MONTI SUI POTERI FORTI: "NON DANNO PIÙ IL SOSTEGNO AL GOVERNO..." Palermo (Adnkronos/Ign) - "Il mio governo e io abbiamo sicuramente perso in questi ultimi tempi l'appoggio che gli osservatori ci attribuivano, spesso colpevolizzandoci di questo, dei poteri forti. In questo momento non incontriamo i favori di un grande quotidiano, considerato voce autorevole dei poteri forti e non incontriamo i favori di Confidustria".

Lo ha detto il Presidente del Consiglio Mario Monti intervenendo in videoconferenza al Congresso delle Fondazioni bancarie in corso a Palermo. Alcune riforme approvate del Governo hanno "infranto dei tabù rimasti intoccabili fino ad ora in Italia, cito per tutti per la riforma delle pensioni"., aggiunge Monti: "Oggi l'opinione pubblica appare concentrata a constata, qualche volta denuncia la mancanza dello slancio riformatore del nostro governo. Non posso negare che avremmo potuto fare di più e meglio, ma molte delle riforme sono state messe a punto con incisività, nonostante molte di queste riforme infrangessero molti dei tabù che erano intoccabili, come la riforme della pensioni". Poi avverte: "Nell'ultimo anno l'Italia ha attraversato momenti difficili che non sono purtroppo dietro le spalle" .

SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER IL WORKSHOP DELLA BIBLIOTECA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA TEMA DELLA 15° EDIZIONE LE ESPRESSIONI D’ARTE IN BIBLIOTECA. LA CULTURA ATTRAVERSA CINEMA, MUSICA E TEATRO

Si svolgerà il 22 giugno prossimo, a partire dalle ore 9.00, presso l’ex Palazzo delle Poste (Piazza Cesare Battisti - Bari) la quindicesima edizione del workshop della Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia, dal titolo “Espressioni d’arte in biblioteca. La cultura attraversa cinema, musica e teatro.” Nato per essere un momento scientifico di incontro e confronto tra bibliotecari, tecnici e ricercatori, permette di conoscere le esperienze nel settore biblioteconomico - gestionale realizzate in Puglia, in Italia, e nei Paesi del Mediterraneo. Alla luce del ruolo assunto dalle Biblioteche e dai Centri di Documentazione nella società contemporanea e globalizzata, il workshop intende riflettere sui fattori sociali ed economici che portano le biblioteche ad intervenire nella società. La Biblioteca del Consiglio Regionale con “Espressioni d’arte in biblioteca” vuole promuovere lo sviluppo di modelli sistemici di crescita della cultura che superino la frammentarietà per giungere ad una unità di organizzazione e realizzazione. La cultura, in questa vetrina, attraversa una rete di sinergie, tra musica, cinema e teatro, utili a favorire la partecipazione attiva dell’utenza e sviluppare quel senso critico, fondamentale per la crescita di una comunità civile e democratica. Sotto questo punto di vista le espressioni artistiche rappresentano efficaci strumenti di mediazione e di riconciliazione, rafforzando l’integrazione e la coesione tra i popoli. La società moderna designa alle biblioteche un nuovo ruolo, non più luoghi di programmazione culturale pura, ma laboratori di contaminazione e sperimentazione anche del cinema, del teatro e della musica che, in un’ottica di welfare culturale, rappresentano un veicolo di promozione sociale e di cittadinanza attiva. E’ possibile iscriversi entro il 20 giugno, collegandosi a http://www.bcr.puglia.it/tdm/ws12-programma.htm o inviando il modulo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o via fax 0805402775 . www.bcr.puglia.it Per informazioni 080.540.27.70 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Twitter: @TecaMediterrane - YouTube: Teca del Mediterraneo – Facebook: Biblioteca Cons. Reg. Puglia. www.bcr.puglia.it Infopoint del Consiglio Regionale della Puglia Servizio Biblioteca e Comunicazione Istituzionale Via Giulio Petroni 19/A 70124 Bari (Italy) Tel: +390805402772 Fax: +390805402775 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sito Web: http://www.bcr.puglia.it

L’ON. PORTA (PD) INTERVIENE NEL CORSO DELL’AUDIZIONE DEL CdP DEL CONSIGLIO GENERALE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO ALLA CAMERA

