Con un solo punto all’odg, adozione della disciplina della Tarsu (tassa rifiuti solidi urbani) per il 2009, il Consiglio comunale, radunatosi sotto la presidenza di Agostino Mongioj,

 ha posto inversione rispetto alla Tia (tariffa d’igiene ambientale), sui costi della gestione spazzatura. Il prezzo riguardante il servizio di raccolta e di smaltimento rifiuti che gli utenti ceramesi dovranno pagare sarà di 195 mila euro, agevolati anche dalla quota di compartecipazione che si accolla il bilancio municipale. L’adottato nuovo strumento di tassazione (Tarsu) ha avuto i volti favorevoli della maggioranza ("Movimento e libertà") che sostiene il sindaco, Pitronaci. Non compiacenti gli esponenti d’opposizione ("Passione cultura e sviluppo") che avevano chiesto ulteriori oneri a carico delle casse comunali, 60 mila euro, per tamponare l’effetto della pressione tributaria sulle tasche dei cittadini. All’emendamento proposto ha fatto riscontro la bocciatura dello schieramento di maggioranza. il Piano economico deliberato per la gestione in regime Tarsu, subentrata alla Tia, porterà, ad ogni modo, un’imposizione abbastanza contenuta per i contribuenti, superiore al 55% se confrontata al prelevamento di carattere Tia. Dedotta la cifra di 40 mila euro, gravante sul bilancio del comune, alla gente sarà fatturata una spesa di servizio pari a 195 mila euro, riportata quindi in linea con i costi economici della gestione rifiuti determinati negli anni d’imposta 2003/2004. Il 70,55 per cento della spesa verrà coperto dal gettito delle utenze domestiche residenziali, il restante 29,45% dal ricavo della tassazione imposta alle utenze e ai fabbricati destinati ad altro uso e possesso. Dalle analisi elaborate, ne deriva un’aliquota coincidente al valore di 1,15 euro per ogni mq utilizzato a scopo abitativo, pari a 4,85/mq per le superfìci adoperate ad altro uso. (fonte vivienna C.L.)