IL DONO DI TITA di Agostino Spataro
La civiltà del dono Questo lavoro non necessita di prefazione, né di presentazione. Si presenta da sé. L’ho scritto per il mio personale diletto e lo dedico a Gyongyi e ai nostri carissimi nipotini Lucia e Giuseppe Migliara.
Il titolo è ispirato da un piccolo episodio, effettivamente accaduto, davvero esemplare, che ci richiama al valore del dono, del donare in genere. Il libro non ha una trama, né una coerente costruzione capitolare. È una silloge composta di frasi minime, di pensieri disposti alla rinfusa, al di fuori di un ordine cronologico lineare. Il risultato è un flusso continuo di parole che affido al vento, allo scirocco che giunge dal Mediterraneo e impazza per la vastità della campagna: dal mulino di Montefanuso al pianoro delle Macalube. Desidero solo aggiungere una sintetica riflessione sull’atto del donare da cui -a mio parere- viene la vera gloria. A pensarci bene, la volontà di donare, la forza del dono sono moralmente superiori di quella del potere inteso come forza impositiva autoreferenziale o di gruppo. Il potere suprematista, economico, politico o d’altra natura, in quanto privilegio, è di per sé stesso conservatore, meschino, talvolta anche assassino. Al neoliberismo egoista dominante bisogna contrapporre una civiltà, un’economia del dono. Poiché il dono è liberalità, munificenza, solidarietà, progresso: sopra queste virtù si potrebbe costruire un mondo nuovo per i giovani di questo XXI° secolo che speriamo possa evolvere nella pace e nella cooperazione fra tutti i popoli del mondo. Utopia? Forse. In ogni caso, una bella utopia. (a.s.)
Indice dettagliato (selezione di titoli)
Capitolo primo
Il dono di Tita; La guerra non è una partita di pallone; L’intelligenza politica della nazione ; Quel fastidioso sigaro del compagno Macaluso; Il PCI non morì di morte naturale; La povertà non è una colpa; La bellezza delle ragazze iraniane; La morte sospetta di Yasser Arafat; La guerra fra le lingue; Sovranismo o sovranità; Alger la blanche; Giuda fu veramente un traditore? ; Le bugie dei potenti; La famiglia: un bene-rifugio ; Il delirio bellicista dell’Occidente; Il potere calante della borghesia; Il tremendo potere dell’uomo; Pazzia e follia; La favolosa saggezza del sultano dell’Oman; Perché ci chiamiamo siciliani?; Crispi e la sanguinosa repressione dei fasci siciliani; Borges e la Palermo di Buenos Aires ; Buenos Aires: giornata della memoria; Perché la guerra ai vecchi?; A Berlino crollò lo statalismo socialista; Una conferenza intergovernativa per regolare i flussi migratori; Andreotti amico degli arabi?; A Isla Negra, al capezzale della tomba di Neruda; A Bucarest, nel bel mezzo dell’insurrezione anti Ceausescu; “Cento giorni a Palermo”; Il potere senza cultura è mero dominio; Parole chiare sull’Ungheria di Victor Orban; Leonardo Sciascia; Usa: una nuova guerra civile?;
Capitolo secondo
Missili e mafia; Miami; Processo ai sudditi; I presidenti Usa; Animali da compagnia; Un sano nazionalismo; Giuseppe Ungaretti; A fimmina porta l’omu; Microfallico; Carrieristi a Botteghe Oscure; Massimo D’Alema, l’arabo siciliano; Gerontocrazia; Un regalo per Giuseppino; Un mondo di vinti; A nord dell’indifferenza; Un vestito per la morte; Ricevuto da Bani Sadr a Versailles; La bandiera siciliana; Il Presidente ungherese ad Agrigento; Comunismo e libertà; A Copenaghen; A Stoccolma; La sacralità delle mammelle; Il Mediterraneo a Szeged; Ricevuto dal Presidente della Repubblica ungherese; L’oro-logio sovversivo; Lingua e pubblicità; La mezza banconota; I cani di Ceausescu; L’arma dell’incertezza; Suolo e sottosuolo; Il piacere del plagio; Femminicidio: la grande stoltezza; Toponomastica servile; Il diritto alla Resistenza antiglobalista.