“I tre livelli del sistema di rappresentanza degli italiani nel mondo, unica garanzia di partecipazione democratica e dialogo costante e fruttuoso tra cittadini e istituzioni” Intervenendo nel corso dell’audizione del Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, Elio Carozza, e di una delegazione del Comitato di Presidenza del massimo organo di rappresentanza degli italiani all’estero, il Vice Presidente del Comitato permanente sugli italiani all’Estero della Camera dei Deputati, Fabio Porta, ha voluto ribadire l’importanza di mantenere i tre livelli di partecipazione democratica degli italiani nel mondo: “Condivido in pieno l’appello del CGIE al governo, e oggi al Parlamento, per il mantenimento – sia pur in una prospettiva di riforma e di adeguamento al quadro istituzionale in evoluzione – degli attuali tre perni della rappresentanza italiana nel mondo: Comitati degli Italiani all’Estero, Consiglio Generale e delegazione parlamentare”. “Senza gli organismi di base (i Comites) e il livello intermedio (il Cgie) risulterebbe improduttiva, inefficace, se non inutile anche la nostra funzione di parlamentari eletti all’estero”. “Il decreto con il quale il governo ha deciso di rinviare le elezioni di questi organismi al 2014 è sbagliato nel merito e soprattutto nel metodo – ha aggiunto il deputato eletto in America Meridionale – e ciò proprio in ragione del mancato coinvolgimento di questi livelli istituzionali di rappresentanza, a partire dallo stesso Parlamento”. “Per questi motivi – ha proseguito l’On. Porta – condivido l’altro appello rivolto oggi alla Commissione Affari Esteri dal Segretario Generale del Cgie: quello volto a ripristinare in pieno l’attività del Comitato Permanente degli Italiani all’Estero, sospesa a causa delle dimissioni da parlamentare del suo Presidente, On. Marco Zacchera”. “La mancanza del Comitato priva il Parlamento di un essenziale organismo di confronto e approfondimento relativo alle tematiche degli italiani nel mondo – ha concluso il parlamentare del Partito Democratico – oltre a prestare il fianco all’esistenza di trattative e negoziati estranei alla normale dinamica parlamentare, spesso all’origine di tanti errori ed incomprensioni nel rapporto tra governo e Parlamento”. Ufficio Stampa On. Fabio Porta

"L’AVVENTURA DELLA CONOSCENZA" ALL'ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI BUDAPEST CON MASACCIO BEATO ANGELICO E PIERO DELLA FRANCESCA

BUDAPEST - "Masaccio – Beato Angelico – Piero della Francesca. L’avventura della conoscenza" è il titolo dell'importante mostra che sarà inaugurata venerdì 8 giugno, alle ore 17.00, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest. Interverrà Alessandro Rovetta dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, curatore della mostra. L'eredità comune ai tre artisti è l'aspirazione alla conoscenza e alla bellezza che cercarono di raggiungere confrontandosi con la tradizione e impegnandosi nella ricerca del reale. Le opere rappresentate di Masaccio (1401-1428) - Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine a Firenze -, Beato Angelico (1387-1455) - affreschi del Convento di San Marco a Firenze - e Piero della Francesca (1410-1492) - La leggenda della Vera Croce della Chiesa di San Francesco ad Arezzo - testimoniano il passaggio dal Medioevo al Rinascimento. Obiettivo della mostra è quello di rendere partecipi i visitatori di una straordinaria esperienza di conoscenza e creatività. Le immagini esposte sono a grandezza naturale ed osservandole si ha l'impressione di viverle da dentro. La mostra, realizzata dall’Università Cattolica di Milano, in collaborazione con l’Università Cattolica Péter Pázmány e l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, sarà aperta al pubblico sino al 20 giugno, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, con l'opportunità di visite guidate pomeridiane dal lunedì al giovedì. (aise)

ITALIA-CINA: L’AMBASCIATA LANCIA LA RIVISTA BILINGUE "CINITALIA"

PECHINO - È stata presentata all'Ambasciata d'Italia a Pechino la rivista bilingue italo-cinese "Cinitalia", edita dalla testata cinese Radio Cina Internazionale, in collaborazione con l'ufficio di Pechino di Uni-Italia. Alla presentazione hanno partecipato il Vice Capo Redattore di Radio Cina Internazionale, MA Bohui, l'Ambasciatore Attilio Massimo Iannucci, autorità istituzionali e imprenditoriali italiane e cinesi. La rivista, che si pone come obiettivo di raggiungere le 20mila copie di tiratura, verrà distribuita in Italia ed avrà come principale target di riferimento le istituzioni e le associazioni imprenditoriali, che disporranno così di un nuovo strumento per un più qualificato accesso alle informazioni relative ai rapporti bilaterali italo-cinesi. Saranno oggetto di trattazione periodica i principali avvenimenti politici, economici, culturali e commerciali tra Italia e Cina. "Sono convinto - ha dichiarato Iannucci nel corso del suo discorso alla platea - che la rivista diventerà un ottimo strumento di lavoro anche per l'Ambasciata, che ha intenzione di collaborare con i responsabili anche alla fase redazionale della rivista. Si tratta di una lodevole iniziativa realizzata da Radio Cina Internazionale e da Uni-Italia, che consentirà a un numero crescente di lettori cinesi e italiani di conoscere più approfonditamente la Cina e le attività dell'Ambasciata d'Italia in favore del rafforzamento del già eccellente rapporto di partenariato strategico bilaterale tra Italia e Cina". (aise)

