che lamentano perdite consistenti, elaborati dall’ufficio tecnico di AcquaEnna, la società che gestisce l’erogazione dell’acqua in tutto il territorio provinciale. Si tratta dei progetti delle reti idriche dei comuni di Calascibetta, Gagliano e Pietraperzia, mentre è in fase di ultimazione la rete idrica di Leonforte, che è stato il primo progetto elaborato e finanziato dalla Regione Siciliana, mentre il rifacimento della rete idrica di Piazza Armerina, nonostante le tante difficoltà che si sono registrate per i tanti dislivelli rinvenuti, è in uno stadio avanzato. La ditta, che sta eseguendo i lavori, è in anticipo rispetto ai tempi previsti per cui è possibile che,entro l’anno, si possa arrivare alla ultimazione dei lavori e consentire a Piazza Armerina di utilizzare tutta l’acqua che arriva dai pozzi comunali e dalla diga Ancipa. Le perdite della vecchia rete idrica, secondo i dati del 2007, hanno evidenziato che le perdite registrate sono quotidianamente del 50 per cento, una perdita consistente, mentre a Leonforte, le cui perdite erano intorno al 65 per cento, quindi la percentuale più alta della provincia, il rifacimento della maggior parte della rete, ha diminuito queste perdite in maniera consistente ed ora siamo intorno al 10/15 per cento di perdite, quindi un risultato eccellente, che migliorerà sensibilmente non appena saranno conclusi i lavori. Per quanto riguarda i progetti delle rete idriche dei comuni di Calascibetta, Gagliano e Pietraperzia, il finanziamento si aggira intorno ai 20 milioni di euro ed interessa tre comuni dove le perdite sono sempre consistenti perché le reti idriche sono dei veri e propri colabrodo. Dei tre comuni le maggiori perdite si registrano nel comune di Pietraperzia, dove in passato ci sono state delle difficoltà di approvvigionamento. Le perdite si aggirano intorno al 63 per cento, anche Calascibetta ha livelli alti di perdite, intorno al 61 per cento, mentre a Gagliano le perdite si aggirano intorno al 45 per cento. Per Calascibetta e Gagliano ci sono difficoltà tecniche che sono provocate dalle tante pendenze da vincere perchè molti i saliscendi. Per quanto riguarda il capoluogo, in questi mesi, si sono effettuati dei lavori di rifacimento di tratti della condotta idrica, laddove si sono registrate delle perdite consistenti, come nel caso del centro storico, che ha la condotta più vetusta. Ad Enna le perdite si aggiravano intorno al 31 per cento, ma ora questo dato è diminuito in maniera consistente per cui c’è una maggiore disponibilità di acqua. Non bisogna dimenticare che il consumo del capoluogo in un anno si aggira intorno ai 2 milioni e 100 mila metri cubi, e di questi il 20 per cento arriva dai pozzi comunali delle contrade Bannata, Bannatella e Furma. (fonte vivienna)