Dopo una attenta ed articolata discussione è stato approvato il seguente documento. “La situazione drammatica della sanità siciliana ed ennese in particolare è il frutto della mala gestione perpetrata negli anni dai governi di centrodestra. La sanità è stata usata, dal governo Cuffaro prima e Lombardo adesso, come strumento clientelare ed affaristico, tutto a discapito della efficienza e della efficacia dei servizi dati agli utenti ed ai malati, causando uno sperpero enorme di risorse, che ha dato, come risultato, uno dei deficit sanitari più grande d’Italia. Tale situazione è amplificata in provincia di Enna dove la sanità è sempre stata gestita da manager appartenenti al centrodestra. Da ultimo la gestione del Dott. Iudica si è contraddistinta per l’utilizzo spregiudicato della sanità per favorire la nascita e la crescita dell’MPA oltre che per la desertificazione del territorio ennese a favore delle province limitrofe. Nonostante il pino sanitario predisposto dall’Ass. Reg. Russo non sia stato ancora discusso dall’ARS, il dott. Iudica, uno degli ispiratori di tale piano che prevede una diminuzione di posti-letto nella Provincia di Enna tale da mettere a rischio 3 dei 4 ospedali esistenti, solo tra tutti i manager siciliani, pretende di dargli già attuazione. La riunione anomala già convocata a tale scopo dal dott. Iudica, venerdì scorso, con la solo deputazione nazionale e regionale e i quattro Sindaci dei Comuni dove insistono i 4 ospedali la dice lunga sul modus operandi dello stesso. Il PD ritiene che tutti i Sindaci della Provincia debbano essere coinvolti nelle scelte che riguardano la sanità ennese e che qualunque piano deve partire dai bisogni e non limitarsi a dei tagli ragionieristici della spesa come quelli previsti dal piano Russo che, se attuato, lascerebbe intere zone della provincia prive di servizi sanitari. La diminuzione dei posti letto previsto dal Piano Russo in provincia di Enna è maggiore rispetta a quanto previsto per le altere province calcolata secondo un indice del 2,1 per mille anziche del 3 per mille come viene fatto per tutte le altre province. Ciò da l’idea del trattamento discriminatorio previsto per la nostra Provincia. Rivendichiamo la pari dignità in qualunque operazione di assegnazione di posti letto. Riteniamo che prima di aprire qualunque discussione sulla rimodulazione della rete ospedaliera sia necessario attuare i presidi territoriali di assistenza per evitare vuoti di assistenza sanitaria anche in considerazione dei tagli delle guardie mediche e delle postazioni del 118. Il Pd non parteciperà più ad alcun tavolo che discuta di piano di rientro se prima non si sia pronunciata la commissione sanità dell’ARSâ€. (fonte vivienna)