La celebre commedia, scritta dall’Agrigentino nel 1916, vede al centro della vicenda il professor Agostino Toti che per aiutare la giovane LIllina, figlia del bidello del Ginnasio dove insegna, ed incinta del giovane Giacomino, suo ex alunno, la sposa e la tiene in casa sua, ignorando tutte le voci che circolano sul suo conto. Ma quando il giovane Giacomino non vuole più incontrare Lillina ecco che il professor Toti interviene e fa venir fuori lo spirito paterno del giovane, rimette tutto a posto con i genitori della giovane e con la sorella di Giacomino. Nei tre atti emerge la figura ora dura, ora umana e quasi comica del professor Toti, intento a confrontarsi con la morale bacchettona del tempo e quindi con le dicerie della gente, con i consigli garbati del direttore del Ginnasio, con le prediche di padre Landolina e i rimproveri della sorella di Giacomino. L’edizione proposta con la scorrevole regia di Eduardo Saitta, in una scena essenziale che ricostruisce l’interno del Ginnasio e di casa Toti curata da Monica Caudullo, si fa apprezzare e riscuote i consensi del pubblico per l’interpretazione di Salvo Saitta (nella foto) che regala un misurato professor Toti, autentico fulcro su cui ruota l’intera vicenda. Apprezzabili nei vari ruoli poi Meri Centorrino (Lillina), Salvo Drago (Giacomino), Giacomo Famoso e Carmela Pulvirenti (i coniugi Cinquemani, genitori di Lillina), Aldo Mangiù (il direttore del Ginnasio), Francesca Tornello (la sorella di Giacomino), Pierantonio Pistone (padre Landolina) e Nelli Scuderi (Filomena). Applausi finali del pubblico per una edizione del “Pensaci, Giacomino†affidabile e di buona fattura da parte delle Nuove Maschere. (fonte cronaca oggi)