CALCIO: A RIPOSTO SI CELEBRA IL CENTENARIO DELLA NAZIONALE
(ASCA) - Cento anni e quattro Coppe del Mondo. L'ultima, quella vinta dagli Azzurri a Berlino, e' arrivata oggi a Riposto, in provincia di Catania, per inaugurare i festeggiamenti per la Nazionale Italiana che debutto' il 15 maggio 1910 affrontando la Francia nella storica partita che termino' 6-2 per gli Azzurri. La scelta di Riposto e' stata dettata dalle origini del primo capitano della Nazionale, Francesco Cali', detto Franz; la manifestazione si e' parte infatti con un convegno intitolato all'ex azzurro 'La Nazionale nel ricordo di Franz Cali': 100 anni di gloria azzurra'. Ad inaugurare i festeggiamenti e' stato il sindaco Carmelo Spitaleri, affiancato dal presidente della Figc Giancarlo Abete che, per l'occasione, ha portato la maglia azzurra con la fascia di capitano, il numero 3 sulle spalle e il cognome del glorioso azzurro. All'evento hanno partecipato anche il presidente regionale della Figc, Sandro Morgana, l'ex giocatore e allenatore, Dandolo Flumini, il catanese Pietro Anastasi, giocatore storico della Juventus e dell'Inter e campione europeo con la Nazionale nel 1968, l'assessore della Provincia Regionale di Catania alle Politiche Giovanili, Pippo Pagano, il deputato regionale, Dino Fiorenza, in rappresentanza del Governo regionale, Gaetano Rizzo, vicepresidente dell'Ussi regionale e il giornalista, Gaetano Sconzo. In sala le principali autorita' militari del territorio.
SICILIA: GDF SCOPRE TRUFFA A INPS. 51 INDAGATI E 20 MLN SEQUESTRATI
(ASCA) - La Guardia di Finanza di Catania ed Enna ha scoperto una truffa all'Inps compiuta da una rete di 33 aziende agricole fittizie che, sulla carta, impiegavano oltre 4.000 braccianti per poter poi intascare l'indennita' di disoccupazione. L'inchiesta, coordinata dalla procura di Catania e condotta anche in Lombardia, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna, denominata 'Mare grande' ha permesso di scoprire la truffa, denunciando 51 persone e sequetrando circa 20 milioni di euro di beni immobili e conti correnti. Secondo gli inquirenti i proventi illeciti, stimati in 20 milioni di euro, sarebbero stati divisi al 50% tra i promotori dell'associazione criminale ed i percettori compiacenti