ha usato espressioni del tipo “I dirigenti scolastici fanno politica contro il Governo†o “spetta loro applicare le leggi e le circolariâ€. Ancora una volta rimaniamo esterrefatti dalle esternazioni del Ministro che confermano, comunque, la nostra convinzione che conosca poco il mondo della scuola, quel mondo che oggi dovrebbe governare. Il Ministro dimentica che i Dirigenti scolastici applicano le leggi perché garanti della legalità e le circolari, sul piano organizzativo e didattico, solo se coerenti con le leggi mediandole con la fattibilità nel contesto della comunità locale. Il Ministro dimentica che c’è una cosa che si chiama Autonomia scolastica e, se da un lato i Dirigenti sono funzionari dello Stato e applicano le leggi, dall’altro sono funzionari della Repubblica ed espressione della comunità locale. Sarebbe opportuno che il Ministro invece di cimentarsi in improvvide esternazioni mantenesse l’impegno assunto di trovare i soldi per restituire i fondi alle scuole per le supplenze, per pagare le visite fiscali, per il funzionamento delle stesse scuole, le quali, per la prima volta nella storia della Repubblica, sono state private dei fondi per il funzionamento. Problemi reali denunziati di recente anche da funzionari dell’Istruzione, come il Direttore Generale della Sardegna che ha pubblicamente lamentato, lo stato di abbandono delle scuole in termini di mancati finanziamenti per le supplenze. Comprendiamo l’amara delusione del Ministro Gelmini nel constatare che le famiglie hanno bocciato il suo progetto di “scuoletta delle 24 ore†chiedendo, nella fase delle iscrizioni, in modo massiccio, un tempo scuola lungo per i propri figli, ma prendere atto del fallimento di una politica basata sui tagli non significa ricercare affannosamente un altro capro espiatorio Dopo avere assistito ad una campagna denigratoria contro docenti e personale ata e forse giunto il momento di assistere a quella contro i Dirigenti scolastici? E’ bene che qualcuno ricordi al Ministro Gelmini che i Dirigenti Scolastici sono lavoratori che ogni giorno sono chiamati a far funzionare scuole ridotte ormai in condizioni proibitive e che a loro, insieme al personale docente e ata, si dovrebbero indirizzare ringraziamenti e non rimproveri e minacce. Il Ministro Gelmini cambi modi e toni e, assumendo quel forte senso di responsabilità che dovrebbe avere chi è preposto a governare un settore così strategico e delicato per lo sviluppo del paese come quello della conoscenza, trovi le risorse adeguate per il buon funzionamento delle scuole pubbliche e ridia a tutti i lavoratori della scuola precari e non, docenti e ata e Dirigenti scolastici la certezza che a Settembre potranno continuare a lavorare in Istituzioni scolastiche, con organici e risorse economiche certe ed adeguate, degne di questo nome. (fonte vivienna)