è la seconda buona notizia – con il rilascio della nuova carta d’identità , il Governo si è impegnato anche ad aggiornare i dati anagrafici degli italiani all'estero. Questa verifica, chiesta da me attraverso una mozione in aula, è un passo importante per rendere più sicuro il voto degli elettori residenti all’estero. Il disordine negli archivi dei Ministeri continua a generare disguidi che finiscono di fatto per negare il diritto di voto per corrispondenza a circa un quinto degli elettori all’estero. Ai fini del rilascio delle nuove carte elettroniche, il Ministero dell’Interno e il Ministero degli Affari esteri allineeranno i rispettivi dati sugli italiani nel mondo. E questa è una buona notizia.
LASCEREMMO ORVIETO O GALLIPOLI SENZA SERVIZI?
Chi non conosce le realtà degli italiani all’estero spesso non si rende conto delle difficoltà burocratiche con le quali tanti connazionali si devono confrontare. Più vivono nella periferia dell’Europa, più gravi sono i loro problemi. L’altra settimana ho portato all’attenzione del Governo la rabbia degli italiani delle Isole Canarie, una comunità di circa 20.000 italiani. Ogni volta che devono effettuare un’operazione al Consolato, ad esempio rinnovare un documento o ottenere un certificato, sono costretti a percorrere oltre 3.000 chilometri e si devono pagare un volo ed un soggiorno a Madrid. 20.000 italiani corrisponde al numero di abitanti di cittadine come Orvieto o Gallipoli. Loro le lasceremmo senza servizi? Ho presentato un’interrogazione in cui chiedo che per le zone più isolate in Europa, in cui risiede un numero consistente di italiani, come le Canarie o le Baleari, sia assicurata la presenza periodica di un funzionario del Consolato.
I TRATTATI DI ROMA, NASCE L’EUROPA UNITA
Il 25 marzo 1957 la firma dei Trattati di Roma, atto di nascita dell'Europa Unita, nati per iniziativa di Jean Monnet, il politico francese, primo presidente della Comunità europea del carbone e dell'acciaio, che aveva ideato la cosiddetta dichiarazione Schuman, il discorso tenuto nel 1950 dall'allora ministro degli Esteri considerato il primo discorso politico ufficiale sull'unione europea. La firma dei Trattati di Roma avviene alle 18, in una giornata di pioggia a dirotto, nella sala degli Orazi e Curiazi del Campidoglio, presenti i rappresentanti di sei Paesi: l'Italia (per il nostro Paese il presidente del Consiglio Antonio Segni e l'Italia contava anche uno dei massimi sponsor dell'iniziativa, Alcide De Gasperi, insieme ad Adenauer ed allo stesso Schuman), la Francia, la Germania, il Belgio, l'Olanda ed il Lussemburgo, già componenti dal 1951 della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (Ceca). Vengono firmati due trattati costitutivi: quello della Comunità Economica Europea (Cee) e della Comunità Europea dell'Energia Atomica (Euratom). Il primo apre la creazione di un mercato comune europeo attraverso la graduale abolizione dei dazi e delle barriere doganali fra i Paesi firmatari e l'adozione di politiche agricole, commerciali e dei trasporti comuni. Il secondo apre la strada all'uso civile dell'atomo per sostenere la crescita delle industrie energetiche. I Trattati entreranno in vigore l'1 gennaio 1958. I passi fondanti successivi per la storia dell'Unione europea saranno il Trattato di Maastricht del 1991 che segna la nascita della Comunità europea ed i successivi Trattati di Amsterdam (1997) e di Nizza (2000). (© 9Colonne - citare la fonte)
L. ELETTORALE, SCHIFANI: PARLAMENTARI SIANO ELETTI DA CITTADINI
(NoveColonne ATG) Roma - Principio cardine della nostra democrazia è che i parlamentari siano eletti dai cittadini" e "la bellezza della nostra democrazia è che i cittadini si vedano rappresentati" e che "gli eletti portino avanti le necessità degli elettori". Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani parlando nell'aula di Palazzo Madama davanti agli alunni delle scuole vincitrici del concorso "Vorrei una legge che...". Schifani ha inoltre sottolineato che "stiamo lavorando perché la legge elettorale nuova sia in grado di aumentare la correlazione tra eletto ed elettori". "Le regole sono valide per tutti - ha aggiunto - sono il seme e l'architrave di una corretta democrazia che deve essere sempre trasparente. Sono regole che sono acquisite nella nostra democrazia. Le istituzioni vanno rispettate, mai offese né vilipese perché sono la casa di tutti". Il presidente del Senato ha ricordato poi quella che è stata la sua linea di condotta fin dai primi momenti del suo mandato: "Questo palazzo deve essere un palazzo aperto. La mia linea è sempre stata quella di fare in modo che il palazzo fosse trasparente, accessibile, aperto, visitabile" e "la politica non si deve chiudere dentro il palazzo". Schifani infine è intervenuto anche sulle parole che il Capo dello stato ha rivolto alle parti sociali impegnate nella trattativa sulla riforma del lavoro: "Sono certo che l'alto richiamo del Capo dello Stato non cadrà nel vuoto", ha affermato Schifani parlando con i cronisti a Palazzo Madama. "Napolitano - ha aggiunto la seconda carica dello Stato - ha richiamato le forze sociali alla massima coesione e a un grande senso di responsabilità . E' quella di cui il Paese ha bisogno alla vigilia di una scelta strategica, per la sua modernizzazione, per il futuro dei nostri figli e per un forte sostegno alla crescita economica di cui abbiamo grande bisogno".
