Con una mano toglie, con l’altra da. Si potrebbe sintetizzare così la vicenda dell’ICI, che, finita l’operazione di facciata, ora pare che ritorni sotto altro nome.

 Eppure, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, conferma le sue parole sulla tassa e dice che, l'Ici sulla prima casa è stata abolita e non ci sarà più. Resta invece quella sugli altri tipi di immobili, nonché tutti gli altri balzelli legati al mattone. Proprio su questi punta il Governo per riempire le casse comunali, visto che il pensionamento dell'Ici sulla prima casa causerà una perdita di 3,8 miliardi di euro. Il nuovo tributo immobiliare s'innesta nel progetto di riforma fiscale federalista che comporta la soppressione delle cosiddette compartecipazioni e trasferimenti dello Stato. Comunque si chiamerà il prossimo tributo, la sostanza non cambia, sotto mentite spoglie, viene reintrodotta per garantire entrate ai comuni che annaspano tra i debiti.