*Con questo titolo che già di per se dice di cosa parliamo, l’USEF in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Milazzo, il 24 ottobre scorso, ha inaugurato la mostra sulla Sicilia del fotografo Paolo Barone. Uno spaccato della Sicilia, che non solo riporta gli angoli ed i monumenti più belli della Sicilia, ma ne completa anche lo spaccato prettamente culturale con foto sulla tradizione e sui sapori. La mostra che resterà esposta fino al 31 ottobre, è stata allestita all’interno della sala espositiva del dove ha fatto bella mostra di se lungo le pareti appositamente predisposte. Stiamo parlando di una mostra composta da quaranta immagini sapientemente ritratte da Paolo Barone e riprodotte in formato 70 x 100 per allietare la vista dei visitatori, ma anche per allargare la loro conoscenza su una Sicilia che continua ad avere molto da offrire ai visitatori ed ai turisti che continuano ad arrivare a tutto il mondo. La mostra è stata aperta da brevi messaggi a cominciare da quello del Segretario Generale dell’USEF Salvatore Augello, che dopo avere ringraziato il comune per la disponibilità dimostrata ad accogliere l’iniziativa, spiega gli obiettivi che l’USEF vuole raggiungere attraverso l’iniziativa. Tra gli obiettivi certamente primeggiano sia l’aspetto culturale che la conoscenza storica ed architettonica della Sicilia. Aspetti su cui si sviluppa la mostra unitamente a quello dei sapori e dell’enograstronomico. Il tutto nel tentativo di intercettare e promuovere flussi turistici nuovi o di ritorno, riferito anche ai tanti siciliani sparsi per il mondo. A maggior chiarimento dei contenuti della mostra, parla l’artista che Paolo Barone, che ne è l’autore e che con amore e sapienza ha saputo mettere a fuoco i vari aspetti della cultura siciliana, trasportandola nella sua fotografia. L’Assessore alla cultura del comune di Milazzo, Salvatore Presti, ha infine chiuso la serie degli interventi, dichiarando che la disponibilità del comune da lui rappresentato, va ricercata nel fatto che Milazzo, non solo è sempre disponibile quando si tratta di cultura, ma vuole cercare di stabilire anche contatti stabili con le numerose comunità del messinese che cercano contatti con la propria terra d’origine e che possono rappresentare una risorsa non indifferente, che potrebbe anche vivacizzare l’economia locale. La mostra resterà aperta e visitabile fino al 31 ottobre.(s.a.)