contro il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, ma anche perché è entrato in contrasto con il presidente della Provincia, Pippo Monaco, ed il presidente del consiglio provinciale, Massimo Greco, senza contare che in un suo intervento ha accusato i rappresentanti del centrosinistra di avere assunto un atteggiamento trasversale, quasi di connubio con la maggioranza di centrodestra, ricevendo i rimbrotti del consigliere Musumeci del PD che ha chiesto rispetto per la sua forza politica e lo ha invitato a dimettersi visto che non rappresenta più quella maggioranza che lo ha eletto vice presidente vicario del consiglio provinciale. Ha chiesto di intervenire per fatto personale, ma l’assemblea ha bocciato la sua richiesta, per cui si è messo contro sia la maggioranza che la minoranza. Un intervento similare è arrivato dal capogruppo del Movimento per l’Autonomia, Giuseppe Cimino, il quale ha criticato l’atteggiamento di Alfredo Colianni ed ha dichiarato che di questo problema se ne discuterà in gruppo ed anche all’interno del partito con una possibile mozione di sfiducia. Alfredo Colianni ha anche dichiarato ufficialmente di non essere più indipendente, ma di ripristinare un movimento politico che lo stesso aveva creato nel lontano 1994. Non bisogna dimenticare che sino a qualche mese fa Alfredo Colianni era uno dei rappresentanti più qualificati del Mpa, eletto vice presidente vicario,votato da tutta la maggioranza, ed è fratello dell’uomo più rappresentativo del MpA DI Raffaele Lombardo, il deputato regionale, Paolo Colianni.