PRESENTATA A NEW YORK L’IDEA PROGETTO “PARCO ARCHEOLOGICO POMPEIâ€
(NoveColonne ATG) Napoli - E’ stata presentata presso il Centro di cultura italiana di New York, gestito dalla Fondazione “Generoso Popeâ€, l’idea - progetto del nuovo Parco Archeologico di Pompei. All’inaugurazione della mostra “Pompei rivive†erano presenti l’assessore regionale alle Autonomie Locali Pasquale Sommese, in rappresentanza del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il sindaco di Pompei Claudio D'Alessio. "La presentazione in una sede internazionale così prestigiosa – ha detto l’assessore Sommese – si inserisce all’interno della scelta strategica che il Comune di Pompei, la Regione Campania, il Ministero dei Beni culturali e gli imprenditori privati intendono sostenere per coniugare il rilancio degli studi archeologici con l’integrazione delle aree periferiche, attraverso politiche di tutela attiva del territorio. Si tratta di una idea ambiziosa, che può ulteriormente stimolare gli interessi dei finanziatori stranieri", ha concluso l’assessore Sommese. "Il Parco – ha aggiunto il sindaco D’Alessio – con i suoi molteplici contenuti (archeologia, agricoltura, sperimentazione ed accoglienza), rappresenta una importante occasione di rilancio dell’economia pompeiana. Lo sosterremo fino in fondo, consapevoli che attraverso questa idea passa il futuro sviluppo della città e di tutto il territorio."
EMIGRAZIONE, MUSEO PIETRO CONTI: AL VIA II EDIZIONE DEL PREMIO ALL’ECCELLENZA
(NoveColonne ATG) Perugia - Riparte la seconda edizione del Premio all’Eccellenza Un’Impresa ad arte. Gran Galà dell’Imprenditoria Italiana 2012, a cura del Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti – Centro di Ricerca sull’Emigrazione Italiana, con il contributo di Sole 24Ore – Formazione ed Eventi, ed il Patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comune di Gualdo Tadino (Perugia). "Il progetto rende omaggio alle imprese che si sono distinte nel panorama regionale e nazionale per aver raggiunto alti livelli d’eccellenza", spiega Donatella Porzi, assessore alla cultura della Provincia di Perugia "contribuendo così alla diffusione del made in Italy nel mondo". La finalità principale del concorso è quella di premiare le piccole, medie e grandi aziende, che possono partecipare da tutta Italia, evidenziatesi nei rispettivi settori di intervento, per gli elevati standard qualitativi raggiunti. “Il sapere si unisce al saper fare, la cultura incontra l’impresa, con l’obiettivo d’incentivare un dialogo efficace tra due ambiti apparentemente distanti, ma in realtà speculari e complementariâ€, spiega Catia Monacelli, direttore del Museo dell’Emigrazione ed ideatrice del format. "L’iniziativa" , continua, "nasce sotto l’egida del Museo dell’Emigrazione, il cui slogan recita Essere italiani è una storia; ed il nostro tessuto imprenditoriale ne è parte integrante" . Il progetto si avvale del contributo del gruppo Sole 24Ore e della consulenza di Raffaele Forlini.