Sembrerà strano che proprio oggi, abbiamo deciso di dare inizio alla nuova rubrica di Mirko Crocoli sul personaggio. Oggi 25 aprile festa della liberazione, in effetti è una data storica, che ricorda la cacciata del nazifascismo, la liberazione dell’Italia e quindi vi chiederete: “ma che c’azzecca Al Pacino con la liberazione? Niente, ma con la data si, visto che è quella della sua nascita, 25 aprile 1940, ma è anche l’anno in cui Mussolini temendo di restare fuori dal tavolo della spartizione, considerato che pensava la guerra finisse subito, entra in guerra iniziando la propria avventura disastrosa nella seconda guerra mondiale (10 giugno 1940).

La storia ci dirà dopo non solo che Mussolini sbagliò i suoi calcoli, ma che a causa di ciò trascino l’Italia in una avventura che portò morte e distruzione, invasione del suolo della Patria da parte dei tedeschi e violenze, soprusi, persecuzioni di ogni genere contro chi non la pensava come il partito al potere, il PNF. Ecco perché abbiamo deciso di dare inizio a questa importante rubrica che ci viene gentilmente offerta da Mirko Crocoli e che impreziosisce il nostro giornale, proprio oggi, festa della liberazione ed in questo caso anche inizio della ricerca e del riconoscimento di tanti tesori umani che la Sicilia e l’Italia hanno in giro per il mondo che tengono alta al vento quella bandiera che lòa resistenza liberò ed innalzo il 25 aprile del 1945.(SA)

SICILIANI DI TUTTO IL MONDO….IN PIEDI!

Per il “corleonese” premio oscar

 

In piedi signori, siciliani DOC viventi e presenti in tutto lo Stivale, emigranti negli USA e in qualsiasi altra parte del pianeta. Tutti in piedi per i 75 anni di “Michael Corleone”…alias Alfredo James Pacino. Oggi, 25 Aprile, quest’uomo compie tre quarti di secolo e nelle sue vene scorre sangue rigorosamente Siculo. Il padre, Salvatore Pacino, era “figlio” vostro, originario di San Fratello in provincia di Messina e la madre, anch’essa isolana, di famiglia Corleonese. Caspita che “genio” che avete tirato fuori da quella splendida e calda terra, bagnata dai mari e piena d’affetto e passione. Non ci sorprende, visto e considerato che tanti sono i grandi uomini usciti dal vostro grembo e che hanno fatto IMMENSA l’Italia. Joe di Maggio, Luigi Pirandello, Jack la Motta e…una lista tanto lunga quanto il vostro amor di patria. Il sig. Pacino è una leggenda per gli “Americani”, un vanto per noi italiani, ma soprattutto dovrebbe essere per Voi un onore, visto e considerato i riconoscimenti attribuitigli nel corso della sua entusiasmante carriera. Non un attore, non un teatrante, non un cineasta o regista, ma un MITO, in ogni angolo della globo. Serpico, Donnie Brasco, Scarface, Carlito’s Way, Profumo di Donna, L’avvocato del Diavolo, Heat e soprattutto IL PADRINO; quello di Mario Puzo e Francis Ford Coppola (altri nostri straordinari connazionali). Per carità, nulla da eccepire su Mr Brando, il “Marlon” di fronte del porto intendiamoci, ma quello che è riuscito a trasmettere quest’uomo nelle interpretazioni successive con Michael Corleone è insuperabile, superlativo, ineguagliabile. E dunque…in alto i calici quest’oggi, ovunque voi siate, giorno tra l’altro di Liberazione, di festa, di orgoglio nazionale. Voi che siete maestri di gastronomia, accoglienza e generosità non dimenticatevi, in questo di’, più che mai, di brindare non solo per la vostra amata patria, liberata in primis proprio da Patton e Montgomery su quelle bellissime spiagge, ma anche per Alfredo “Michael Corleone” Pacino, uno dei più grandi di tutti i tempi, il gigante di Hollywood, l’esempio assoluto dell’italianità nel mondo. Siete o non siete l’ISOLA APPASSIONATA?! E allora, niente di meglio che ospitarlo e suggellare questo incontro in uno dei vostri amabili borghi, magari Messina o Corleone, come  probabilmente già da lui fatto in giovane età per girare proprio le scene di quel capolavoro firmato Puzo-Coppola. Per quanto belle e piene di soddisfazioni (per lui) le decine di nomination agli Academy Award, ai Golden Globe e strepitoso l’Oscar per il remake di Scent of a Woman, mai tutto questo varrà quanto un vostro accogliente abbraccio, ricco di gratitudine, supremo negli intenti e imponente come solo i vostri cuori sanno essere.“Mi sento più vivo in teatro che in qualunque altro posto ma quello che faccio in teatro l’ho preso dalla strada”. Allora, se così è, caro AL, quella “strada” di cui tanto parli è “roba” nostra, anzi VOSTRA, cari solidali amici d’oltre stretto! - Mirko Crocoli