(SA) - “Nel 1995, da una costola dell’USEF di Saint Nicolas, nasce l’Associazione Antonio Castronovo, anche per ricordare la memoria del compagno Antonio Castronovo, appunto, morto un anno prima.” Con queste parole, il Segretario Generale dell’USEF inizia il discorso pronunciato a Seraing in Belgio in occasione della celebrazione dei venti anni di attività dell’Associazione. Dopo l’assegnazione di targhe ricordo, consegnate davanti ad una sala stracolma di persone, per prima alla Senatrice Socialista Crhistina Monreale originaria di Grotte, e quindi a Salvatore Arnone Presidente dell’USEF di La Louviere, coordinatore dell’USEF in Belgio e componente della presidenza, ad Angelo Santamaria Presidente della Carlo Levi, a Giuseppe Chiodo del Consiglio Generale dell’USEF e presidente della FILEF in Belgio. Lorenzo Brucculeri, chiama a il Segretario Generale dell’USEF presente in sala per l’occasione, il quale dopo avere salutati i presenti, parla dell’associazione, di come è nata nel 1995, dell’attivismo dei suoi dirigenti che fanno saputo crearsi lo spazio sul territorio per lavorare in mezzo alla numerosa comunità. Ricorda il modo come nel tempo la Castronovo sia diventata importante protagonista nella manifestazione “Tarantella Qui” che ha superato parecchie edizioni affermandosi come uno dei maggiori eventi culturali e sociali dell’anno. Ancora, ripercorrendo i venti anni appena trascorsi, il segretario Generale ricorda le battaglie fatte anche dalla Castronovo, per evitare la chiusura del consolato di Liegi, ottenendo almeno il consolato onorario ed i corrispondenti consolari, di cui due su tre vengono dalle associazioni siciliane. Sbaglia chi pensa che il ruolo delle associazioni sia finito. Continua l’oratore, finito è certamente il ruolo delle sigle vuote che hanno affollato il mondo delle associazioni danneggiando lo stesso, Tramontato è un certo modo di fare associazionismo, che non agevola certo il superamento delle problematiche dell’emigrazione e che pensava di potere delegare tutto agli altri senza mescolarsi al movimento affrontato i suoi problemi. Questo tipo di associazione non ha certo gli spazi che ha avuto in passato, ma l’associazionismo serio, impegnato, come lo è certamente quello a cui appartiene sia la Castronovo che l’USEF, non è per niente finito, specialmente nel periodo che stiamo vivendo, con una crisi economica globale dura a morire e che ha dato il via ad una virulenta ripresa dell’emigrazione. Frotte di giovani lasciano oggi la propria terra, comprese le cosidette regioni ricche del Nord, alla ricerca di un futuro, di un lavoro, alla ricerca di spazi vitali dove realizzare i propri sogni e le proprie aspirazioni, prima fra tutte quella di una vita dignitosa. Sono queste alcune delle problematiche che indicano la nuova strada alle associazioni, che suggeriscono il nuovo ruolo al quale le stesse devono fare fronte. Un ruolo che le deve portare innanzi tutto a difendere le proprie rappresentanze democratiche oggi messe in discussione, come il COMITES, il CGIE, la stessa rappresentanza parlamentare. Un ruolo nuovo che deve vedere le associazioni impegnate nello spingere in avanti il processo di unità europea fino a superare l’Europa delle banche e ad arrivare agli Stati Uniti d’Europa, con ruoli e politiche diverse atte a superare le barriere dei singoli Stati. Un associazionismo attivo capace di misurarsi che queste nuove problematiche e con quelle che il passato si porta appresso. Questo è l’associazionismo del quale ha sempre fatto parte la Castronovo, della quale oggi ricordiamo i suoi primi venti anni di attività. Un associazionismo che si rinnova ed è pronto ad affrontare le nuove sfide con rinnovata enerigia, pronto guidare la comunità verso nuove battaglie e verso la conquista di nuovi obiettivi. Alla fine, il Segretario Generale, ha ringraziato tutti i presenti che non fanno mancare il loro apporto al lavoro dell’associazione e la commissione direttiva tutta che ha saputo fare della Castronovo aderente all’USEF un valido strumento sociale di aggregazione e di difesa della comunità.