Sono in agitazione i dipendenti ed i ricercatori dei laboratori nazionali del Sud (LNS), per protestare contro i tagli alla ricerca, previsti dalla legge 133/2008, che riduce

 indiscriminatamente almeno del 10% la pianta organica. Questo, senza tenere conto delle singole realtà, senza considerare la grande importanza che assume la ricerca, in una società che vuole svilupparsi. I LNS, per altro, stanno già scontando 10 anni di blocco delle assunzioni, che hanno depauperato le risorse umane, aumentando la necessità di ricorrere al precariato. I nuovi tagli, ad un maggiore progressivo invecchiamento delle risorse umane, l’abbandono di alcuni importanti progetti di ricerca, non solo nel campo della fisica nucleare, ma anche in altri campi quali la cura di ammalati di tumore, la realizzazione di nuovi apparati sperimentali, la valorizzazione del patrimonio archeologico, l’abbandono di prestigiosi partinariati internazionali. La legge 133/2008, va a colpire il settore della fisica nucleare, quello stesso settore, che il governo del cavaliere, a parole dice di considerare un settore strategico.