Non sarà un’inchiesta giornalistica e nemmeno una celebrazione, ma un’orazione civile – lontana il più possibile dalla retorica – che vuole onorare la memoria di due grandi magistrati: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia assieme ai rispettivi agenti di scorta.
Venticinque anni dopo le stragi di Capaci e via D’Amelo, Rai1 trasmetterà il 23 maggio (a partire dalle 20,30) in diretta da Palermo “Falcone e Borsellino”, un racconto a metà tra narrazione, scrittura teatrale e documentario che si svolge nei luoghi di Giovanni e Paolo. Il Palazzo di Giustizia, l’aula bunker, la biblioteca di Casa Professa, gli scogli dell’Addaura e la spiaggia di Mondello, la questura, l’albero Falcone, gli uffici dei due magistrati, via D’Amelio (dove sarà allestito il palco centrale) e infine Capaci, proprio nei metri quadrati esatti in cui è avvenuto l’attentatuni. A condurre gli spettatori nel ricordo sarà Fabio Fazio, assieme a Roberto Saviano e Pif. "Cercheremo di evitare la retorica, in questi casi sempre in agguato, affidandoci alla memoria dei luoghi. Ho cercato, con i miei autori, di “asciugare” al massimo i testi da aggettivi e avverbi inutili affinché questa vicenda complicatissima possa essere raccontata senza orpelli". Così si è espresso Fazio nel corso di una conferenza stampa, che si è svolta oggi pomeriggio all'auditorium Rai di Palermo. "La televisione ha un potere immediato – ha aggiunto – e può arrivare a tante persone contemporaneamente. Questa trasmissione non è pensata per i palermitani, che queste storie le hanno vissute e le vivono, ma per tutti quelli che le hanno attraversate distrattamente, che all’epoca dei fatti non c’erano o erano troppo giovani". Per una sera Palermo sarà protagonista di una storia epica, come l’ha definita lo stesso Fazio, che si è svolta in un contesto urbano. "Il che – ha sottolineato il conduttore televisivo – la rende una storia di tutti". Durante la diretta no-stop non verrà seguito un ordine cronologico: le storie di Falcone e Borsellino verranno intrecciate, privilegiando l’aspetto emozionale, più che cronachistico. Dal palco di via D’Amelio verranno effettuati una serie di collegamenti: l’attrice Ottavia Piccolo, ad esempio, sarà protagonista di una performance all’interno dell’aula bunker; mentre Tina Montinaro, moglie di una delle vittime, mostrerà da Capaci il nuovo giardino IV° Savona 15. Fra gli altri saranno presenti don Luigi Ciotti, Carmen Consoli, Pierfrancesco Favino, Beppe Fiorello, Fiorella Mannoia, Nicola Piovani, Michele Placido, Isabella Ragonese, Luca Zingaretti. Atteso un messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre il presidente del Senato Piero Grasso interverrà in diretta. "L’auspicio – ha concluso Fazio – è che possano essere in tanti a seguire questa narrazione spericolata. Vogliamo che il Paese per una sera sia tutto unito".