“SUA ECCELLENZA ITALIA” SIGNOREGGIA A MONACO  È un weekend all’insegna dell’eccellenza italiana quello che si è aperto nel Principato di Monaco. Dal 14 al 16 marzo dpve è stato in programma il “Forum Internazionale del Made in Italy”, un evento inedito e unico nel suo genere, promosso dall'Ambasciata d'Italia a Monaco, realizzato con il patrocinio dei Ministeri degli Affari Esteri, dello Sviluppo Economico e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e organizzato con il sostegno del Governo del Principato di Monaco, in collaborazione con The European House - Ambrosetti, ICE - Agenzia per la Promozione all'Estero e l'Internazionalizzazione delle Imprese Italiane, l'Associazione degli Imprenditori Italiani del Principato di Monaco (AIIM), e la Direzione del Turismo e Congressi di Monaco. Posizionato al centro dell'Europa mediterranea e con oltre mille imprese italiane che lo hanno scelto come piazza importante per il trading internazionale di beni e servizi, il Principato di Monaco rappresenta la piattaforma internazionale ideale per promuovere il "Sistema Italia". Il titolo di questa prima edizione, "Sua Eccellenza Italia", sintetizza in modo efficace gli obiettivi fondamentali dell'evento: valorizzare le migliori realtà imprenditoriali del nostro Paese, portatrici dei valori di qualità e di creatività sulla scena internazionale; rinnovare il concetto di Made in Italy proiettandolo a livello internazionale, anche attraverso forme di aggregazione tra imprese che consentono di essere competitive nel mondo globalizzato; promuovere il Sistema Paese per favorire la crescita e lo sviluppo dell'economia. Attraverso un'alternanza di sessioni plenarie e workshop ristretti, il Forum intende stimolare la discussione, il confronto e l'interscambio di esperienze e valori tra istituzioni e imprese. Il programma prevede la trattazione di alcuni temi di portata strategica per il Made in Italy oggi tra i quali: Il futuro del Made in Italy nello scenario economico attuale; I modelli organizzativi vincenti per competere nel contesto globale; Il sistema finanziario al servizio dell'impresa; Misure, regole e istituzioni per promuovere e tutelare le imprese; Alcuni punti di forza del Made in Italy: il fashion, l'agroalimentare, la cultura; Ricerca e innovazione tecnologica come leve competitive; L'edilizia ecosostenibile e la mobilità intelligente (seminario organizzato da ICE-Agenzia). È prevista la partecipazione, in qualità di relatori, di personalità del mondo economico, politico, e istituzionale. Hanno arricchito l’evento con la loro presenza oltre cinquecento grandi imprenditori e importanti piccole e medie imprese italiane e internazionali che si occupano di finanza, commercio, comunicazione, moda, enogastronomia, cultura e turismo. Saranno inoltre presenti oltre cinquanta giornalisti della stampa e dei media, tra cui importanti emittenti televisivi (RAI, TMNews, Canale Italia, Canale Europa, RMC, MonteCarlo World Network), che hanno trasmesso le attività del Forum in digitale, in streaming e via satellite. (fonte: planet)
 
BRACCIANTI STAGIONALI, PER ROSARNO E GIOIA TAURO È DI NUOVO EMERGENZA
 
Disastrose.E’ questo l’aggettivo più adatto a descrivere le condizioni abitative, igienico-sanitarie e lavorative delle migliaia di migranti che ogni anno giungono nella Piana di Gioia Tauro per la stagione della raccolta degli agrumi. E nulla sembra migliorare. E’ quanto emerge dall’indagine socio-sanitaria realizzata da Medu (Medici per i diritti umani), nell’ambito del progetto “Terra giusta“. Nelle baraccopoli e nei casolari abbandonati dei comuni di Rosarno, San Ferdinando, Rizziconi e Taurianova, la clinica mobile dell’associazione, in un solo mese, ha dovuto prestare assistenza ad oltre 150 braccianti, vittime della mancanza dei servizi fondamentali. In occasione della stagione agrumicola (che interessa annualmente il periodo novembre – marzo), giungono ogni anno nella Piana di Gioia Tauro oltre 2.000 braccianti, per la maggior parte sub-sahariani. Nonostante nei territori dei comuni di Rosarno, San Ferdinando, Gioia Tauro, Rizziconi e Taurianova il fenomeno si ripeta ormai da anni con le medesime caratteristiche, le condizioni di lavoro e di accoglienza di questi migranti – sulle cui spalle si regge letteralmente gran parte del comparto agricolo della Piana – continuano ad essere devastanti. Poco o nulla sembra essere cambiato rispetto alle condizioni materiali e ambientali che costituirono l’humus dei drammatici fatti di Rosarno del 2010. I dati di un dramma. I braccianti della Piana sono per lo più di giovani uomini – l’80% ha un’età inferiore ai 35 anni – provenienti nella maggior parte dei casi da Burkina Faso, Mali, Ghana, Costa d’Avorio e Senegal. In oltre il 70% dei casi i pazienti possedevano un regolare permesso di soggiorno e quasi la metà (45%) era titolare di un permesso per protezione internazionale o per motivi umanitari. Il 95% di essi è in Italia da oltre due anni mentre il 68% ha una conoscenza sufficiente o buona della lingua italiana. L’89 % lavora in nero e il 64% percepisce in media 25 euro per un giorno di lavoro o anche meno. Quasi la metà dei migranti (46%) non riesce a lavorare più di tre giorni alla settimana per turni che sono in genere di 7-8 ore giornaliere anche se un lavoratore su quattro ha dichiarato di lavorare anche 9-10 ore al giorno. Un terzo dei migranti visitati dai medici di Medu riesce a consumare solo due pasti al giorno mentre la maggior parte delle malattie diagnosticate, in una popolazione giovane e sostanzialmente sana, è legata alle pessime condizioni abitative ed igienico-sanitarie e alle durissime condizioni di lavoro. Tutti i migranti intervistati dispongono di guanti come presidio di sicurezza durante il lavoro mentre solo il 29% fa anche uso di scarpe anti-infortunistiche. Nel 97% dei casi i braccianti devono acquistare per proprio conto i presidi di sicurezza poiché questi non vengono forniti dai datori di lavoro. Fonte: Redattore Sociale
 