Capitolo terzo
Odio e politica; Complotto e complottismo; Il terrore della “prima notte”; La verità; Il funerale di Michelangelo a…Montmartre; Americani o statunitensi?; La paura; Figli della terra; Civiltà islamica; Come nacque la legge Rognoni-La Torre; La famiglia; L’eredità dei nobili; Non sarà presente l’autore; La questione indigena; La patria blu; Le politiche dell’esclusione; Il turpe scambio: diritti civili in cambio di diritti sociali; Ebreo/non ebreo; Il nonno viaggiatore; Aketon; L’Italia e la Libia di Gheddafi; Dal consumismo al comunismo; Sicilia, scenari di guerra nel Mediterraneo; Favole bibliche mal concepite; Figli contro i padri; Lucia e la luna; Neruda avvelenato; Morte sul lavoro; La follia in Sicilia; Aldo Moro lo statista che aprì al mondo arabo e al…Pci ; Il signor Rothschild; Evita sopravvivrà al peronismo; Matrimonio e funerale; Povero Sciascia! ; L’eterna povertà dell’Est ; Il presidente dell’Anaf; L’Olp in Italia; Brics; Una notte damascena; Una madre argentina; Sovranità popolare: la più grande conquista; Camilleri: la rivincita della lingua parlata.
Capitolo quarto
A Palermo, il lungomare Yasser Arafat; I sette siciliani più ricchi di Sydney; Licio Gelli premiato a Melbourne; In giro per Auckland; La verità è l’invenzione di un bugiardo; Creta: la patria mobile; Oman, il Paese di Sindbad il marinaio; Ignacio Corsini, il siciliano del tango; Che cosa è l’antisemitismo?; La resuscitata; L’Europa dei 4 mari; Esiste una sinistra canaglia?; La buffonata della Bolognina; La morte necessaria; Il cavaliere e la notte; Socialismo e vangeli; Terzo segreto di Fatima: le date non tornano; L’uomo senza ombelico, l’increato; Il leader: usurpatore della sovranità popolare; Camera ardente; La coperta; Due Sicilie; La scelta del nemico; L’uomo del Jobbik; Il nuovo corso politico dell’America latina; Il signor sicario generale; L’amico da salvare; I protagonisti della società globale; Mai più dittature.
Capitolo quinto
La casa di Carlos a Budapest; Svaniti gli amici e anche i nemici; Siciliano, ma non sembra; Migranti: zero dignità; Un incontro in trattoria con Giovanni Falcone; Mangiare libri; Iraklion; Minosse: un fantasma vagante nell’agrigentino; Rinnegare Fidel?; Al cimitero de “La Recoleta”: Iguazou: le tre frontiere; Carlo Azeglio Ciampi a Buenos Aires; Montevideo; Quando piove a Buenos Aires; Aconcagua, il re delle Ande; Valparaiso; L’uovo del serpente; L’incendio; Il nuovo mondo bipolare Usa e Cina; 1973, nell’in-verno di Praga; Bloccata l’audizione di Giovanni Falcone!; Libia: l’archivio del PCI è vuoto; Il potere della procreazione; USA, le guerre non vinte; L’illusione del governo apolitico; La dittatura degli investimenti; Il “conurbano” di Buenos Aires: l’equilibrio del potere; L’incanto di Buenos Aires.
Capitolo sesto
L’urlo di…un maleducato sul treno per Bergen; Oslo: sulla nave albergo; Il compagno T. ; La fantastica creazione di Centuripe; La sicurezza è di destra o di sinistra?; La rivoluzione in Sicilia?; Una “sinistra” neoliberista?; La sovranità è un valore non una colpa da emendare; C’era una volta…il viaggio in Oriente; Inviato nei Paesi del “Fronte del rifiuto”; La faccia nascosta di Montevideo; A Città del Messico; Le piramidi atzeche; A Puebla di Saragoza; Soia che noia!; La Madonna di Belgrano; I laghetti dell’Atuel; Con il figlio del fondatore dei Tupamaros; Porto Alegre: scambio di persona; Omicidi che allungano la vita; Caso Moro: due lettere inedite; Cile: nella miniera di rame più grande del mondo; Quanti compagni al Tempio!; La folla ingravidata?; La servitù volontaria; La corruzione nelle relazioni internazionali; Su Wikileaks.
Totale pag. 268-
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