(SA) - Non è facile organizzare attività in questi periodi di pandemia, che riducono quando non azzerano i movimenti delle persone. In ogni caso, l’USEF non può certo fermare ogni attività mentre il mondo va avanti e gli impegni si presentano puntali all’appuntamento.
Per fare fronte a tali appuntamenti, l’USEF continua la propria attività utilizzando i mezzi moderni offerti dall’informatica. In una video conferenza, come ne hanno dato notizia le agenzie di stampa, il segretario generale è stato sentito dalla V commissione permanente dell’Assemblea Regionale Siciliana sul disegno di legge che vuole sostituire la legge 55/80. Altri appuntamenti, però non vengono sottovalutati dall’USEF, che in videoconferenza con l’Argentina ha cominciato a parlare del rinnovo dei COMITES previsto per la prossima primavera. Tema della discussione, che è la prima di una serie già programmate e che interesseranno tutte le strutture periferiche dell’Associazione, come cominciarsi a preparare per partecipare. Quali alleanze cercare, come avviciniamo i giovani a questo strumento di democrazia che non possiamo lasciare in mano agli altri come non possiamo continuare a vederlo sminuito nella sua capacità di rappresentanza. Ecco quindi la videoconferenza dell’altro giorno e quella programmata per questa sera sempre con l’Argentina, per continuare il discorso già cominciato. Ma una nuova attività stiamo cercando di mettere in piedi, cercando nuove alleanze, riallacciando vecchi collegamenti, intercettando nuovi bisogni di gruppi di persone ai quali dobbiamo cercare di risolvere i problemi evidenziati. Un impegno questo, che non è certamente legato alla scadenza elettorale, ma ad un progetto più apio che vede il nostro obiettivo di rinnovare l’associazione, di aprirci a nuovi servizi, di aprire nuovi sportelli. Un impegno a tutto campo, al quale verrà chiamata tutta l’organizzazione man mano che andiamo stabilendo i contatti e le iniziative. Il primo passo che facciamo oggi stesso, riguarda il coinvolgimento degli eletti all’estero, perché si facciano ancora una volta promotori di una interrogazione al ministro Di Maio, affinché superata la demagogia scarna di risultati del sottosegretario Merlo, venga sollecitato un potenziamento degli organici dei consolati, specialmente quelli dove per ottenere la cittadinanza passano anni. A Rosario, ad esempio, si parla di tempi di attesa lunghissimi che arrivano fino a quattro anni per riuscire a smaltire, forse, la mole di richieste di cittadinanza in giacenza, che vengono trattate molto a rilento per la mancanza di personale. Questo ed altri sono i campi di intervento che ripromettiamo di potenziare, assieme all’accordo di collaborazione con l’INCA per offrire servizi utili e qualificati ai nostri iscritti ed alla comunità tutta. Salvatore Augello 23 ottobre 2020