Non solo il carro e fuochi d'artificio: a Palermo il Festino dedicato alla Patrona Santa Rosalia è prima di tutto legato alla fede e alla devozione dei cittadini e quest'anno presenta un ricco programma di eventi tra sacro e profano aperti alla città dall'8 al 15 luglio. Il cartellone di eventi,
limitato fino a pochi anni fa alle sacre liturgie in Cattedrale, si arricchisce in questa 394esima edizione con decine e decine eventi, tra momenti di incontro tra la "Santuzza", comunità ecclesiali e sacre rappresentazioni della vita e del miracolo (scarica il pdf con il programma dei festeggiamenti). Un Festino votato alla solidarietà e alla carità: in via del tutto eccezionale la preziosa urna argentea contenente le sacre reliquie farà visita alle carceri di Palermo - Ucciardone, Pagliarelli, Malaspina a Palermo e Cavallacci a Termini Imerese - e le offerte raccolte durante le Messe saranno destinate proprio ai detenuti. Non mancherà la spettacolare rievocazione della vita della Santuzza sul sagrato della Cattedrale con lo spettacolo "Per amore del mio Signore" (giovedì 12 luglio alle 21.15) ideato da Filippo Sapienza, promosso dalla Cattedrale di Palermo e dall'associazione Palazzo Alliata di Villafranca in collaborazione con la Chiesa dei Fornai e la Parrocchia di San Giuseppe Cafasso. Cunti, canti popolari e danze prendono vita sullo sfondo delle architetture arabo normanne della Cattedrale grazie al lavoro di un gruppo di giovanissimi palermitani provenienti da diversi quartieri della città. Momento clou dei festeggiamenti, dopo il grande Corteo "profano" del 14 luglio, è la solenne processione di domenica 15 luglio, quando cioè la preziosa vara d'argento contenente le reliquie si muove tra le vie del centro storico, dal Cassaro a piazza Marina, accompagnata da tutte le Confraternite della città, dagli ordini religiosi, dal clero, dalle autorità cittadine e dalla grande folla di fedeli e devoti. È qui che si racchiude la vera essenza del Festino: la processione è un momento di accorata preghiera e di ringraziamento, ma anche un'occasione per invocare l'aiuto e le grazie della Santuzza, che culmina con il rientro in Cattedrale tra le urla festanti dei fedeli e i tradizionali fuochi d'artificio. Per chi non potesse partecipare personalmente, ricordiamo che le celebrazioni liturgiche del 14 e del 15 luglio e la processione dell'urna saranno trasmesse in diretta streaming con commento a cura dell’UCSI di Palermo sui siti web e sulle pagine Facebook della Cattedrale di Palermo e dell'Arcidiocesi di Palermo. Palermo allora rinnova la devozione alla sua "Santuzza", memore di una storia risalente al Seicento e tramandata di generazione in generazione. Un po' di storia: nel giugno del 1625 si svolse la prima processione di Santa Rosalia voluta dal cardinale Giannettino Doria quando venne a conoscenza dello straordinario racconto del saponaro Vincenzo Bonelli. Tutto ebbe inizio quando l'uomo giunse in cima al Monte Pellegrino in preda alla disperazione con l'intenzione di togliersi la vita. Fu in questa dolorosa circostanza che apparve davanti ai suoi occhi la bella Rosalia con una rivelazione: le ossa ritrovate all'interno della grotta, dove oggi si erge il Santuario, erano in realtà le sue e con un prodigio avrebbero liberato Palermo dalla peste che la affligeva. Così durante la processione al passaggio delle ossa tutti gli ammalati presenti miracolosamente guarirono, cessò il contagio e in appena un anno la peste scomparve del tutto. (da balarm)