tutte quelle cose che fanno parte della tradizione siciliana legata alla festa dei defunti. Una tradizione che resiste, malgrado si cerchi di americanizzarla ad oltranza e di sostituirla con halloween. Parecchie le novità di quest’anno. Prima di tutto il posto, che ogni anno ha dato problemi sia quando si è scelto di farla in Piazza Vittorio Emanuele, che quando, passando da una località all’altra si arrivò al parcheggio del porto o all’ex centro fieristico della Plaia o in altri posti. Quest’anno è stata scelta la via Santa Sofia, all’interno del parcheggio universitario dietro il palacus, località che non ha determinato disaggi né alla circolazione né ad altre esigenze della popolazione catanese. In secondo luogo, il contenuto vero e proprio del mercatino, che per la prima volta non sarà solo rivolto alle cose tipiche dei morti o solo all’aspetto commerciale. Nei 1.000 posti ricavati al mercato, una enormità anche per una città come Catania, ci saranno stand dedicati alla salute, alle iniziative di natura sociale ed altre ancora. Non è un caso, infatti, se ad inaugurare il tradizionale mercato, assieme al sindaco di Catania Raffaele Stancanelli ed all’assessore alle attività produttive Mario Chiari, c’era Suor Lucia, la salesiana che da anni si batte per i giovani di Librino e San Giorgio, due quartieri a rischio della città . Dai proventi della vendita dei prodotti dell’artigianato, la Suora spera di potere raccogliere i fondi per costruire un campetto di calcio nell’oratorio del quartiere. (S.A.)