Il millesimo brevetto di aviatore addestrato in camera ipobarica al Centro sperimentale di volo (Csv) di Pratica di Mare (Roma), è stato assegnato alla memoria di Angelo D’Arrigo,

 pluricampione di volo libero ed etologo di fama mondiale morto nel 2006 in un tragico incidente aereo. L’evento celebrativo è stato inserito nella cerimonia inaugurale del corso di “Cardiologia in ambienti straordinari”, che si svolgerà in collaborazione con la Società italiana di cardiologia dello sport nei locali dello stesso Csv da domani (17 novembre) a giovedì 20 novembre. Laura Mancuso – moglie di D’Arrigo e presidente della Fondazione nata dopo la morte del deltaplanista per continuare a far conoscere le sue imprese, i suoi insegnamenti e i suoi ideali – parteciperà all’incontro, caratterizzato anche dall’inaugurazione di un quadro dedicato al celebre “Uomo volante”. Prenderà parte all’appuntamento anche la conduttrice televisiva e giornalista Licia Colò, insieme autorità militari e civili del mondo scientifico. Un riconoscimento importante, quello attribuito dall’Aeronautica militare ad Angelo D’Arrigo, ma non assegnato a caso: per la realizzazione delle sue ultime imprese, con le quali il deltaplanista ha conquistato l’attenzione del mondo intero, si era infatti instaurata una stretta collaborazione con il Csv dell'Aeronautica militare. L’utilizzo della camera ipobarica gli è stato fondamentale per esercitarsi alla respirazione ad alta quota, un allenamento imprescindibile per raggiungere e superare i limiti fisiologici legati all'ipossia in alta quota. Grazie a questi studi, D’Arrigo ha elaborato e sperimentato una particolare respirazione chiamata "pranayama", che gli è servita a restare sempre lucido nelle trasvolate effettuate sull’Everest e l’Aconcagua.