E’ il più longevo nonno della provincia di Enna, ed il sindaco Rino Agnello ed il suo vice Giuseppe Petralia, nel portargli una bella torta e tanti auguri, sono rimasti stupefatti della sua lucidità e del suo humor tipicamente siciliano. Nel suo repertorio, oltre a suonare la chitarra, ci sono proverbi, filastrocche, poesie, episodi di una guerra africana che lo ha un po’ impressionato. Arturo Licata è nato il 28 aprile del 1902, ma fu registrato all’anagrafe del comune di Enna il 2 maggio, ancora oggi la sua vivacità stupisce tutti. Non ci vede da un occhio, è angustiato dall’artrosi, ma tutto questo non intacca la sua voglia di vivere. Al sindaco dice: per ora non posso suonare la chitarra perché mi fa male un dito; ho tre volte 40 anni, godiamoci tutto quello che viene. I figli Salvatore Rosario, Pina, Concettina e Lucia lo coccolano sempre, capiscono molto la sua voglia di vivere, sono sorpresi dalla sua capacità di ricordare fatti di tantissimi anni fa; lavorava al tubercolosaio dove era incaricato a trasportare i bambini, affetti da tubercolosi, all’ospedale di Palermo. Durante la colonizzazione partì per l’Africa dove vi rimase quattro anni, non partecipò ad alcun conflitto armato, anche se era in postazione con una mitragliatrice. Le sue poesie sono state trascritte dai nipoti, rilegate in un volume, che gli è stato donato quando ha compiuto i 101 anni. Grande festa ieri per il suo compleanno ed al centro la magnifica torta offerta dal comune con il logo della città . (fonte vivienna)