stato realizzato". Sono le parole e l’impegno assunto dal vice presidente della sesta commissione "servizi sociali e sanitari" dell’Assemblea Regionale Siciliana, l’on. Pio Lo Giudice a margine dell’incontro con il fondatore dell’Oasi Città Aperta di Troina padre Luigi Ferlauto. La data non è stata ancora fissata ma a pochi giorni dalla riunione che si è svolta a Palermo, non sono mancati gli apprezzamenti inviati all’Oasi da parte dei parlamentari che compongono la commissione e che all’unanimità hanno riconosciuto l’encomiabile lavoro svolto, in cinquant’anni di cammino, dall’istituto ennese a favore dei disabili. Nel suo intervento, Padre Ferlauto, con un linguaggio chiaro e schietto, ha ricordato che nonostante l’ Oasi abbia ottenuto in tutti questi anni vari riconoscimenti nel campo delle neuroscienze, diventando di fatto centro di eccellenza per la diagnosi, la cura e la ricerca clinica a favore delle persone con disabilità mentale, in ambito regionale la struttura è poco apprezzata e valorizzata tanto che gli esperti che vi lavorano, non sono mai stati invitati a partecipare ai tavoli tecnici regionali al fine di offrire un consulto professionale e scientifico a favore delle politiche di sostegno alle disabilità . In un periodo in cui si parla di tagli nei confronti delle struttura private, Padre Ferlauto, ha chiesto di evitare giudizi sommari ma di guardare con attenzione alle realtà d’eccellenza a partire dai risultati conseguiti. 50 anni di cammino per padre Ferlauto rappresentano un punto di partenza; all’esame degli esperti sono stati presentati alcuni progetti che puntano a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, quali: la creazione di centri riabilitativi sparsi sul territorio collegati con la sede centrale di Troina (i satelliti); la nascita di iniziative per "il dopo di noi" la realizzazione di un "policlinico" dedicato ai disabili. La Commissione ha recepito positivamente le istanze di padre Ferlauto dichiarandosi pronta, nell’incontro che si terrà a Troina, a ricercare quelle soluzioni più adatte perchè l’IRCCS di Troina possa continuare a svolgere il proprio ruolo a favore delle persone disabili. (fonte vivienna)