COOPERAZIONE, IL MOLISE PROTAGONISTA IN BRASILE PER LO SVILUPPO (NoveColonne ATG) Campobasso - L'attività di cooperazione allo sviluppo condotta dalla Regione Molise si arricchisce di due importanti progetti, "Tchau" e "Rural local dear agenda", approvati nell'ambito del programma EuropeAid. Due iniziative, le più recenti, costruite per dare sostanza alla cooperazione territoriale, che si aggiungono alle altre otto già varate. “Il progetto Tchau – ha spiegato il governatore del Molise Paolo di Laura Frattura illustrando i nuovi progetti - ci vedrà impegnati, come Regione, in Brasile per la strutturazione di un centro polifunzionale nel quartiere Boca do Rio nel comune di Salvador de Bahia. L'impianto ricreativo sarà destinato alla formazione professionale e alla promozione di occupazione giovanile". Previsti, per le finalità del progetto, corsi di italiano, corsi di cucina e per pizzaiolo, attività di fisioterapia, allestimento e realizzazione di festival culturali. Partner della Regione Molise, l'associazione Amici dei bambini (AiBi) e l'Istituzione cristiana di sostegno ai giovani (Icaj). "Il secondo progetto, Rural local dear Agenda, che ha capofila la provincia spagnola di Vallodolid – ha aggiunto Frattura -, coinvolge, assieme al Molise, altri sei territori e mira a realizzare un'agenda europea dedicata alla sensibilizzazione della popolazione dei Paesi partner, tutti europei, sulle tematiche riguardanti i rapporti con i Paesi in via di sviluppo. L'agenda metterà a sistema le azioni delle regioni interessate riguardanti lo sviluppo delle aree rurali nelle zone in cui favorire crescita". Le due nuove attività si inseriscono nel complessivo e articolato lavoro di coordinamento che la Regione Molise ha impostato proprio nell'ambito della cooperazione, "con risultati che ci incoraggiano ad andare avanti, forti anche dell'esperienza maturata con la precedente programmazione che ha segnato per noi la possibilità di lavorare sui bandi a gestione diretta della Commissione europea", ha ricorda il governatore. "Nel primo anno della nuova programmazione 2014-2020 - evidenzia ancora -, grazie al lavoro svolto dal Servizio regionale deputato alla Cooperazione diretto da Mariolga Mogavero, sono state approvate ben otto proposte progettuali di grande interesse utilizzando i bandi dei programmi Fei, Erasmus e Life". Con Tchau e Rural local dear agenda dell'EuropeAid, tra i più rilevanti e di prossima attuazione, per quanto riguarda il programma Fei, il progetto Io parlo italiano. "Ci aiuterà - indica il governatore - a sostenere l'integrazione dei nostri ospiti migranti attraverso corsi di studi per la formazione e l'alfabetizzazione". "Sul piano della cooperazione allo sviluppo è stato insediato il rinnovato comitato tecnico allo sviluppo e in questa fase stiamo elaborando proposte operative con il ministero degli Esteri per l'anno italiano in America latina e per interventi strutturali in alcuni territori dell'Africa, sempre nel segno - conclude il presidente della Regione Molise -, dell'idea di sostegno che coltiviamo: integrato, mutuo, condiviso e partecipato”.
