FILLEA - CGIL, NEL SETTORE EDILIZIA 250 PROVVEDIMENTI DI CASSA INTEGRAZIONE DISTRIBUITI TRA IL GRUPPO IMEA E IL GRUPPO SICET

CATANIA - La Cgil e la Fillea Cgil chiedono che il Consiglio comunale approvi in tempi brevissimi la “presa d'atto” della variante n.6 del piano regolatore dell'Asi. Variante che fu deliberata nel 1990 dall'assessorato regionale e di cui solo oggi, per puro caso, si è scoperta la non validità. Tutta colpa della dimenticanza del Consiglio di Palazzo degli Elefanti che, nel tempo, ha causato il blocco del rilascio delle concessioni edilizie. Le ricadute oggi sono gravi e riguardano sia gli investimenti che i lavoratori del settore edilizia dove si registrano già ben 250 provvedimenti di cassa integrazione distribuiti tra il gruppo Imea e il gruppo Sicet. Stamattina il caso è stato illustrato alla stampa dai segretari confederali della Cgil Giusi Milazzo e Angelo Villari e d i segretari Fillea Claudio Longo (provinciale) e Turi Siracusa (Caltagirone). “La dimenticanza del consiglio comunale ha nei fatti rimesso in discussione molti atti formali di questi ultimi diciannove anni- spiega Giusi Milazzo- Solo per un caso sollevato da un sentenza del Tar del 2007 dietro denuncia di un privato, si è scoperto l'inghippo. E solo dopo che il consiglio avrà perso atto della variante si potranno rilasciare nuovamente concessioni edilizie. La Cgil chiede di fare in fretta: i documenti sono già in ragioneria comunale e non c'è alcun costo da affrontare”. Preoccupati i responsabili del sindacato degli edili. Per Claudio Longo, “le 250 casse integrazioni scattate a seguito di questa vicenda sono frutto di un increscioso paradosso. E' in sofferenza il settore in costruzioni dell'Asi, ma tutta l'edilizia in genere in questa città dove nell'ultimo anno ben duemila addetti hanno perso il loro lavoro. I dati sono certificati dalla Cassa edile. Eppure basterebbe che si rimettesse in moto l'iter degli appalti sotto i 5 milioni di euro. Avremmo nuova occupazione a fronte di lavori veloci e utili per Catania e la sua provincia”. Inevitabile ricordare tutti i problemi legati all'area di sviluppo industriale: “Strade perennemente a rischio di allagamento in caso di pioggia – aggiunge Turi Siracusa- problemi di sicurezza, con le tante, troppe rapine a danno di imprese e singoli lavoratori, canali mai ripuliti. Intanto la crisi avanza e gli edili perdono commesse importanti”. La Cgil non molla, e chiede anche un incontro, come ha spiegato il segretario Angelo Villari, “tra l'Asi, le forze produttive, i sindacati, gli enti locali. Ma che non si tratti solo di un evento formale o di una passerella, ma di un'occasione concreta. Se le richieste non verranno soddisfatte saremo pronti ad iniziare una nuova, dura battaglia”. (fonte: cronacaoggi)

SCAMBI COMMERCIALI E CULTURALI TEMI DELL’INCONTRO TRA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CASTIGLIONE E AMBASCIATORE D’AUSTRIA BERLAKOVITS

