Pergusa e che nel disegno originario dovrebbe essere utilizzato come centro interprovinciale di riabilitazione multidisciplinare. Il direttore generale dell’Asl 4, Francesco Iudica, lo ha sempre pensato e voluto realizzare come centro interprovinciale per l’assistenza ai portatori di handicap, in collaborazione con il centro di ricerca dell’Oasi di Troina, che, in questo campo ha un’esperienza notevole a livello internazionale. Per la ristrutturazione di questo immobile sono stati finanziati quasi 7 milioni di euro, i lavori dovrebbero durare qualche altro anno, ma è anche evidente che bisognerà conoscere veramente quale sarà l’impiego della struttura, che è stata progettata per assistere non solo i portatori di handicap, ma è in grado di ospitare per brevi periodi anche le famiglie in modo da dare agli assistiti la presenza dei familiari. “La destinazione è sicuramente quella del centro interprovinciale, che potrebbe diventare regionale, di riabilitazione multidisciplinare per i portatori di handicap – sottolinea il dottor Francesco Iudica, direttore generale dell’Asl 4 – Ed è una struttura che dovrebbe essere gestita assieme all’Istituto di ricerca dell’Oasi di Troina, allargando le fasce di età dei ricoverati, includendo anche altro tipo di assistiti che soffrono di malattie cardiopolmonari. L’Oasi ed il suo istituto di ricerca si è dimostrata interessata a questo problema per cui esistono le condizioni perché il centro possa trovare cittadinanza nella strutturaâ€. Ovviamente il dottor Iudica non lo dice che molto dipende dalla classe politica regionale e provinciale, che dovrebbe guardare con interesse ad un centro regionale di riabilitazione multidisciplinare per i portatori di handicap, che tra l’altro manca in Sicilia, e che potrebbe contare sulle professionalità che possiede l’Oasi di Troina. La struttura, così come è stata concepita, può offrire ai ricoverati grande qualità ed assistenza professionale di alto livello, ecco perché la sua utilizzazione potrebbe diventare regionale. Sia l’Asl 4 che l’Oasi di Troina sono pronti ad affrontare questo impegno di grande interesse sanitario e sociale, tutto dipende dal ruolo che alla struttura verrà assegnato dal piano regionale della sanità che si trova in fase di gestazione e che sicuramente dovrà prendere in esame la struttura di contrada Pollicarini. (fonte vivienna)