CAPITALE EUROPEA DEI GIOVANI: PERUGIA SI PREPARA PER IL 2018
(NoveColonne ATG) Perugia – Perugia, con la propria candidatura a Capitale europea dei giovani per il 2017, ha avviato un percorso di crescita. Ora, forte del lavoro portato avanti, vuole affrontare la nuova sfida del 2018: si può riassumere così quanto detto dall’assessora alle Politiche giovanili della Regione Umbria, Carla Casciari, dall’assessore del Comune di Perugia, Dramane Diego Wagué, e dal portavoce del Forum regionale dei giovani dell’Umbria, Gabriele Biccini, nel corso di una conferenza stampa organizzata per illustrare il percorso che porterà il capoluogo umbro a candidarsi a Capitale Europea dei Giovani per il 2018. “Occorre ripartire – ha detto Biccini – con la consapevolezza che, per centrare l’obiettivo, altre città hanno impiegato anni di lavoro. A Perugia, in poco tempo, è stato fatto tantissimo e, tra i passaggi più importanti, va ricordato che siamo riusciti a dare vita al Forum regionale dei giovani dell’Umbria, l’organizzazione che ha permesso e, permetterà ancora, di creare reti internazionali nell’ambito delle politiche giovanili, a supporto di un percorso non facile, per il quale occorrono competenze e abilità di elevato livello da spendere nel contesto europeo”. Casciari ha ricordato che Perugia è già stata individuata dal presidente Napolitano come Capitale italiana dei giovani per il 2015: “Un riconoscimento prestigioso – ha detto - che onora la città e le sue istituzioni e dovrà rappresentare non un punto di arrivo, ma di partenza per la programmazione di iniziative che sappiano valorizzare il ruolo dei giovani quali protagonisti del loro e del nostro futuro. La Regione, per ciò che le compete, ha avviato una profonda interlocuzione con le giovani generazioni raccogliendo suggerimenti e istanze per la stesura della nuova legge”.
L'Associazione Culturale "Giuseppe Dossetti: i Valori - Sviluppo e Tutela dei Diritti" è lieta di invitarLa al convegno: "FIBRILLAZIONE ATRIALE" TRA DIRITTO ALLA SALUTE, RISPARMI ED INNOVAZIONI DI SISTEMA MERCOLEDÌ, 10 DICEMBRE 2014 ORE 08.30 - 14.00 CAMERA DEI DEPUTATI Palazzo Marini
- Sala della Mercede Via della Mercede, 55 - Roma (mappa) Programma Aggiornato al 26 Novembre Scopo ed obiettivi In un contesto internazionale ed italiano in cui all’ordine del giorno è presente il tema assai dibattuto dei tagli della finanza pubblica alla Sanità e della conseguente crisi di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, diviene necessario sviluppare politiche capaci di disinvestire e riallocare risorse avendo come criteri guida concetti chiave quali quelli di "efficacia" ed "appropriatezza". Risparmiare in sanità si può, senza che questo comporti uno svantaggio per il paziente. In quest’ottica, di fondamentale rilievo diviene un approccio illuminato e concentrato sull’importante ruolo che riveste la "cultura della prevenzione". Allocare risorse in prevenzione significa "avanzare guardando al futuro". E’ proprio lo sguardo al futuro a destare preoccupazione su di un dato importante: ricerche scientifiche affermano che nel 2050 il numero di persone affette da fibrillazione atriale sarà triplicato1. Questo denota in prospettiva un aumento esponenziale della fetta di popolazione colpita da ictus cerebrale, di cui la fibrillazione è una delle maggiori cause. Invertire questo trend negativo è possibile. Un’identificazione ed un trattamento precoce di questa condizione possono ridurre questo rischio di oltre il 60%. A tal fine, lo sviluppo tecnologico è un’opportunità che va valorizzata. E’, infatti, un valore al servizio dello Stato e della collettività. Dalla crisi può generarsi un sistema virtuoso che vada ad incidere positivamente e sul bene salute e sul sociale. Nuove metodiche di screening e nuovi farmaci sono oggi possibili. Il loro uso e la loro diffusione genererebbero l’accesso del paziente alle migliori tecnologie e terapie esistenti nonchà , per il Sistema Sanitario Nazionale, un risparmio annuo di oltre 62 milioni di euro. L’Associazione Dossetti, nel segno della continuità, dopo la presentazione il 18 luglio 2014 dell’ultimo Disegno di Legge al Senato, atto nº1573, tornerà oggi 10 dicembre 2014, in unione con altri stakeholders del panorama salute, ad avere un momento di confronto e di approfondimento sul tema, volenterosa e determinata a proseguire il suo cammino di proposte normative contenenti disposizioni in materia di malattie cardiovascolari, finalizzate a dare compiuta attuazione al dettato costituzionale in tema di diritto alla salute. [1]: http://www.cardiolink.it