FEDI (PD): NON È UNA PROROGA MA UNA PESSIMA CONTRORIFORMA

Dobbiamo rilevare con preoccupazione che il Governo ha inaugurato una pessima prassi. Mentre con Danieli avevamo interlocuzione diretta, Mantica lamentava le troppe occasioni di confronto, con la Farnesina di Terzi non vi è incontro. Almeno ufficialmente. Poi veniamo a sapere che esponenti del PDL hanno incontrato il Governo. È probabile la Farnesina ritenga secondaria la questione del rinnovo di Comites e Cgie. È possibile che gli Esteri dessero per ampiamente comprese, anche se non condivise, le ragioni che motivano il rinvio. La mancanza di risorse – ricorda l’On. Marco Fedi – non è cosa di poco conto e tutti noi, in un momento di grave difficoltà, dobbiamo prenderne atto. Ma il decreto legge 30 maggio 2012, n. 67, deliberato in Consiglio dei Ministri il 25 maggio, supera il limite oggettivo e ragionevole delle risorse disegnando una riforma che, di fatto, stravolge l’intero sistema della rappresentanza condizionando composizione e compiti di questi organismi al contenimento dei costi, da operare sul metodo di elezione. Il Governo avrebbe potuto dimostrare maggiore coraggio imponendo una proroga per ragioni strettamente economiche ed avviando una riflessione seria sulla riforma di questi organismi, anche pensando a soluzioni innovative rispetto alle quali, sia per quanto attiene alla composizione che ai compiti, come per i meccanismi di elezione, vi sarebbe stata disponibilità al dialogo. Scrivere nel decreto che “per le finalità di cui al comma 1, è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per l'anno 2014” è ulteriore dimostrazione della superficialità con la quale questo decreto è stato predisposto ed approvato. L’e-voting, infatti, il voto elettronico, che si realizzi via internet, linee telefoniche, schede perforate, scansione ottica o postazioni elettroniche comporta costi, dalla progettazione alla realizzazione fino all’informazione ai cittadini che è sempre sottovalutata, che sicuramente andranno oltre i 2milioni di euro previsti. Anche perché delle tre ipotesi, l’unica che comporta il maggiore risparmio, con rischi sicuramente superiori, è il voto via internet. È evidente quindi – conclude Fedi – che ci troviamo davanti a molto più che una proroga ma al tentativo di delegittimare la rappresentanza ipotizzando una riforma che, partendo dai presupposti sbagliati, il risparmio, lasci la Farnesina libera di disegnare la sua controriforma. Sarebbe utile se insieme provassimo a fare una riforma vera ma gli eventi degli ultimi giorni indicano che non sarà facile. (On. Marco FEDI)

UN GRAVE ERRORE RINVIARE IL RINNOVO DI COMITES E CGIE

Il Governo ha preso una pessima decisione: rinviare le elezioni per il rinnovo di Comites e Cgie al 2014. Il chè significa sostanzialmente decretare la fine di questi organi di rappresentanza, già in carica da otto anni, reduci di due successivi rinvii. Anche perché si motiva il mancato rinnovo dichiarando che le risorse accantonate, pari a sei milioni di euro, non sarebbero sufficienti a coprire i costi della tornata elettorale. Salvo poi prevedere, nel decreto per l'adempimento delle stesse elezioni, nel 2014, solo un terzo della cifra: due milioni di euro. Vogliamo prenderci in giro? È un gioco delle tre carte. I Comites sono una parte importante della struttura democratica per gli italiani nel mondo; non si rinvia la democrazia per l’ennesima volta. Dico questo pur sapendo che – mentre alcuni Comites svolgono un ruolo preziosissimo per la comunità – tanti connazionali sono poco contenti del lavoro delle loro rappresentanze locali. Proprio per questo è ora che ci sia un rinnovo, con più giovani e più donne.