Protocollo n. 15 Serradifalco 02 novembre 2018
OGGETTO: lettera aperta al Sig. Sindaco di Serradifalco
Al Sig Leonardo Burgio Sindaco di Serradifalco SEDE
Egregio Sig. Sindaco, mi decido a scrivere questa lettera, dopo lunga riflessione sui monumenti
che ci sono a Serradifalco, ma che sembrano siano entrati nella normale routine, per cui alla lunga, a mio avviso hanno perso il significato per cui sono stati eretti. Tre sono in particolare i monumenti sui quali vorrei richiamare la tua attenzione. Il primo monumento è quello che a mio avviso è stato eretto per lanciare un messaggio su quello che fu il passato e la storia del nostro Paese. Mi riferisco al “MONUMENTO AL MINATORE” di Via Cavalieri di Vittorio Veneto. Esso viene fruito specialmente dai giovani, ma non credo riesca a trasmettere il messaggio per cui Oscar Carnicelli, artista di pregio, lo ha magistralmente creato. Fino a pochi anni fa, a cura del comitato per la storia e le tradizioni di Serradifalco, presieduto dal compianto Perito Minerario Nino Palermo, il 4 dicembre veniva portata una corona di fiori in memoria dei tanti morti che lasciarono la vita nella miniera. Mi sembra doveroso nei loro confronti, numerosissimi, il Professore Salvatore Galletti ne elenca ben 196, dare un senso al monumento in questione. La mia proposta è quella di dare voce al monumento attraverso il ricordo dei morti, oltre che di quanti hanno lavorato nelle miniere. Mi permetto proporre, quindi, che detto monumento diventi un “parco delle rimembranze” piastrellando le parti murarie, con targhe in ceramica riportanti nome, cognome, miniera e data della morte. Inoltre, trovo doveroso riprendere l’abitudine di portare una corona il 4 dicembre organizzando nel contempo una breve iniziativa dedicata o un breve discorso commemorativo o tutte e due le cose, per ricordare il loro sacrificio alle giovani generazioni.
L’altro monumento MONUMENTO ALLA RESTISTENZA sui cui voglio richiamare la tua attenzione, è quello di fronte la caserma dei Carabinieri sul marciapiedi della via De Gasperi. Detto monumento eretto parecchi anni fa commissionato allo scultore e pittore Franco Montemaggiore, è rimasto completamente anonimo. Non una targa, non una riga che richiami a che cosa si riferisce quel monumento. Non una manifestazione in occasione del 25 aprile da parte di nessuno, se si esclude la doppia manifestazione del 25 aprile del 2011 della quale dà notizia “LA SICILIA” del 26 aprile. Una manifestazione nata all’insegna della polemica nella quale non voglio entrare, ma comunque pur sempre una manifestazione in onore di chi sacrificò la vita per darci la repubblica democratica nella quale viviamo, liberata finalmente dall’oppressione nazifascista. Credo sia giusto, anche a ricordo dei resistenti serradifalchesi, nonché dei tanti giovani che immolarono la loro vita sull’altare della libertà e della democrazia, completare il monumento con una targa che comunichi alle persone che cosa rappresenta quel monumento. Non sarebbe poi del tutto peregrina l’idea di fare iniziative attorno al monumento il 25 aprile di ogni anno, per richiamare alla memoria di tutti il valore che ebbe la Resistenza dalla quale discende il ripristino della democrazia in Italia e la Carta Costituzionale che è alla base della nostra Repubblica.
Per ultimo, voglio attenzionare il monumento che richiama quel tragico 11 settembre del 2001, che segnò un terribile spartiacque non solo per l’America, ma per tutto il mondo che ancora oggi ne paga le conseguenze. Anche qui, credo non guasti un messaggio scritto che richiami alla memoria di chi non sa o di chi non ricorda quel terribile momento che costò la vita a 2974 persone oltre ai 19 terroriste che portarono a termine la criminale missione, dando impulso ad una guerra che dura tuttora. Spero, caro Sindaco, vorrai tenere conto di quanto modestamente suggerito, anche perché Serradifalco merita di conoscere la sua storia ma anche la storia in generale. Cordiali saluti
IL SEGRETARIO GENERALE
(Salvatore Augello)