una situazione incresciosa, al limite di condizioni igienico-sanitarie pericolose, tenuto conto che, essendo i cassonetti stracolmi, molti rifiuti sono finiti a terra, preda di animali randagi. Non ci sono soldi per l’acquisto carburanti ed a funzionare sono soltanto due compattatori per cui la raccolta dei rifiuti avviene molto lentamente e gli accumuli sono diventati enormi e difficili da smaltire. In qualche comune come Agira, Aidone, Nissoria e Piazza Armerina il problema è stato risolto con le anticipazioni dei sindaci, ad Enna, interpellato, ieri mattina, il sindaco Rino Agnello, si sta cercando di trovare dei soldi che possano consentire la ripresa della raccolta dei rifiuti, perché è chiaro che la città non può vivere in queste condizioni. Domenica mattina moltissimi turisti stranieri, in visita nella zona del Castello di Lombardia, guardavano stupefatti la presenza di rifiuti ovunque ed addirittura di ostacolo alla transitabilità di alcune vie del centro storico. “Stiamo cercando di verificare la possibilità di prelevare dei soldi da dare come anticipazione – ha dichiarato il sindaco Agnello – ma questo comporterà qualche ritardoâ€. Dunque si sta cercando di reperire dei soldi, ma bisogna fare presto perché è già da diversi giorni che la città è sommersa dai rifiuti e nelle stesse condizioni si trovano alcuni comuni della provincia, dove i sindaci non hanno effettuato delle anticipazioni e, quindi, non ci sono i soldi per pagare gli operai e per acquistare il carburante necessario per far muovere i mezzi. Gli operai hanno deciso di fare sciopero giovedì prossimo. Intanto l’assemblea dei sindaci è stata convocata per il prossimo 13 ottobre con all’ordine del giorno la elezione del consiglio di amministrazione tenuto conto che le dimissioni di Maurizio Prestifilippo ed Antonello Catania, hanno azzerato il consiglio di amministrazione per cui non si possono fare operazioni, neanche se i sindaci rimettono, come è avvenuto, dei soldi perché manca un responsabile per effettuare queste operazioni. Praticamente il presidente Salvatore Ragonese non è nelle condizioni di poter fare alcuna operazione, quindi è un’Ato Rifiuti bloccato. Il presidente della Provincia, Pippo Monaco, parla di un Consiglio di Amministrazione di transizione, che lo si faccia, ma al più presto, anche perché rispetto alle altre province, Enna è sicuramente molto avanti. Continuare a rinviare significa penalizzare ulteriormente una situazione che è già molto difficile ed igienicamente pericolosa (fonte vivienna)