PREVIDENZA ED ITALIANI ALL’ESTERO: INCONTRO A DÜBENDORF CON NARDI (ITAL–UIL)
DÜBENDORF - Le tasse sulla pensione, la cassa pensione e la casa dove si dovranno pagare, in Svizzera oppure in Italia? È questo "il rompicapo" per tanti emigrati ed ex emigrati italiani, oggetto di discussione dell’incontro del 28 novembre prossimo che si terrà alle 19.30 presso la colonia libera italiana di Dübendorf. Del tema e di altro (previdenza e sicurezza sociale degli emigrati italiani in Svizzera) discuterà Dino Nardi, esperto del Patronato Ital – Uil e coordinatore Uim Europa. Nella sede della C.L.I. di Dübendorf, ogni ultimo giovedì del mese dalle 16.30 alle 18 è a disposizione della comunità un esperto del patronatoITAL UIL per pratiche inerenti le pensioni svizzere e italiane e problemi ad esse connessi. (aise)
LE SCALE DELLA SALVEZZA NELLE TWIN TOWERS COSTRUITE DA MANI FRIULANE: BERNARDON (EFASCE) A NEW YORK
PORDENONE - Su quei gradini hanno trovato la via di fuga migliaia di persone per scappare dal crollo di una delle due Twin Towers. Una scala che ora trova posto nel memoriale dedicato all'11 settembre, i cui marmi e graniti vennero posati allora da terrazzieri friulani tra cui Olimpo Ombramonti originario di Colle d'Arba e Alcide Cibischino di Talmassons. A pochi giorni dall'inaugurazione del nuovo monumentale edificio costruito da un'altra ditta friulana – la Collavino - nel cuore di New York a ricordo delle due Torri Gemelle, arriva dalla Grande Mela una storia tutta made in Friuli, legata alla vicenda che ha scosso il mondo. È quella riguardante la scalinata composta da 38 gradini in granito, che collegava la sopraelevata del World Trade Center Plaza con il marciapiede al piano terra sulla Vesevy Street. Oggi quell'opera è diventata uno degli oggetti simbolo della mostra al “9/11 Memorial Museum” da pochi mesi aperto al pubblico a Ground Zero. Su questa struttura in pietra, che ha rappresentato la via di fuga per le migliaia di persone sfuggite al crollo delle torri, sono stati redatti diversi articoli di giornale, ma è stata anche protagonista di un libro e oggetto di servizi televisivi. In pochi però sanno che quella scala venne costruita tra la fine degli anni '60 ed inizio '70 da maestranze friulane. Allora gli operai lavoravano alle dipendenze della “Port Morris Tile&Marble Corporation” dei fratelli De Lazzero originari di Longarone ma che annoverava tra i braccianti anche emigrati friulani. Uno di questi è Alcide Cibischino, ora novantenne, originario di Talmassons e residente nel New Jersey, che pochi giorni fa al presidente dell'Efasce Michele Bernardon ha spiegato la storia di quella scala. “A quel tempo – racconta Cibischino - ero “foreman” (caposquadra), per conto della ditta Port Morris e impegnato, quasi permanentemente, nell’enorme cantiere dove si stavano costruendo le due Torri gemelle. Avevo il compito di coordinare il lavoro di una squadra composta da una dozzina di terrazzieri friulani fra cui mio fratello Giulio e Olimpio Ombramonti di Colle di Arba (PN), papà di Enzo, attuale vicepresidente esecutivo della Famee Furlane di New York. Noi friulani – continua inarrestabile – abbiamo lasciato le nostre impronte dappertutto in quelle torri: dai rivestimenti in marmo sulle pareti, alle piastrelle dei bagni, dai pavimenti in terrazzo, ai rivestimenti in granito delle scale”. La gradinata è stata seriamente danneggiata, ma non completamente distrutta. Considerata fin da subito un reperto da conservare, in previsione dell’allestimento di un luogo della memoria, questa scala è stata ricomposta su una struttura metallica; quindi, con un grosso dispiegamento di mezzi (l’intera struttura pesa 48 tonnellate) collocata definitivamente nell’enorme complesso museale nel sottosuolo del World Trade Center. (aise)