LA BIBLIOTECA DELLE MIGRAZIONI “DINO BUZZATI” PRESENTA IL LIBRO “BALLANDO BELLA BIMBA. DALLE DOLOMITI ALLA GERMANIA.

UNA STORIA DI GUERRA, AMORE, EMIGRAZIONE E RISCATTO”

BELLUNO – La Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, con il patrocinio dell’Associazione Bellunesi nel Mondo

e l’Istituo ladino “Cesa de jan”, presenta il libro “Ballando bella bimba. Dalle Dolomiti alla Germania. Una storia di guerra, amore, emigrazione e riscatto”. Appuntamento per venerdì 11 febbraio alle ore 17.00 (ora locale italiana):: in presenza nella Sala riunioni dell’Associazione Bellunesi nel Mondo in via Cavour, 3 a Belluno (posti limitati, obbligatorio il Green pass rafforzato e mascherina FFP2) on line sul canale YouTube dell’Associazione Bellunesi nel Mondo: https://youtu.be/cwXWWpKMLPk on line sulla pagina Facebook della Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”: https://fb.me/e/5ZaSGGgJr Questo il programma: Saluti di Patrizia Burigo, presidente del Comitato di gestione della Biblitoeca delle migrazioni “Dino Buzzati” e di Denni Dorigo, direttore dell’Istituto ladino “Cesa de Jan”. Interventi di Luciana Palla, curatrice della collana “Ladinsa da Souramont” e di Sara Agostini, autrice del libro. La storia narrata in questo libro da Sara Agostini, originaria di Colle Santa Lucia, coprendo un periodo di tempo che va dalla metà dell’Ottocento agli anni Ottanta del Novecento, racconta la vita nel piccolo comune ladino di Colle Santa Lucia, la Grande Guerra, l’opzione per il Reich del 1939, il secondo conflitto mondiale e il miracolo economico nella Germania postbellica, attraverso le avventure e i destini intrecciati di due famiglie, i Frena e i Kinne, e di un uomo una donna, Rodolfo ed Eleonora. Rodolfo Frena, zio di Sara Agostini, nel secondo dopoguerra abbandona il paese natale di Colle Santa Lucia ed emigra in Germania a cercar fortuna. Sceso alla stazione di Monaco nel 1954, poco dopo incontra casualmente Eleonora, profuga proveniente dalla Slesia dalla quale la sua famiglia, insieme a tutto il gruppo di lingua tedesca, era stata cacciata con la fine dell’occupazione nazista della Polonia e il ritorno del paese in mano ai polacchi e contemporaneamente sotto l’occupazione russa. Tragedia terribile quella della famiglia Kinne, e di tante altre, epurazione etnica ancora poco nota al grande pubblico. Sara Agostini ricostruisce storicamente, ma con la leggerezza di un racconto, le tormentate esperienze di vita di Rodolfo ed Eleonora, entrambe persone “di confine” seppure provenienti uno dalle Dolomiti e l’altra dalle pianure della Slesia. Li unisce il desiderio di riscatto delle loro vite passate, la ricerca del successo nella Germania del miracolo economico, e naturalmente una storia d’amore tra due persone sradicate che si comprendono vicendevolmente. (Inform)