con lo scopo di valorizzare e verticalizzare il grano duro siciliano, non pensavano che sarebbero state raggiunte le mete oggi raggiunte. La cooperativa, che metteva assieme produttori di grano ed aertigiani che sapevano come lavorare il brano ed i suoi derivati, cominciò con la produzione del pane, che inizialmente si vendeva solo in provincia di Enna, per poi allargare la propria presenza in tutta la Sicilia, dove nella grande distribuzione, negli autogril, era possibile trovarsi davanti al pane di Dittaino, proveniente dalla omonima area di sviluppo industriale dove sono allocati gli impianti. Oggi, a distanza di 35 anni, la cooperativa ha nel proprio listino ben 45 prodotti, che arrivano su tutto il territorio nazionale e, valicando i confini dell’Italia, arrivano anche in sette paesi europei,ultimi in ordine di tempo, la Germania e l’Ungheria. Davvero un bel balzo in avanti, che ha visto valorizzare i prodotti tipici iciliani derivati dal grano duro, vera spacilità prodotta in quella che fu il granaio dell’impero romano. Il produrre 300 quintali al giorno di prodotti, destinati alla distribuzione, con u fatturato di 10 miliardi di eruro all’anno, con un incrementio annuo che ha raggiunto punte del 25%, ha permesso alla cooperativa di fare un bel salto di qwualità , fino ad arrivare al marchio DOP già riconosciuto dal ministero competente, in attesa del parere della Comunità Europea. La “Valle del Dittainoâ€, oltre a produrre, cntinua a portare avanti una costante politica di ricerca, che la vede collaborare con consorzi ed università , sempre alla ricerca di nuovi metodi di valorizzazione del grano duro. (S.A.)