di un capannone della società “Lisa Group†con sede a Roma, ubicato nella zona industriale di Catania. Insospettiti, i NOS dei vigili urbani, hanno intensificato il controllo e si sono decisi ad andare a verificare che cosa succedeva. La “Lisa Groupâ€, si occupava di fare arrivare merci dall’oriente che poi distribuiva ai vari commercianti asiatici che vivono i Sicilia. Dal controllo, sono venute fuori tristi verità . La prima di queste è che all’interno, vivevano stabilmente otto cinesi, che nel capannone, non solo ci lavoravano, ma ci vivevano anche, dormendo su brande di fortuna o su materassi appoggiati sul pavimento all’interno dei container. E’ inutile dire che gli otto, erano tutti privi di permesso di soggiorno. All’inizio della giornata lavorativa, un’altra dozzina di cinesi, tutti forniti di permesso di soggiorno, per cui apparivano apparentemente in regola, raggiungevano il capannone per iniziare la loro giornata di lavoro. A questo punto, i vigili, viste le tante irregolarità rinvenute nel capannone, hanno ritenuto opportuno avvisare i pompieri perché ne verificassero l’entità ed il numero, mentre i cinesi venivano accompagnati al comando vigili urbani, per procedere al riconoscimento degli stessi. Tutti, se trovati in Sicilia senza avere ottemperato ad un eventuale precedente espulsione, sono pasibili di arresto, mentre se si tratta solo di clandestini scoperti mper la prima volta, dopo i normali accertamenti verranno riaccompagnati alla frontiera. Resta di capire che provvedimenti verranno presi nei confronti dei dirigenti della “Lisa Groupâ€, che utilizzava lavoratori irregolari, favorendo l’immigrazione clandestina ed il lavoro nero. (S.A.)