CATANIA - Turismo, agroalimentare, ambiente, energia rinnovabile: sono stati tanti i temi al centro della visita a Palazzo Minoriti di Christian Berlakovits, dal 2007 ambasciatore d'Austria in Italia. Il diplomatico è stato ricevuto stamattina (nella foto) dal presidente della Provincia regionale di Catania, Giuseppe Castiglione, dal presidente di Confindustria Catania, Domenico Bonaccorsi di Reburdone, dal dirigente della Confcommercio Catania, Carlo Romano. Berlakovits, in precedenza è stato anche direttore generale per gli affari legali e consolari presso il Ministero degli Esteri a Vienna oltre che ambasciatore d'Austria ad Algeri e consigliere all'ambasciata d'Austria a Madrid, ha mostrato grande interesse per la Sicilia: “L’Italia – ha dichiarato l’ambasciatore austriaco – è per noi un partner molto importante sia politicamente che economicamente, e la Sicilia è una Regione a cui guardiamo con attenzione per futuri investimenti”. “L’Austria vanta un’esperienza consolidata nel settore delle energie rinnovabili – ha affermato il presidente Castiglione – ed è rimasta sorpresa di come la nostra Terra non riesca a sfruttare l’abbondanza dei suoi elementi naturali. L’ambasciatore – ha proseguito – ha illustrato possibili e interessanti proposte che valuteremo e che anche Confindustria ha pienamente condiviso. La Provincia regionale di Catania – ha poi ricordato il presidente – ha già avviato un protocollo d’intesa con il sottosegretario allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, per quanto riguarda l’internazionalizzazione delle imprese”. Anche per l’agroalimentare i rapporti tra le due nazioni sono molto forti: per l’Austria, l’Italia è il secondo partner commerciale ed uno dei mercati dove il vino siciliano registra un andamento superiore alla media del vino italiano. “Non solo scambi commerciali, ma anche culturali – ha sottolineato infine Castiglione –. In pochi Paesi la storia musicale ha lasciato un’impronta tanto forte come in Austria; un patrimonio che rappresenta al contempo un importante fattore economico e turistico ed è ciò che vogliamo riportare anche a Catania con la realizzazione, per la prima volta, a settembre, del Festival Belliniano (fonte: cronacaoggi)

LINDA RUSSO ZANGARA NUOVO PRESIDENTE ASAEC: “INTERCETTAZIONI: STRUMENTO INDISPENSABILE PER CONTRASTARE IL RACKET A CATANIA

CATANIA - L’assemblea dei soci Asaec - Associazione antiestorsione catanese “Libero Grassi” – si è riunita per eleggere il nuovo direttivo e il neopresidente: per i prossimi due anni, a coordinare le attività che vedono protagonisti i volontari nella quotidiana battaglia contro il pizzo sarà Linda Russo Zangara (nella foto). Durante l’Assemblea i soci dell’Asaec hanno anche affrontato il tema relativo al disegno di legge sulle intercettazioni, che “metterebbe seriamente a rischio - commenta il presidente Asaec - il lavoro svolto quotidianamente dalla magistratura e dalle forze dell’ordine nel contrasto al racket e all’usura. L’intercettazione è uno strumento di indagine volto a scoprire e provare la colpevolezza dell’estortore, ma il disegno di legge ne impedisce l’uso a questo scopo, consentendo di utilizzarlo soltanto dopo l’accertamento del reato. Ma se il reato è stato accertato e ci sono i termini dell’arresto a cosa servirebbe l’intercettazione?”. I soci dell’Asaec lanciano un appello alle istituzioni: “Se l'attuale proposta venisse approvata – continua Russo - si vanificherebbero quasi vent’anni di impegno civile di molti imprenditori, liberi professionisti e cittadini che hanno speso, con instancabile tenacia il loro tempo, per assistere le vittime di estorsione e di usura”. Il compito dell'associazione, infatti, è di sostenere le vittime prima durante e dopo l'iter giudiziario, che inizia con la denuncia, prosegue con l’accertamento dei fatti e con il processo per concludersi con il risarcimento del danno da parte dello Stato. ”Le costituzioni di parte civile presentate dagli avvocati dell'Asaec negli oltre 130 processi, celebrati presso il Tribunale di Catania, che si sono conclusi con condanne esemplari - dice l’avv. Giusi Mascali - si trasformerebbero così in un lontano ricordo. Tutti gli sforzi, compiuti con l'obiettivo di circoscrivere l'enorme danno che questi reati producono nei confronti dell'economia siciliana, verrebbero cancellati – conclude Russo - il Ddl Alfano rischia di azzerare il lavoro svolto dai pubblici ministeri, dalle forze dell’ordine e dalla Prefettura, che a Catania ha permesso di raggiungere brillanti risultati. Il nuovo provvedimento già approvato dalla Camera sarebbe tanto assurdo quanto un provvedimento che vietasse negli ospedali, l’uso delle analisi cliniche o delle radiografie per diagnosticare le patologie”. (fonte: cronacaoggi)