lo ha reso immortale grazie al suo capolavoro interpretato dal magnifico Robert De Niro, molisano d’hoc. Nato a New York il 10 luglio 1921, La Motta divenne campione del mondo dei pesi medi nel 1941, contro un agguerrito Marcel Cerdan. Difese il titolo per ben 2 volte, contro Tiberio Mitri e Laurent Dauthuille per poi cedere il passo a Sugar Ray Robinson, il 14 febbraio 1951, in un mach che è passato alla storia come il “massacro di San Valentino”. Fu l’unico a battere Robinson nel secondo dei sei incontri disputati tra i due professionisti, collezionando complessivamente nella sua carriera 83 vittorie. Questo straordinario Newyorkese d’origini Sicule è in assoluto lo sportivo di questa disciplina che tra la fine degli anni Quaranta e i primi Cinquanta ha fatto parlare di se in ogni parte del mondo. Un po’ “Serpico” se vogliamo, poiché, come il poliziotto eroe che tentò audacemente di smascherare il marcio nei corpi di polizia, anche l’atleta decise di parlare diversi anni dopo riguardo le infiltrazione e le collusioni da parte della mafia nel mondo della box. Affermò che il crimine organizzato in alcune occasioni aveva in mano anche il business dei ring, facendo uscire allo scoperto il malaffare dietro a diversi incontri, compresi i suoi. Queste confessioni fecero molto clamore nell’opinione pubblica e i mass media dell’epoca non esitarono un istante a gettarle in pasto alla nazione screditando e destabilizzando la box statunitense. La Motta ebbe anche questo coraggio morale in aggiunta all’immenso valore tecnico che lo ha sempre contraddistinto negli incontri e sul quel “gioco” che oltreoceano contagia milioni di spettatori. Impossibile che i Siciliani non si facciano riconoscere, poiché come La Motta e altri, in loro vive un cuore pulsante emotivamente vulcanico e sincero. La bellezza caratteriale che rende i nostri isolani dentro e fuori confine per certi aspetti unici è la loro schiettezza, la loro passionalità, la loro veracità ma soprattutto il loro ONORE, qualcosa che, noi altri della terra ferma, probabilmente neanche comprendiamo. La Motta è stato un Eroe dentro al ring, onesto e valoroso davanti alla Commissione Senatoriale e geniale sotto tanti aspetti. De Niro ci vinse un oscar come migliore attore protagonista, la International Boxing Hall of Fame e la World Boxing Hall of Fame lo consacrarono come uno dei migliori pugili di tutti i tempi. Sicuramente Jack, oggi, alla soglia delle 94 primavere si gode gli ultimi anni della sua vita che ci auguriamo sia in dolce relax, ma da non dimenticare mai che nel secolo scorso e negli anni della ricostruzione post bellica, questo grande nostro connazionale ha portato indiscutibilmente in alto l’onore della SICILIA nel mondo!(Mirko Crocoli)