di affidare ad una società privata, la Polisan Sud, che prima operava alle dipendenze di SiciliaAmbiente, la raccolta dei rifiuti in periferia a causa del guasto di un auto compattatore, mentre il centro storico non ha subito alcun ritardo nella raccolta dei rifiuti. Proprio la situazione della periferia ha spinto il sindaco Catania ha emettere ordinanza di incarico ad una ditta privata per lo smaltimento dei rifiuti, ma la ditta privata ha qualche problema nel liberarsi dei rifiuti raccolti, perché non è autorizzata ad utilizzare l’unica discarica funzionante che è quella di Cozzo Vuturo, a pochi chilometri da Enna. Secondo i tecnici di Sicilia Ambiente non c’erano le condizioni per dichiarare uno stato di emergenza, quindi si poteva benissimo aspettare, solo che si è voluto creare il caso e, quindi, acuire i contrasti che allo stato attuale esistono tra Sicilia Ambiente ed il comune nicosiano. Tra l’altro c’è da sottolineare che proprio il comune di Nicosia è quello che ha anticipato soldi di meno per il pagamento degli operai, appena 95 mila euro, e parte di questi sono il contributo che la Provincia ebbe a dare mesi fa ai comuni per risolvere in tempi brevi l’emergenza rifiuti che si era verificata allora. Ci sono comuni similari a Nicosia, come Piazza Armerina, che hanno versato qualcosa come un milione e 100 mila euro, comuni di piccola entità come Cerami che ha versato circa 110 mila euro. Il problema Nicosia ed i relativi contrasti rimangono e solo con un confronto diretto si possono risolvere. Per quanto riguarda il licenziamento dei quattro operai ecologici a Pietraperzia da parte di Sicilia Ambiente; c’è da sottolineare che i quattro dipendenti avevano un contratto a tempo determinato che scadeva il 31 dicembre ed in questo momento Sicilia Ambiente non è nelle condizioni, per legge, di poterli assumere. Proprio ieri pomeriggio c’è stata una riunione, presieduta dal professor Rosario Agozzino, che stava valutando la opportunità di proporre un’altra assunzione a tempo determinato, nel rispetto della legge. I quattro dipendenti Angelo Drago, Rocco Pignato, Piero Pozzanghera e Giuseppe Viola si sono rivolti al sindaco, Caterina Bevilacqua, per vedere di sbloccare la situazione, ma proprio il vertice di Sicilia Ambiente, ieri pomeriggio, stava affrontando anche questo problema.(fonte vivienna)