DOPO KYENGE GLI INSULTI A CHAOUKI. IL DEPUTATO: “VIGLIACCHI, VADO AVANTI”
 
“Ai razzisti vigliacchi che si nascondono dietro una tastiera dico semplicemente che siete ormai fuori dal tempo. Le nostre battaglia per un’Italia migliore andranno avanti”. E’ questo il commento di Khalid Chaouki, deputato Pd e responsabile dei Nuovi italiani, alla pagina Facebook“Khalid? Ma anche no” dalla quale riceve attacchi e insulti quotidiani. L’ultima in ordine di tempo un’immagine che lo associa a un cammello con la scritta “Trova le differenze” seguita dal commento “poi fateci sapere perché noi non le abbiamo trovate”. Il post continua con i dati sui detenuti stranieri nelle carceri italiane una “montagna di criminali che costa allo stato italiano 3,3 miliardi di euro”. L’attacco razzista sul social network (da una pagina con pochi “like”) al deputato del Pd è solo l’ultimo di una lunga serie. Dopo l’ex ministra dell’Integrazione Cècile Kyenge è lui il nuovo bersaglio dell’insulto in rete, reo di sostenere la battaglia per lo ius soli e per la chiusura dei Cie. “Da una anno a questa parte è un’ondata continua di insulti – spiega a Redattore sociale – molti sono anche più personali e specifici. Ma credo che questo clima non sia più tollerabile, perché attaccando me si vogliono attaccare tutti gli immigrati che vivono e lavorano in Italia. E non vorrei che questo diventasse un pericolo per chi rispetto a me è meno protetto, come per esempio i ragazzi più giovani”. A questo proposito il deputato sta pensando a un incontro con i gestori di Facebook in Italia. “Bisogna responsabilizzare i gestori dei social network – continua Chaouki – confrontarsi con loro e capire come arginare il fenomeno dell’odio online che ormai sta dilagando. Ma è necessario anche che la polizia postale abbia più strumenti per agire, non basta la barriera automatica per segnalar e quale commento è razzista e quale no”. E che quello trascorso sia stato un anno nero per la discriminazione sui social, ma anche sui media e nella vita pubblica lo dice anche l’Unar (l’ufficio antidiscrimanzione razziale). Nel 2013 354 casi, pari al 26,2 per cento di tutte le segnalazioni, hanno riguardato i mezzi di comunicazione e in particolare “il linguaggio usato dai giornalisti”. Al secondo posto nella classifica delle tipologie di discriminazione, ci sono quelle nella vita pubblica (286 casi, pari al 21,1 per cento), seguite da quelle sul lavoro (217, pari al 16 per cento). Fonte: Redattore Sociale
 
TUTTI A TAVOLA ALL’IIC DI MARSIGLIA MARSIGLIA-
 
"Tutti a tavola!". Si chiama così l'evento promosso dall'Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia in vista del tema Expo 2015 a Milano "Nutrire il pianeta, energia per la via". In questo contesto sono tanti gli appuntamenti culinari organizzati fino a giugno 2014 per scoprire i piaceri della tavola italiana. Le prossime date degli "Ateliers de Cuisine", alla scoperta della gastronomia delle regioni italiane, dei piatti tipici e tradizionali, sono: stasera con i menu vegetariani di Carême; il 19 aprile con Omaggio alla Toscana, il 17 maggio con La Cucina delle terre di Sicilia e il 14 giugno con Le Ricette della Liguria. (aise)